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Notiziario Marketpress di
Lunedì 14 Giugno 2004
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ARTE E INDUSTRIA: LA MACCHINA UTENSILE NEL LINGUAGGIO PITTORICO |
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Milano, 14 giugno 2004 - La Triennale di Milano ospita la mostra “Arte e Industria: la macchina utensile nel linguaggio pittorico”. L’evento, ideato da Ucimu-sistemi Per Produrre (l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione) per celebrare i cinquanta anni di attività fieristica dell’associazione, vedrà esposte 26 opere pittoriche realizzate da studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Brera e di Naba - Nuova Accademia delle Belle Arti, invitati a dare la propria interpretazione della macchina utensile e del lavoro nelle fabbriche del settore. Alla mostra, curata da Massimo Marchesotti, aperta al pubblico dalle ore 12 alle ore 16, è stata organizzata una serata a invito nel corso della quale le opere sono state battute all’asta. I proventi raccolti sono stati destinati all’attività di assistenza e ricerca dell’Unità Ospedaliera Pediatrica dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano. A Milano, dal 14 al 23 settembre 1954, si teneva la quarta edizione della Esposizione Europea della Macchina Utensile. L’evento vedeva, per la prima volta, le strutture associative protagoniste della organizzazione di manifestazioni fieristiche. “Con questa iniziativa - commenta Andrea Riello, Presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre -abbiamo voluto celebrare in modo non convenzionale il cinquantennale impegno dell’associazione nel promuovere eventi fieristici sempre in linea con le esigenze di un settore che coniuga creatività e tecnologia in una sintesi ideale che vede sempre l’uomo protagonista”. “In questi cinquant’anni è cambiato il mondo ed è cambiato il contesto produttivo delle macchine utensili che ha via via assunto sempre più caratteri multidisciplinari atti a esaltare il “sapere” dell’uomo. Per questo - sottolinea Andrea Riello - abbiamo invitato gli allievi della Accademia di Belle Arti di Brera e quelli di Naba - Nuova Accademia di Belle Arti a visitare gli impianti produttivi delle associate, in modo che potessero proporne una interpretazione capace di interessare anche i non addetti ai lavori”.
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