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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 03 Marzo 2004
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CINQUE MULINI: IL CROSS PIÙ BELLO DEL MONDO" (A. WAITZ) |
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Milano, 3 marzo 2004 - Domenica 7 marzo si corre la 72ma Cinque Mulini una classica che si differenzia dalle altre gare inserite nel calendario internazionale per una caratteristica unica nel suo genere : il percorso. Agli inizi la gara muoveva dal Campo Sportivo e proseguiva per viale Rimembranze, Santa Caterina, Castello di Legnano, Mulino Scandroglio, Mulino Cozzi, Mulino Bulona, Mulino Galletto, Mulino Barsoldo, Località Foppa, Casino al Basso, Principe di Piemonte, Villa Fabbris, Via Cesare Correnti, Via Manzoni, Via Capuccini, Via Diaz, per terminare al Campo Sportivo dopo circa sei chilometri. Con il passare degli anni e l'avanzare del cemento il tracciato della più antica ed affascinante gara di corsa campestre subisce delle inevitabili modifiche. Gli organizzatori della sanvittorese per l'edizione numero sessantotto hanno deciso di abbandonare la sede storica della gara il Campo Sportivo di Via Roma, ormai circondato da aree edificate, per dare vita ad una prova che si sviluppa esclusivamente tra i prati. Si è così identificata un'area di circa 10.000 metri quadrati adiacente la fattoria Chiapparini ed il Centro Sportivo "Giovanni Malerba" dove poter effettuare la partenza e l'arrivo delle diverse gare. Alla destra della fattoria è stato allestito un portale come punto di partenza mentre all'incirca a metà della strada che costeggia il prato in questione verrà posto il traguardo. Gli atleti dopo aver percorso i 150 metri relativi al rettilineo di partenza si immetteranno sul nuovo tracciato che ora misura 1950 metri. In pratica i corridori all'uscita della fattoria Chiapparini piegheranno subito alla loro destra per transitare nei pressi dell'area di partenza, proseguiranno sotto la tribuna di arrivo continuando sempre diritto per immettersi subito dopo nei prati di Santa Caterina. Il resto del tracciato rimane invariato. Dai prati di Santa Caterina si arriva alla curva del Gelso, si attraversano i campi della località Valloggia per raggiungere i mulini che caratterizzano la corsa. I due mulini sono il punto di maggior difficoltà perchè il loro attraversamento obbliga gli atleti ad allinearsi in fila indiana. Superato il Convitto Visconti si arriva alla fattoria Chiapparini e via via verso il traguardo. I corridori saranno sempre impegnati nel passaggio degli ormai mitici mulini e della sopracitata fattoria e come consuetudine si dovranno destreggiare su di un percorso atipico, nervoso e ricco di insidie. Delle storiche cinque macine dell'Olona che il tracciato toccava ne sono rimaste oggi gli splendidi esemplari del "Cozzi" e del "Meraviglia"con le loro pale tuttora sferraglianti, il fascino dell'ambiente e della gara rimane intatto. Ricordiamo che la Cinque Mulini non è mai stata sospesa, neppure durante la seconda guerra mondiale quando tutte le attività sportive in Italia subirono drastici ridimensionamenti. Caratteristica è anche l’assegnazione dei pettorali: il numero 1 è destinato al campione uscente, mentre il numero 6 viene assegnato al corridore più rappresentativo, in quanto durante gli anni 60/70 le vittorie dei più grandi specialisti di cross erano tutte caratterizzate proprio dal pettorale numero 6.
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