INDAGINE DELLA COMMISSIONE EUROPEA RIGUARDO AD ALCUNI AIUTI AGRICOLI IN SICILIA
Bruxelles, 17 giugno 2004 - La Commissione europea ha deciso di avviare un procedimento d'indagine riguardo agli aiuti a favore di organizzazioni di produttori agricoli e alle misure di aiuti sotto forma di prestazione di garanzie previsti dalla legge regionale siciliana n. 32/2000. Tali misure dovrebbero essere finanziate utilizzando parte di uno stanziamento complessivo di circa 23 milioni di euro. La legge regionale siciliana prevede la concessione di contributi in favore di associazioni di produttori nel settore ortofrutticolo che non hanno potuto ottenere la integralità dell’aiuto al quale potevano aver diritto in passato per mancanza di risorse finanziarie a livello regionale. Dalle informazioni attualmente disponibili risulta che detti aiuti all’avviamento sono destinati ad organizzazioni che non soddisfano più alle condizioni di ammissibilità loro applicabili. La legge regionale siciliana prevede inoltre l’erogazione di aiuti per costituire ovvero alimentare fondi destinati alla prestazione di garanzie ai fini della concessione di finanziamenti da parte di istituti di credito alle imprese associate. Per quanto riguarda detta prestazione di garanzie, al momento la Commissione non dispone di informazioni sufficienti per concludere che le condizioni di applicazione del regime sarebbero, in ogni caso, compatibili con la normativa comunitaria. Una volta ricevuta la notifica ufficiale della presente decisione, le autorità italiane disporranno di un mese per comunicare le proprie osservazioni ed apportare tutte le necessarie delucidazioni. La decisione sarà altresì pubblicata nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee. I terzi interessati disporranno di un mese a decorrere dalla data della pubblicazione della medesima per trasmettere le proprie osservazioni; queste saranno poi comunicate all’Italia che avrà facoltà di esprimersi in merito. Non appena saranno pervenuti i chiarimenti richiesti relativamente agli aiuti previsti dalle autorità italiane, le eventuali osservazioni di terzi e le reazioni dell'Italia in merito, la Commissione delibererà in tempi brevi circa la compatibilità con la normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato.