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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Marzo 2004
 
   
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  LA PRESIDENZA IRLANDESE CONDIVIDE LE PREOCCUPAZIONI DELLE PMI SULL'AGENDA DI LISBONA  
   
  Bruxelles, 3 marzo 2004 - Il 26 febbraio Bertie Ahern, l'attuale presidente irlandese del Consiglio europeo, ha incontrato i rappresentanti dell'Ueapme (Unione europea dell'artigianato e delle piccole e medie imprese). La delegazione ha presentato ad Ahern un documento che precisa la posizione dell'associazione sulla strategia di Lisbona e sollecita un rafforzamento degli obiettivi di Lisbona, suggerendo al tempo stesso modifiche che tengano conto della situazione delle Pmi (Piccole e medie imprese). Ahern ha accolto favorevolmente il documento dell'Ueapme e ha ricordato l'importanza delle Pmi per lo sviluppo economico: 'Le piccole e medie imprese hanno svolto un ruolo fondamentale nell'evoluzione positiva dell'economia irlandese; hanno aiutato a creare la ricchezza, i posti di lavoro, le competenze e l'innovazione che hanno portato la nostra economia al successo. Sono perfettamente consapevole dell'importanza di agevolare queste attività a livello europeo e nazionale'. Il documento dell'Ueapme afferma che l'Europa 'si trova a fronteggiare un serio problema nel raggiungimento degli obiettivi della strategia [di Lisbona], anche se in alcune aree si sono registrati progressi'. L'organizzazione ritiene che vi siano stati problemi di attuazione a tre livelli: a livello europeo, con le Istituzioni che non sono state capaci di concordare misure concrete; a livello nazionale, con i governi che a volte non hanno saputo o voluto recepire le direttive nella legislazione nazionale; a livello delle associazioni industriali, che 'non si sono impegnate abbastanza per raggiungere un accordo sulle riforme, anche se le parti sociali europee concordano sulla loro necessità'. L'ueapme sostiene inoltre che molti punti dell'agenda di Lisbona rispondono ai bisogni delle grandi imprese multinazionali e dei loro dipendenti. In questo contesto il documento chiede la riduzione dei gravami amministrativi, un più agevole accesso ai finanziamenti, riforme per armonizzare i diversi sistemi fiscali europei, una maggiore attenzione alle Pmi tradizionali, oltre che alle start-up e alle Pmi che operano nei settori in crescita. L'organizzazione è scettica sulla possibilità di raggiungere gli obiettivi di Lisbona, ma afferma anche che l'Ue non ha altra scelta se non portare avanti le riforme previste: 'Anche se nessuno può seriamente pensare che sia in qualche modo possibile raggiungere in tempo gli obiettivi di Lisbona, non vi è altra strada se non quella di portare avanti il piano concordato [...]. L'agenda di Lisbona è necessaria per far ripartire la crescita in Europa'. Ahern ha riaffermato che al Consiglio europeo di primavera la Presidenza irlandese insisterà per una più ampia attuazione degli obiettivi di Lisbona. Per consultare il documento che precisa la posizione dell'Ueapme: http://www.Ueapme.com/docs/various/2004/040226_bod-lisbon_ire.doc  
     
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