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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Giugno 2004
 
   
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  "SE CI SEI LASCIA UN SEGNO" UNA GRANDE CAMPAGNA DIDATTICA E CULTURALE PER SCOPRIRE IL VALORE DELLA DIVERSITÀ ATTRAVERSO COSTUMI E TRADIZIONI DEI POPOLI TRIBALI INTERESSATE OLTRE 8.000 CLASSI DELLE SCUOLE ELEMENTARI ITALIANE E 160.000 BAMBINI, IN COLLABORAZIONE CON SURVIVAL INTERNATIONAL  
   
  Milano, 17 Giugno 2004 - Con Io scopo di sensibilizzare i più giovani al valore della diversità e al rispetto degli equilibri naturali attraverso il particolare contesto umano e ambientale dei popoli tribali, il Settore Educazione Paper:mate "Due cuori per la scuola" presenta il progetto educativo e culturale "Se ci sei lascia un segno" realizzato, in collaborazione con Survival lnternational, mediante strumenti ludico didattici a disposizione di tutte le scuole elementari italiane. Ii Settore Educazione Paper:mate è un marchio della Sanford, gruppo che dal 1857 produce un vasto assortimento di strumenti per la scrittura. Survival International, Ente Morale, è un'organizzazione mondiale di sostegno ai popoli tribali. Nell'ambito del progetto "Se ci sei lascia un segno", l'équipe di specialisti in comunicazione per l'infanzia della società V.v.e. Contract di Milano ha realizzato due kit (intitolati, il primo: "Tommaso Pepe e il lungo viaggio delle parole" e il secondo: "Tommaso Pepe e le mappe del mondo"), già inviati gratuitamente agli insegnanti che hanno scelto di aderire all'iniziativa in oltre 8.000 classi delle scuole elementari italiane, per il coinvolgimento totale di circa 160.000 piccoli alunni. I kit sono incentrati su due episodi che narrano le esperienze di viaggio del giovane protagonista Tommaso Pepe e dei suoi amici alla scoperta dell'universo di cultura e tradizioni degli Yanomami dell'Amazzonia, degli Aborigeni australiani, dei Wichi argentini e di altri popoli tribali del mondo. Temi e contesto dei kit, utilizzati da insegnanti e alunni come strumenti didattici, riguardano, in particolare, l'importanza delle lingue del mondo come dimora dei popoli e custodi di diversità, nonché l'originale visione della Terra e degli uomini testimoniata dagli indigeni sulle loro mappe particolari, e confrontata con le descrizioni del mondo della cartografia tradizionale. Il progetto "Se ci sei lascia un segno", ideato per lé classi del secondo ciclo della scuola elementare (3a, 4a e 5a), comprende strumenti interdisciplinari che invitano a sperimentare, attraverso il gioco ma anche la riflessione, 'la forza della penna' per far sentire la propria voce e per difendere la propria identità e quella degli altri, senza dimenticare che ognuno di noi non è altro che il risultato delle sue relazioni con l'ambiente e con tutto ciò che esso contiene. Si tratta, dunque, di un percorso interdisciplinare completo ed autonomo, in grado di suggerire collegamenti con materie diverse come Geografia, Scienze, Ecologia, Educazione civica e Storia. Gli argomenti trattati, inoltre, rispondono alle indicazioni del Ministero della Pubblica Istruzione e dell'Onu in tema di educazione alla pace e incontro fra culture e rappresentano un contributo originale alle iniziative dell'Unesco sulla salvaguardia delle lingue. Grazie alla narrazione di incontri e viaggi di Tommaso, accompagnato da un nonno tutto speciale (Nonno Lupo) e con "il gusto degli altri", gli alunni italiani, guidati dagli insegnanti, hanno l'opportunità di tuffarsi nell'universo affascinante di alcuni fra i cinquemila popoli tribali della Terra, ricevendo numerose informazioni pratiche sulle loro tradizioni e cultura. Tommaso Pepe è il giovane protagonista immaginario dell'avventura descritta nel primo kit "Tommaso Pepe e il lungo viaggio delle parole". Il racconto ha inizio quando Tommaso ascolta ad un convegno il progetto di ridurre ad una sola le lingue del mondo: questo fa entrare in scena il nonno che decide di portare il nipotino nel cuore dell'Amazzonia, tra gli Yanomami del Brasile e di raccontargli che le lingue e i popoli che le parlano sono finestre sul mondo, e che, grazie a loro, possiamo guardarlo in tutta la sua immensa varietà. Qui, dopo aver stretto una grande amicizia con la simpatica bambina Guiomar e con il padre sciamano Davi Kopenawa, Tommaso scopre l'importanza dello sguardo degli Yanomami sul mondo. Secondo l'Onu, delle 6.000 lingue parlate oggi nel mondo, almeno la metà rischia di scomparire e, con queste, anche un bagaglio culturale, spesso millenario, di incalcolabile valore. Storie, miti, tesperienze dal passato che possono contribuire alla costruzione di una migliore conoscenza per il futuro. È anche per proteggere questo patrimonio che da alcuni anni Survival sostiene un progetto didattico bilingue voluto e autogestito dagli stessi Yanomami con l'obiettivo di raggiungere maggiore autonomia ed efficacia nella salvaguardia dei loro diritti e della loro identità. In questa originale 'scuola della foresta', dove si impara il portoghese e dove si mette per iscritto il proprio sapere nella lingua dei padri, gli Yanomami stanno sperimentando quella stessa 'forza della penna' che può cambiare il destino di un popolo. Alla conclusione del percorso, i bambini italiani possono avviare un rapporto "epistolare" con i coetanei che vivono in Amazzonia: un modo per scambiare direttamente punti di vista, approfondire le diversità e comprenderne la ricchezza. Un'occasione per sperimentare in concreto la forza della penna e allenarsi, così, a diventare cittadini del mondo. La nascita, Io sviluppo e la soprawivenza dei diversi tipi di scrittura e di lingua, nonché l'intimo rapporto che lega tradizioni e culture di ciascun popolo, si innestano nel secondo kit realizzato come seguito del primo episodio e intitolato "Tommaso Pepe e le mappe del mondo", in cui la narrazione delle avventure del giovane protagonista si arricchisce di ulteriori personaggi e, attraverso costoro, di ulteriori preziose scoperte sulla rete che mette in relazione indissolubile l'ambiente e tutti gli esseri che abitano la Terra. Il racconto ha inizio con l'arrivo in Italia dello sciamano Davi, e di altri due yanomami, Dario e l'artista Joseca: i tre devono partecipare a un simposio ambientale mondiale intitolato "I popoli raccontano la terra": La piccola Guiomar questa volta non è presente, ma ha scritto a Tommaso una simpatica lettera piena di nostalgia. Prima del summit, Tommaso, Nonno Lupo e i suoi amici indigeni si recano in una riserva ambientale nazionale (il Parco del Ticino), simbolo dell'unico ambiente in Occidente dove piante ed animali vengono ancora salvati e protetti, e dove conoscono il Guardiaparchi Ivan e sua figlia, la piccola Martina. Attraverso questi nuovi incontri Tommaso comincia a familiarizzare con alcune preziose idee sulla salvaguardia della natura e della biodiversità, e con altri popoli tribali come i Boscimani dell'Africa meridionale, gli Aborigeni australiani, i Wichì di Bolivia e Argentina, i Ciukci della Siberia orientale, gli Inuit della Groenlandia. Il filo conduttore è rappresentato dalla preziosa visione della Terra e dei suoi abitanti propria dei popoli indigeni e testimoniata da particolari mappe capaci di raccontare i legami degli uomini con la Terra e non semplicemente "luoghi fisici", come nella maggioranza delle carte geografiche che conosciamo: mappe dove segnare la trama dei propri ricordi e delle proprie esperienze. Di particolare interesse le mappe "cantate" del Tempo del Sogno, proprie della mitologia aborigena australiana, e le mappe "dei ricordi" utilizzate dai Wichì per difendere il diritto alla propria terre. Sulla base di tali esperienze, l'obiettivo centrale e l'intento dell'intero progetto "Se ci sei lascia un segno" diventa, così, quello di insegnare ai bambini il rispetto per la terra e per i suoi abitanti che, insieme, sono una cosa sola. Mostrare la trama di questa relazione, raccontare i legami tra gli esseri e l'ambiente che li circonda, tra i popoli tribali e la loro terra, è ritenuto dai promotori - il Settore Educazione Paper:mate e Survival International - uno strumento molto efficace per stimolare fin dall'infanzia la consapevolezza che salvaguardare i propri luoghi significa salvaguardare se stessi, la qualità della propria vita e il futuro del pianeta.  
     
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