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Notiziario Marketpress di
Venerdì 18 Giugno 2004
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VIA LIBERA DEI MINISTRI DEGLI ESTERI COMUNITARI ALL'AGENZIA EUROPEA PER LA DIFESA |
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Bruxelles, 18 giugno 2004 - Nel corso della riunione del Consiglio Affari generali e Relazioni esterne del 14 giugno, i ministri degli Esteri dell'Ue hanno dato il via libera alla creazione dell'Eda (European Defence Agency, l'agenzia europea della difesa), che coordinerà la frammentata industria per la difesa. L'eda avrà il compito di coordinare l'acquisto di materiale, favorire la ricerca europea per la difesa e porre fine alla lunga tradizione europea di moltiplicare ricerca, sviluppo e appalti. 'Il Consiglio ha raggiunto un accordo politico su un'azione congiunta per creare l'Eda, che grazie a questo tempestivo accordo potrà cominciare a funzionare entro la fine dell'anno. Come sottolinea la dichiarazione del Consiglio, all'Agenzia è stato assegnato il compito di agire in quattro aree: sviluppo delle capacità di difesa; cooperazione nel settore degli armamenti; base industriale e tecnologica della difesa europea e mercato del materiale di difesa; ricerca e tecnologia'. La creazione dell'agenzia rientra in un ambizioso piano per affinare in sei anni le capacità militari dell'Ue, di fronte al rapido aumento dei bilanci per la difesa statunitensi. Con un bilancio globale per la difesa di 160 miliardi di euro e 1,6 milioni di militari, l'Ue rappresenta la seconda maggiore forza militare al mondo. Secondo il britannico Cer (Centre for European Reform), i paesi dell'Ue spendono a livello nazionale solo 30 miliardi di euro in appalti e 10 miliardi di euro in ricerca. Mettere in comune le spese per la difesa dovrebbe permettere ai governi europei di risparmiare 5 miliardi di euro all'anno, afferma Daniel Keohane, analista della sicurezza al Cer. Secondo gli esperti, inoltre, a causa della duplicazione e dell'incompatibilità del materiale l'Ue investe nella difesa poco meno della metà di quanto investono gli Usa, ma le sue capacità militari ammontano a solo un decimo di quanto questi ultimi ricavano dai loro soldi. Con uno staff di 25 dipendenti e un bilancio iniziale di 2 milioni di euro (che passeranno a 80 dipendenti e 25 milioni entro il 2005), l'agenzia si occuperà di favorire ricerca e sviluppo, identificare i bisogni in armamenti, proporre progetti multilaterali e rafforzare la frammentata industria continentale della difesa. Le tre più grandi aziende europee nel settore difesa (l'inglese Bae systems, la francese Thales e il gruppo franco-tedesco Eads) hanno appoggiato la nascita della struttura, ma hanno sollecitato un 'bilancio modesto' per coordinare le spese di ricerca tra gli Stati membri.
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