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Notiziario Marketpress di
Venerdì 18 Giugno 2004
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FORMAZIONE, ISTRUZIONE E UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO |
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Milano, 18 giugno 2004 - Lo sviluppo e la diffusione delle nuove tecnologie della comunicazione stanno provocando mutamenti sempre più rapidi e incisivi nella società in cui viviamo. L'evoluzione e il cambiamento interessano non solo gli strumenti e le tecniche di comunicazione, le strutture economiche e produttive, ma l'intera società e le forme in cui essa si esprime, a partire dalla cultura, i costumi ed il modo di pensare. E' stato giustamente osservato che "ormai nel mondo si vanno configurando due distinte civiltà: quella di chi vive all'interno dei cancelli del cyber spazio e quella di chi è fuori".Tutto questo crea una situazione di isolamento per un numero elevatissimo di persone, cui è negata la possibilità di accedere a risorse, tecnologie e opportunità di crescita. Nonostante tutto, nell'utilizzo delle nuove tecnologie, viene visto un enorme potenziale, che riguarda anche i Paesi in Via di Sviluppo (Pvs) i quali, attraverso la Rete, possono acquisire un numero sempre maggiore di informazioni, confrontarsi con il resto del mondo, formare la propria forza lavoro, e quindi cominciare un processo di cambiamento globale che potrà migliorare la loro situazione socio-economica. Le mutate condizioni che si sono determinate con l'avvento dell'integrazione tra tecnologie informatiche, elettroniche, telematiche, nonchè l'avvento di Internet, hanno fatto emergere un problema precedentemente mai comparso: il problema dell'accesso alle basi di conoscenza da parte di una molteplicità di persone che, con le loro diversità di etnia, età, status e la loro diversa collocazione spaziale e geografica, risiedono sul pianeta. Oggi si determinano, forse per la prima volta nella storia, le condizioni per l'attuazione di una prospettiva di sviluppo sostenibile, coerente con i bisogni dell'uomo, nel contesto di una visione dell'economia come valorizzazione dell'operosità umana. In un'ottica pedagogico - sociale, la formazione può sempre più essere vista secondo due polarità sostanziali: sia come fattore per lo sviluppo socio-economico e produttivo di una comunità, sia come bene in sé, condizione e mezzo di sviluppo. La formazione professionale tende, quindi, a diventare progettuale, manageriale, solidale e tecnica. Soprattutto nell'ultima decade, c'è stata una rivalutazione e un interesse internazionale crescente nei riguardi dell'educazione a distanza, intesa come potenziale strategia per lo sviluppo umano. La formazione nei Pvs può fare di più che migliorare le conoscenze e le abilità personali/professionali, può anche migliorare la qualità della vita della comunità, attraverso la modalità di un apprendimento collaborativo. In molti Pvs si vive il classico circolo vizioso di " non mercato", situazione in cui si riscontra in generale la mancanza di investimenti, lavoro, denaro e quindi del mercato stesso, che non riesce mai a svilupparsi. Riconoscendo il ruolo fondamentale delle telecomunicazioni, nel migliorare questo stato di cose, molti Governi stanno stanziando fondi e promuovendo progetti per lo sviluppo appunto delle telecomunicazione, soprattutto nelle zone rurali. L'informazione e la conoscenza sono fattori essenziali per migliorare la produttività dell' agricoltura di questi Paesi. I produttori agricoli hanno una grande necessità di informazioni, conoscenze e capacità per migliorare il loro processo decisionale, aumentare la produttività , o anche semplicemente per sopravvivere alle nuove condizioni del mercato. Internet non deve essere vista come una panacea per i Pvs, ma può apportare nuove informazioni alle ricerche e può aprire nuovi canali di comunicazione per le comunità di agricoltori. Pvs, come i Paesi dell'Africa, Asia e America Latina, registrano esperienze di Fad (Formazione a Distanza) già a partire dal 1960; quindi possiamo dire che l'importanza di questo strumento è stata subito colta dalle organizzazioni. Ancora "storicamente" parlando, il ruolo della Fad nel processo di educazione e formazione è stato riconosciuto nel 1996 nel Trattato di Roma sulle sicurezza alimentare mondiale. Qui sono state individuate le iniziative che devono essere intraprese per superare il divario digitale e sfruttare le potenzialità dell'Ict per lo sviluppo delle aree rurali, alcune delle quali consistono nel: - supportare le capacità e le possibilità di utilizzo di Internet nell'educazione degli agricoltori e delle popolazioni rurale; - stabilire un progetto pilota per l'introduzione di Internet in queste aree; - supportare le iniziative locali collegate ad Internet; - supportare lo sviluppo delle infrastrutture e la loro giusta manutenzione. Lavorando in modo cooperativo, il divario digitale può essere trasformato in "un'opportunità digitale" attraverso un approccio sistematico allo sviluppo. Secondo lo studioso Perraton, le esperienze di Fad nei Pvs possono essere indirizzate e suddivise in categorie quali: educazione per adulti, educazione non formale per adulti, educazione elementare e media, formazione per gli insegnanti, educazione superiore e dove possibile universitaria. A tali categorie possono essere correlate 5 aree di destinazione dei succitati interventi formativi: sviluppo economico per i produttori agricoli, sviluppo della comunità, ricerca ed educazione, sviluppo del mercato e dei media. Capire gli effetti passati e le potenzialità della Fad per le sfide relative alla sicurezza alimentare e allo sviluppo agricolo, non è certo un compito facile. Molte domande sono state poste sui vantaggi e i limiti della Fad nei Pvs e molti di questi sono in contraddizione l'uno con l'altro. La Tabella mostra che il dibattito sull'utilizzo o meno di questo strumento nei Pvs è ancora aperto, indicando quali sono i vantaggi e gli svantaggi che si presentano nell'utilizzo della Fad nei Pvs. L' adeguatezza e l'efficacia della Fad nei Pvs dipende soprattutto dal perché, che e come (link con il testo sotto) sarà progettata e distribuita. In passato, gli approcci allo sviluppo erano top-down, basati sullo sviluppo economico e sul trasferimento della tecnologia e dell'informazione. Oggi è utilizzata la partecipazione di tutta la popolazione. Una varietà di modelli di comunicazione e approcci si è sviluppata negli ultimi 25 anni; la lezione imparata può ora essere utilizzata per guidare l'uso delle tecnologie della comunicazione nella maniera più efficiente ed efficace per promuovere uno sviluppo sostenibile, adattato ai cambiamenti dei bisogni sociali. I modelli e la pratiche di Fad ed e-learning dovrebbero essere adattati alla situazione sociale, culturale, economica e politica dei destinatari. E' inoltre necessario un controllo della qualità dei corsi che vengono offerti, per evitare il proliferare di corsi che non forniscono le capacità adeguate e necessarie a queste regioni, utilizzando impropriamente le poche risorse tecnologiche presenti. L'ict ha aiutato molte persone ad affrontare numerose sfide tra cui: la maniera di formare al meglio i lavoratori, di migliorare il sistema dei trasporti, la maniera di standardizzare le informazioni scientifiche e tecnologiche e di migliorare il grado di alfabetizzazione. I benefici includono l'aumento di efficienza nell'utilizzo delle risorse, la diminuita duplicazione delle attività, una riduzione dei costi di comunicazione e un accesso globale alle informazioni e alle risorse umane. La Fad è quindi globalizzante e integrante. Non ci si riferisce ai prodotti ma ai processi, ai metodi e alle tecniche, che caratterizzano il suo ruolo di mediatrice, in una relazione dove professore e alunno sono fisicamente separati. Questo nuovo processo non vuole solo ampliare le conoscenze o migliorare l'aggiornamento dei lavoratori, ma vuole attuare, nella forza lavoro del Paese, un cambiamento nella cultura organizzativa, attraverso l'acquisizione di conoscenza collettiva, cooperativa e continua. Attualmente più di 80 Paesi, nei 5 Continenti, utilizzano la Fad in tutti i livelli di insegnamento, in sistemi formali e non formali, riuscendo a formare milioni di studenti. La Fad è stata utilizzata soprattutto per la formazione e l'aggiornamento dei docenti come nel caso del Messico, Tanzania, Nigeria, Angola e Mozambico. Programmi non formali sono stati utilizzati su larga scala per gli adulti sull'area della salute, agricoltura e previdenza sociale, sia attraverso iniziative private che governative. Oggi è in aumento il numero di istituzioni e imprese che sviluppano programmi Fad per le proprie risorse umane e per lo sviluppo delle Nazioni. L'utilizzo delle nuove tecnologie e la Fad non risolveranno i problemi dell'istruzione presenti nei vari Pvs, ma potrà ricoprire un ruolo fondamentale nella ricerca e nella realizzazione di una società più giusta, con meno dislivelli socio-economici, in cui le persone possano avere un accesso più democratico alle informazioni e al sapere, al fine di progettare la propria vita con l'obiettivo di crescere culturalmente ed economicamente, in una società che privilegia la conoscenza e l'autonomia. Infolink: http://www.Caosmanagement.it
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