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Notiziario Marketpress di
Venerdì 18 Giugno 2004
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DA BRUXELLES UNA RELAZIONE DI SINTESI DEI DIALOGUE WORKSHOP SULLE SCIENZE SOCIALI |
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Bruxelles, 18 giugno 2004 - La Commissione europea ha pubblicato una relazione di sintesi su una serie di workshop organizzati per informare sulle recenti ricerche europee nel settore delle scienze sociali. I Dialogue Workshop erano stati lanciati nel 2000 per agevolare lo scambio di punti di vista e informazioni tra ricercatori del settore delle scienze sociali e letterarie e decisori politici, uomini d'affari, organizzazioni non governative e cittadini in senso lato. Il finanziamento all'iniziativa prosegue nel Sesto programma quadro (6Pq), nell'ambito della priorità tematica 'Cittadini e governance nella società basata sulla conoscenza'. Nella sua prefazione alla relazione, il direttore generale della Dg Ricerca della Commissione Achilleas Mitsos, ha definito i workshop 'un forum per lo sviluppo e la diffusione della conoscenza tra i vari progetti e nella comunità di ricercatori'. 'Si sono inoltre dimostrati estremamente efficaci nel promuovere comunicazione e comprensione tra le comunità di ricercatori e di decisori politici in Europa', ha scritto. La relazione è divisa in due sezioni ('Coesione sociale e politiche di welfare' e 'Cittadini, governance e soluzione dei conflitti'). Ogni sezione descrive sei workshop svolti tra il 2000 e il 2003, per ognuno dei quali sono indicati i differenti metodi di ricerca e le teorie, opinioni varie, esperienze e critiche trattate nel corso degli incontri. Al workshop sull'esclusione sociale, l'attivazione e il welfare, il vicedirettore generale della Dg Ricerca Hugh Richardson, aveva dichiarato a ricercatori e decisori politici: 'È indispensabile che i ricercatori tengano conto della necessità di trasformare le loro conclusioni in decisioni politiche. Gli accademici dovrebbero uscire dalle loro torri d'avorio. Per i decisori politici è vitale ascoltare quello che i ricercatori hanno da dire. È una cosa tutt'altro che facile, perché si tratta di persone che evolvono in contesti differenti. La ricerca è un'attività a lungo termine, mentre i politici spesso hanno bisogno di decisioni pratiche e a breve termine'. Al workshop sulla migrazione e l'integrazione sociale dei migranti, il direttore del centro studi sui rifugiati dell'università di Oxford, Stephen Castles, aveva esaminato i risultati di 16 progetti svolti nell'ambito del Quarto e del Quinto programma quadro. Castles aveva detto che, dopo avere proceduto all'analisi, poteva soprattutto concluderne che le scelte politiche nel campo della migrazione erano state un chiaro fallimento. Per citare due esempi del fallimento delle scelte, aveva indicato la Germania, la cui scelta politica risalente agli anni '50 era stata di non essere un paese aperto all'immigrazione, ma che ora presenta uno dei livelli più alti d'immigrazione e di diversità culturale di tutta l'Ue. Aveva anche citato la Francia, il cui modello non prevedeva la nascita di comunità etniche, ma in cui è ora diffusa la segregazione etnica e sociale ed esistono attive comunità mussulmane. Per quanto riguarda il futuro, Mitsos scrive: 'Dalla prima fase dei dialoghi, vogliamo imparare a migliorare ed espandere questa e altre forme di scambio tra i ricercatori di scienze sociali e letterarie e il mondo culturale, economico, sociale e istituzionale che studiano e che, al tempo stesso, li foggia'. Per ulteriori dettagli sui workshop: http://www.Cordis.lu/improving/socio-economic/mechanism.htm Per ulteriori dettagli sulla priorità 'Cittadini' del 6Pq: http://www.Cordis.lu/citizens
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