Bruxelles, 21 giugno 2004 - Il 16 giugno, il comitato di normatori nazionali dei paesi dell'Ue che doveva decidere se concedere o meno l'autorizzazione ad importare nell'Ue la colza geneticamente modificata (Gm) prodotta dalla Monsanto non è pervenuto ad un accordo. La mossa non solo indebolisce gli sforzi per diffondere una controversia commerciale transatlantica sulle restrizioni comunitarie sugli alimenti geneticamente modificati, ma mette nelle mani dei ministri una decisione carica di valenze politiche. I ministri nazionali dovranno decidere sul problema della colza o, come hanno già fatto il mese scorso nel caso del frumento Syngenta, lasciare che sia la Commissione europea a farlo. La Commissione europea ha già chiesto ai ministri di approvare l'importazione del frumento geneticamente alterato della Monsanto destinato all'alimentazione animale, dopo che i normatori l'avevano bloccata a febbraio. La decisione dei ministri è attesa per fine giugno. Un portavoce della Monsanto ha affermato: 'Ci auguriamo che il Consiglio dei ministri approvi il prodotto, dato che l'Autorità europea per la sicurezza alimentare lo ha dichiarato sicuro'.