Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 24 Giugno 2004
 
   
  Web alimentazione e benessere  
  VITIGNI ANTICHI, MAGGIORI TUTELE DI LEGGE IN UN SEMINARIO A GORIZIA “LEGISLAZIONE A TUTELA DEI VINI AUTOCTONI ITALIANI”  
   
  Bene la proposta di legge (firmatari On. Diliberto, Rizzo e Pistone) sulla “tutela e valorizzazione dei vitigni autoctoni italiani”, ma va affrontato meglio e in modo più deciso il collegamento dei vitigni al territorio. Alle Città del Vino piace l’ultima iniziativa di legge, seppur perfezionabile con qualche ritocco a favore della territorialità. L’argomento viene affrontato giovedì 24 giugno a Gorizia (ore 17,30 – Grand Hotel Entourage) durante il seminario “Legislazione a tutela dei vini autoctoni italiani”. Intervengono: Maurizio Tripani, direttore generale di Gorizia Fiere; Silvia Segnalini, esperta di legislazione vitivinicola che ha redatto la proposta di legge; Attilio Scienza, Dipartimento di produzione vegetale dell’Università di Milano; Adriano Gigante, presidente Federdoc Friuli Venezia Giulia; Paolo Benvenuti, direttore delle Città del Vino; Giacomo de Ghislanzoni Cardoli, presidente Commissione agricoltura della Camera dei deputati. Il seminario è promosso dal Comitato Vinum Loci e organizzato da Gorizia Fiere in partnership con Banca Popolare Friuladria. La proposta di legge prevede l’istituzione di una commissione nazionale per la catalogazione dei vitigni autoctoni italiani e l’ideazione di un progetto di tutela e valorizzazione degli stessi vitigni, considerati come patrimonio culturale, attraverso campi sperimentali insieme ai viticoltori e ai produttori, che assumerebbero un ruolo di “custodi”. Secondo le Città del Vino nel testo va sottolineato l’aspetto della tutela legale dei vitigni antichi e del loro rapporto con il territorio di origine, condizione primaria per programmare le attività di valorizzazione e promozione, affinché sia ribadito che quel vitigno è patrimonio esclusivo di quel territorio; condizione che nella proposta di legge appare un po’ sfumata e che andrebbe meglio precisata. La proposta è comunque un passo importante che coglie l’interesse che i vitigni autoctoni e antichi italiani stanno suscitando nel mondo del vino e tra gli appassionati. Lo dimostrano le tante attività intraprese da enti e istituzioni, a partire proprio dalle Città del Vino che da anni ormai si è impegnata nella direzione in cui va il testo di legge. “Penso in particolare allo stesso Comitato Vinum Loci – afferma Paolo Benvenuti, direttore delle Città del Vino – che abbiamo istituito lo scorso anno assieme alla Fiera di Gorizia e alla Facoltà di Agraria dell’Università di Milano e di Udine, che ha tra i suoi obiettivi, oltre alla catalogazione e al censimento dei vitigni antichi, anche la valorizzazione attraverso un progetto di ricerca che affida ai produttori dei vitigni antichi l’obiettivo di produrre vini sempre più di territorio. Ricerca e attività che possono trarre beneficio dall’approvazione della legge.”.  
     
  <<BACK