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Notiziario Marketpress di Sabato 26 Giugno 2004
 
   
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  NAMIBIA A TUTTA NATURA  
   
  Cosa fa della Namibia una delle destinazioni dell’Africa australe con il maggior appeal per il turismo internazionale, e italiano in particolare ? Le ragioni, come sempre, sono molteplici. Questa giovane nazione, antica colonia tedesca e poi protettorato sudafricano, grande quasi tre volte l’Italia (ma con meno di 2 abitanti per kmq) e indipendente solo dal 1990, offre come pochi altri un territorio estremamente vario, dove la natura regna ancora sovrana e l’uomo gioca un ruolo da comprimario: almeno il 15 per cento del territorio risulta protetto da parchi e riserve pubblici e privati, ma quasi ovunque l’ambiente si presenta intatto, senza contare le farm che allevano animali selvatici anzicchè domestici. Si può partire dai 1.200 km di costa affacciata sull’Atlantico, un mare pescosissimo ma assai insidioso, con forti correnti fredde, secche e nebbie notturne che consentono la vita a colonie di foche, pinguini e miriadi di uccelli. Alle spalle enormi zone semidesertiche, ma popolate da animali come orice, rinoceronte e elefante che sono riusciti ad adattarsi a questo difficile habitat. A sud, oltre a campi diamantiferi ed enormi canyon (il Fish River è secondo solo a quello dell’Arizona), si estende il Namib, il deserto più vecchio del mondo, con spettacolari dune rosse alte fino a 300 m, dove vivono piante e animali straordinari. Al centro un enorme altipiano si presenta ricoperto da savana, prateria e bush, prima di esaurirsi nelle sabbie del Kalahari. A nord le regioni aride del Damaraland e del Kaokoland, tra le più selvagge d’Africa, offrono foreste pietrificate e arte rupestre preistorica e sono abitate da pastori herero, le cui donne vestono curiosi abiti di epoca vittoriana e calzano curiosi copricapi, e dagli himba, tribù nomadi poverissime ferme alla preistoria, le cui bellissime donne seminude si cospargono corpo e capelli di grasso e argilla rossa. Prima delle foreste dell’estremo nord-est, nella regione dei grandi fiumi, la tappa d’obbligo è costituita dal parco Etosha, uno dei più grandi, antichi e ricco di fauna di tutto il continente, dove la presenza d’acqua e la rada vegetazione consentono un incredibile contatto con gli animali. Ultima nota positiva la sicurezza e l’ottima organizzazione ricettiva: ovunque buone strade o piste praticabili, negozi, ristoranti, campeggi e lodge assai confortevoli, anche se un po’ cari. L’operatore milanese “Drive Out Viaggi” (tel. 02 48 51 94 45, www.Driveout.it  ), specializzato in percorsi a valenza culturale e ecologica, propone in Namibia un viaggio-spedizione soft di 15 giorni in fuoristrada che tocca tutti i diversi habitat del centro-nord del paese. L’itinerario parte dalla capitale Windhoek, moderna città con un antico retaggio coloniale teutone, e puntando ad ovest raggiunge il deserto del Namib per visitare le dune di Sussusvlei, le più alte e spettacolari, il canyon di Seriem e Walvis Bay, unico porto namibiano, le cui saline ospitano ingenti colonie di fenicotteri e pellicani. Da Swakopmund si costeggia l’oceano verso nord lungo la suggestiva Skeleton Coast, così chiamata per i numerosi relitti arenati, fino a Cape Cross, con la sua incredibile colonia di foche. Si entra quindi nel Damaraland, regione montuosa arida dove si possono incontrare struzzi, orici, springbok, iene e sciacalli, ma anche rinoceronti ed elefanti del deserto, per visitare presso Twifelfontein una foresta pietrificata con alberi lunghi 30 m vecchi di 260 milioni d’anni e un sito con 2.500 tra incisioni e pitture preistoriche risalenti a 6.000 anni fa. Si attraversa poi il Kaokoland per entrare in contatto con le tribù nomadi degli himba, vero retaggio della preistoria, per raggiungere infine l’Etosha park, un vero santuario per la grande fauna, dove sarà possibile avere uno straordinario contatto con tutti i diversi tipi di habitat e di animali. Partenze libere individuali, minimo 4 persone, per tutto l’anno con voli di linea da Milano, guida italiana, pernottamenti in confortevoli alberghi e lodge, quote da 3.550 euro in pensione completa. In Namibia Drive Out propone diversi altri itinerari, di durata da 10 a 16 giorni, con modalità analoghe, nonché percorsi liberi individuali con la formula del fly and drive.  
     
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