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Notiziario Marketpress di
Lunedì 28 Giugno 2004
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LA SVIZZERA COOPERA ALLA SECONDA FASE DEL VERTICE MONDIALE SULLA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE |
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Berna, 28 giugno 2004 - Per la seconda fase del Vmsi, che si terrà a Tunisi dal 16 al 18 novembre 2005, la Svizzera pone l'accento sull'attuazione della dichiarazione e del piano d'azione di Ginevra. Occorre infatti fare in modo che questi documenti non rimangano lettera morta ma sfocino in azioni e progetti concreti. Si tratterà inoltre di approfondire a livello nazionale e internazionale il dialogo già iniziato a Ginevra tra Governi, economia privata e società civile. La Svizzera condividerà con i responsabili della seconda fase del Vmsi l'esperienza accumulata come Paese ospitante e principale responsabile della prima fase, fornendo loro la necessaria consulenza. Metterà a disposizione del segretariato esecutivo del Vmsi due collaboratori, assumerà la direzione del segretariato dell'Un Working Group Internet Governance (Wgig) e l'ex responsabile del segretariato esecutivo svizzero fungerà da consulente e "persona di contatto" per i preparativi operativi della seconda fase. Nel dicembre 2003, a Ginevra, la Svizzera ha ampiamente contribuito all'inserimento di una visione comune della società dell'informazione in una dichiarazione politica accettata da tutti i Paesi partecipanti. È stato inoltre adottato un piano d'azione che illustra in che modo realizzare questa visione. Un'eco positiva l'ha avuta anche l'innovativa forma del Vertice che, con le numerose manifestazioni ("Summit events") organizzate ai margini del dibattito politico, ha permesso di dimostrare concretamente come utilizzare in modo adeguato le Tic. L'assemblea generale delle Nazioni Unite aveva deciso che il Vertice si sarebbe tenuto in due fasi. La prima si è svolta lo scorso dicembre a Ginevra, mentre la seconda si terrà a Tunisi dal 16 al 18 novembre 2005. Con il Vmsi si vuole giungere ad una visione comune e ad una concezione unica di tutti gli aspetti legati allo sviluppo della società dell'informazione. Nel dialogo ai massimi livelli tra rappresentanti dei Governi, della società civile e del settore privato devono essere elaborate misure concrete che permettano di compiere progressi duraturi e, se possibile, quantificabili.
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