TV: GORI QUERELO’ IL CODACONS PER GLI IMBROGLI DELL’ISOLA DEI FAMOSI MA IL GIUDICE GLI DA TORTO! ORA IL CODACONS CHIEDERA’ A GORI E ALLA CASA DI PRODUZIONE MAGNOLIA I DANNI PER CALUNNIA
Milano, 28 giugno 2004 - Come si ricorderà il Codacons denunciò le presunte irregolarità legate alla trasmissione televisiva “L’isola dei famosi”, andata in onda su Rai2 nei mesi scorsi. L’associazione creò un vero e proprio “caso” mediatico sulla veridicità o meno delle situazioni mostrate dal reality show e sullo stato in cui vivevano i vip protagonisti, arrivando addirittura a far aprire delle indagini da parte della Procura della Repubblica di Roma, dopo la pubblicazione di uno scottante reportage del settimanale Panorama realizzato proprio sull’isola. Cosa che evidentemente non è piaciuta a Giorgio Gori, produttore della trasmissione, che presentò querela contro il Codacons. Perdendo. Infatti giunge oggi la decisione del Gip di Roma Bruno Azzolini che dispone l’archiviazione del procedimento e assolve il Codacons da ogni accusa. Afferma infatti il Gip nel suo dispositivo: “Ritenuto che la denuncia non può essere ritenuta calunniosa in quanto … l’Ursini (il rappresentante legale del Codacons che ha firmato l’esposto contro l’Isola dei famosi – ndr) si è limitato a esporre dei fatti riportati da un organo di stampa la qualificazione soggettiva dei suddetti fatti e del tutto priva di rilievo”. Adesso il Codacons – fa sapere il Presidente Carlo Rienzi – che aveva semplicemente fatto il proprio dovere di tutela dei teleutenti, chiederà a Giorgio Gori e alla Magnolia un milione di euro di risarcimento danni per calunnia, per i danni subiti dall’associazione a causa della querela inopportuna. La decisione del Gip - prosegue Rienzi - dimostra la correttezza dell’operato dell’associazione e rappresenta una sconfitta per i reality show.