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Notiziario Marketpress di
Martedì 29 Giugno 2004
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TRIMESTRE LUGLIO-SETTEMBRE: AUMENTA LA TARIFFA ELETTRICA (1,2%), CONFERMATA QUELLA DEL GAS IL RINCARO DEI COMBUSTIBILI HA PESATO SUI COSTI DELLA PRODUZIONE ELETTRICA MA LA TARIFFA SI MANTIENE INFERIORE A QUELLA DI INIZIO ANNO |
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Milano, 29 giugno 2004 - L'autorità per l'energia elettrica e il gas ha aggiornato le tariffe di elettricità e gas per il terzo trimestre 2004, deliberando un aumento della tariffa elettrica dell'1,2% per il settore domestico (1,4% in media nazionale) mentre è stata confermata la tariffa di riferimento del gas metano già in vigore. Sui meccanismi di aggiornamento tariffario hanno pesato i forti rialzi dei prezzi del petrolio degli ultimi tre mesi che trascinano quelli del metano e dei combustibili per la produzione termoelettrica. Nel caso del gas gli aumenti, rispetto al dato medio dei nove mesi precedenti, non hanno comunque superato la soglia di invarianza oltre la quale si procede all'aggiornamento tariffario. Per l'elettricità, invece, gli aumenti dei costi di produzione si riflettono sui prezzi della borsa elettrica con un effetto meno differito. I provvedimenti sono disponibili sul sito www.Autorità.energia.it Elettricità. L'aumento per luglio-settembre 2004 segue tre trimestri in discesa e uno di stabilità; nel corso del 2004 si sono registrate due riduzioni di entità analoghe: la prima lo scorso 1 febbraio per effetto della riduzione delle tariffe di trasporto e distribuzione dell'elettricità per gli anni 2004-2007, la seconda con l'aggiornamento dell'1 aprile. Nonostante l'inflazione, la tariffa per il prossimo trimestre si mantiene quindi inferiore a quella in vigore lo scorso gennaio. Per gli aggiornamenti trimestrali l'Autorità si basa sui costi di acquisto dell'elettricità sostenuti dall'Acquirente Unico per conto dei clienti del mercato "vincolato" (famiglie, commercio, artigianato) e anche sulle previsioni di spesa formulate dallo stesso per i mesi successivi. Per i suoi approvvigionamenti l'Acquirente Unico, oltre a beneficiare delle quote di energia di importazione e di energia cosiddetta Cip6 ad esso riservate, può individuare ogni più opportuno mix di copertura. In particolare può acquistare in borsa o stipulare contratti bilaterali anche del tipo per differenze (a prezzi prefissati) in relazione agli andamenti del mercato, pur sempre correlati a quelli dei costi della produzione. Questi ultimi, a loro volta, e per il nostro Paese in particolare, risentono dell'andamento dei prezzi del petrolio e dei combustibili per le centrali termoelettriche che si riflettono in borsa. Più in generale, per promuovere la concorrenza sul mercato dell'elettricità e prevenire anomalie di prezzi dovute ad eventuale esercizio di potere di dominanza di alcuni produttori, l'Autorità ha avviato una serie di iniziative sull'andamento delle borsa nell'ambito dei propri compiti di controllo e sorveglianza a tutela dei consumatori. L'aggiornamento delle tariffarie ha riguardato anche alcune delle componenti a copertura degli oneri generali di sistema, che sono state rimodulate in linea con le previsioni di necessità di gettito per i prossimi mesi. Per la famiglia residente con una potenza impegnata di 3 kW e consumi di 225 kWh mensili, che rappresenta la grande maggioranza dell'utenza domestica, l'aumento dell'1,2% corrisponde ad una maggiore spesa, comprese le tasse, di circa 3,60 euro all'anno. La tariffa media nazionale al netto delle imposte risulta ora pari a 10,18 centesimi di euro per kWh ed è composta dalle seguenti voci: trasmissione, distribuzione e misura (comprese le componenti a copertura dei costi di perequazione e miglioramento della qualità del servizio) 2,36 centesimi di euro per kWh (23,2%); produzione, dispacciamento e vendita 6,53 centesimi di euro per kWh (64,2%); componenti specifiche (certificati verdi, interrompibilità, disponibilità impianti e riconciliazione) 0,33 centesimi di euro per kWh (3,2%); oneri generali di sistema (energia rinnovabile, ricerca, nucleare, stranded costs, rimborsi alle reti isolate, perdite) 0,96 centesimi di euro per kWh (9,4%). Gas metano. La variazione delle quotazioni dei greggi e dei prodotti petroliferi, cui è indicizzato il prezzo del gas metano (basato su medie di nove mesi), non ha superato la soglia di invarianza (5%) oltre la quale è previsto l'adeguamento della relativa componente tariffaria. E' stata pertanto confermata la tariffa di riferimento già in vigore per chi utilizza meno di 200 mila metri cubi all'anno, definita dall'Autorità e che deve essere obbligatoriamente offerta dai venditori accanto a loro eventuali diverse proposte. Come anche per il settore elettrico prima dell'avvento della borsa, il sistema di aggiornamento trimestrale del costo del gas metano, anch'esso soggetto alle variazioni internazionali del prezzo del petrolio, procrastina nel tempo eventuali aumenti e riduzioni. I recenti rialzi potranno quindi riflettersi nell'aggiornamento per l'ultimo trimestre dell'anno.
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