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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Marzo 2004
 
   
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  FIERA DI VICENZA: VICENZA ARTE 2004: QUANDO L'ARTE DIVENTA INVESTIMENTO DAL 5 ALL'8 MARZO  
   
  Vicenza, 4 marzo 2004 - In un recente articolo del "Wall Street Journal" è apparsa un'inchiesta sul mercato dell'arte. Lo scopo era quello di verificare se sia meglio investire in arte o sui mercati finanziari e cosa sia meglio acquistare. L'indagine è stata fatta consultando i principali attori del mondo dell'arte americano (galleristi, direttori di musei, case d'asta e collezionisti) e ha preso in considerazione i cento artisti che sono stati più gettonati dal 1988 sino al 2003. Quanto agli artisti, risultano in crescita Albert Bierstadt, Paul Cézanne, Keith Haring, Roy Lichtenstein, Henri Matisse e Paul Gauguin; stabili Salvador Dalì, Alberto Giacometti e Picasso mentre mostrano dei cedimenti Andy Warhol, Jean-michel Basquiat, Marc Chagall e Tamara de Lempicka. Per quel che riguarda l'opera d'arte come investimento, dall'analisi è emerso che tra il 1993 e il 2003 l'indice finanziario Dow Jones è aumentato del 179%, mentre il valore medio del mercato dell'arte ha superato di! poco il 100%. La conclusione sembra evidente: azioni e obbligazioni rendono di più. Ci sono tuttavia altri, importanti, fattori di cui bisogna tenere conto. L'acquisto di opere d'arte, infatti, procura anche altre soddisfazioni legate al piacere estetico che si prova di fronte all'opera d'arte o al prestigio sociale derivante dal far parte di una certa élite. Ed è a questo tipo d'utenza che è rivolta Vicenza Arte 2004, la mostra mercato d'arte moderna e contemporanea in programma alla Fiera di Vicenza da 5 all'8 marzo. Cinquanta tra le migliori gallerie d'Italia, offriranno al visitatore-collezionista opere di indiscutibile prestigio. Le gallerie presenti, la maggior parte delle quali è fedelissima all'appuntamento vicentino, sono tra le più importanti del mercato: nomi celeberrimi dell'arte moderna (Tornabuoni, Poggiali e Forconi, Tonelli, Giovanni Di Summa, Vecchiato, Galleria Cinquantasei, L'incontro, Arte e Arte, San Giorgio, Poleschi, Denisi) e altrettanto noti dell! 'arte contemporanea (Rino Costa, Marchese, Cardelli e Fontana, Astuni, Santo Ficara, Bergamo, Bonelli, Charta, Gariboldi e Arte Capital). Sempre presenti i nomi più importanti del mercato veneto (Fidesarte, Nino Sindoni, Gmb di Brugni, Luisetto, Cd Studio di Silvestrin, Sgarro, Niselli) ma anche nuovi giovani emergenti come i vicentini Dimitri Gecchele (Dimitri Art Gallery) e Paolo Dosa (Andrearte) e la padovana Michela Zilio (Rossovermiglio). Presenti anche Serattini, Dalla Pina, Pivuelle, Nuova Bluart di Maloni, Thelesma, mentre dopo il positivo debutto del 2003 ritornano le gallerie, alcune di lunga tradizione come Marco Fioretti di Bergamo e L'immagine di Bari, altre emergenti come Arsmedia, Serego di Verona e Arte Silva di Milano. Debuttano quest'anno: Alandaarte di Carrara, Depart di Milano, Engema di Napoli, Boxart di Verona e la storica galleria Ghelfi, anch'essa di Verona. Tre le mostre collaterali in programma. La prima, "Anatomie del tempo", è dedicata ad Arman ed al suo percorso artistico. La mostra è organizzata dalla Fiera di Vic! enza e dopo Vicenza Arte proseguirà presso la Chiesa dei Ss. Ambrogio e Bellino di Vicenza dal 13 marzo al 18 aprile 2004. "Fuoco a Vicenza Arte" è invece il tema dell'iniziativa organizzata dall'Associazione culturale "Arte da mangiare mangiare Arte" che da sempre mette in evidenza la ricerca e la sperimentazione nel mondo dell'arte. Una dozzina di installazioni sul tema del fuoco caratterizzeranno la mostra: il fuoco come elemento ambientale, ma anche mezzo di mutamento e trasformazione e occasione per l'uomo che è cresciuto grazie al suo uso. "Prima della Transavanguardia. Omaggio a Francesco Clemente" ripropone infine la collaborazione con il Museo Casabianca di Malo ed il suo curatore Giobatta Meneguzzo. Sarà esposta l'opera "Senza Titolo" del 1973, la più grande opera del Clemente concettuale - formata da 22 tavole - realizzata prima che l'artista divenisse uno dei più importanti protagonisti del movimento della transavanguardia.  
     
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