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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Marzo 2004
 
   
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  ONU, GIOVANI E STAMPA ITALIANA: UN RAPPORTO DIFFICILE I RISULTATI DI UN’INDAGINE CONDOTTA DALLO MSOI (MOVIMENTO STUDENTESCO PER L’ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE) SU CINQUE ATENEI E DODICI TESTATE  
   
  Roma, 4 marzo 2003 -  L’80% dei giovani studenti universitari italiani ha una percezione positiva dell’Organizzazione delle nazioni unite. L’altro 20% esprime verso l’Onu diffidenza, adducendo vari motivi, dal cattivo funzionamento dell’Organizzazione al suo essere troppo spesso vittima delle grandi potenze e bloccata nelle proprie decisioni dal veto. Numerosi sono peraltro gli studenti che mostrano di non avere ben compreso scopi e obiettivi dell’Onu. Il riscontro emerge da un’indagine, presentata questa mattina alla stampa, condotta dal gruppo di lavoro Press Survey dello Msoi (Movimento studentesco per l’organizzazione internazionale- sezione giovanile della Sioi) coordinata dal giornalista Roberto Race e dalla ricercatrice Sabrina Bruno all’interno di cinque atenei italiani, dislocati in zone geografiche diverse (Roma, Napoli, Padova, Trieste e Milano), in sei differenti facoltà (Scienze Politiche, Giurisprudenza, Ingegneria, Lettere e Filosofia, Economia e Commercio e Medicina). Al riguardo, è significativo come, anche nelle facoltà con piani di studio che prevedono insegnamenti strettamente legati alle relazioni internazionali, i risultati non sono stati del tutto confortanti, le aspettative sono state disattese rispetto alle risposte che potevano essere preventivate. Il dato più importante appare proprio la conoscenza approssimativa degli studenti italiani su natura scopi e obiettivi dell’Onu, maturata per lo più attraverso il canale comunicativo televisivo. Ma l’indagine del gruppo di lavoro Press Survey non si è limitata agli studenti. Durante tre mesi di monitoraggio della stampa italiana sono stati analizzati 11 quotidiani (Corriere della Sera, Il Giornale, La Stampa, Il Messaggero, Il Riformista, Il Manifesto, L’unità, Il Mattino, La Repubblica, Il Foglio, Il Sole 24 Ore) e un settimanale (Panorama). “Se ne è ricavato, soprattutto,- dichiarano i coordinatori della ricerca Roberto Race e Sabrina Bruno- che nell’approccio alla materia dato dagli organi di informazione italiani, al di là delle pur molto diverse linee editoriali delle diverse testate, si è privilegiata l’attenzione sulle ripercussioni degli eventi di politica estera a livello nazionale e all’interno del nostro sistema politico. Meno poco spazio è stato riservato alla mera attività dell’Organizzazione che, al di là del suo ruolo politico, lavora per una profonda riorganizzazione della cooperazione internazionale su tutti i livelli. In tale contesto, la possibilità per il lettore di comprendere a fondo i meccanismi di funzionamento del sistema Onu e delle relazioni internazionali tout court diviene purtroppo una chimera.  
     
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