Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Marzo 2004
 
   
  Pagina1  
  PER UN SISTEMA FERROVIARIO EUROPEO DI QUALITÀ: LA COMMISSIONE PROPONE L’APERTURA DEL MERCATO DEL TRASPORTO INTERNAZIONALE DI PASSEGGERI NEL 2010  
   
  Bruxelles, 4 marzo 2004 - Con il «terzo pacchetto ferroviario» presentato in data odierna, la Commissione propone di portare avanti la riforma del settore ferroviario aprendo alla concorrenza il trasporto internazionale di passeggeri all’interno dell’Unione europea. L’obiettivo è completare l’integrazione dello spazio ferroviario europeo, rilanciando così un modo di trasporto più che mai necessario. La Commissione propone inoltre di rafforzare i diritti dei passeggeri internazionali, istituire un sistema di certificazione per i macchinisti e migliorare la qualità del trasporto ferroviario di merci. «Nel 2010 la rete transeuropea ad alta velocità sarà interconnessa e grazie alla concorrenza potranno svilupparsi nuovi servizi. La pressione esercitata dalle compagnie aeree a basso costo è già una realtà per il trasporto internazionale di passeggeri per ferrovia: questo settore dovrà adottare nuovi modelli, è giunto senza dubbio il momento adatto per lasciare libero spazio all’iniziativa», ha dichiarato Loyola de Palacio, vicepresidente della Commissione europea e responsabile dei trasporti. «Questa proposta è ambiziosa e realista: fissando la scadenza al 2010, tutti gli operatori avranno un termine preciso per potersi preparare». La Commissione ha presentato una nuova serie di misure per rilanciare le ferrovie, nello spirito degli orientamenti illustrati nel Libro bianco «La politica europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte»[1]. Apertura del mercato La proposta prevede che dal 1° gennaio 2010 le imprese ferroviarie titolari di una licenza e dei certificati di sicurezza necessari potranno operare servizi internazionali all’interno della Comunità. Per esempio, i servizi attuali quali il Thalys e l’Eurostar potrebbero assistere ben presto all'arrivo della concorrenza. Questa tappa supplementare dell’istituzione del mercato interno dei servizi ferroviari interviene in un momento in cui i servizi ferroviari internazionali tradizionali sono sottoposti a una pressione crescente da parte delle compagnie aeree a basso costo. Nuove iniziative commerciali dovrebbero rilanciare questo settore. Per creare condizioni economiche realistiche che favoriscano lo sviluppo di questi servizi, è prevista la possibilità di far salire e scendere passeggeri lungo l’intero percorso internazionale, quindi anche tra due stazioni in uno stesso Stato membro. È stata istituita un’articolazione adeguata per proteggere l’equilibrio economico dei contratti di servizio pubblico che potrebbero essere penalizzati, senza tuttavia irrigidire esageratamente le condizioni operative per i nuovi operatori internazionali. Un sondaggio realizzato nel 2003[2] nei quindici Stati membri mostra che il 70% degli intervistati condivide l'affermazione seguente: “Se le norme di sicurezza sono rispettate, la concorrenza è il modo migliore per rendere più efficiente il trasporto ferroviario”. Questa posizione è stata sostenuta ripetutamente dal Parlamento europeo, in particolare in occasione del voto nel 1999 sul primo pacchetto ferroviario e nel 2003 sul secondo pacchetto ferroviario. Nell’ottobre del 2003, il Parlamento europeo ha approvato un emendamento con cui si chiede l’apertura alla concorrenza di tutti i servizi ferroviari di trasporto passeggeri, nazionali e internazionali, al 1° gennaio 2008[3]. Nel parere su questi emendamenti[4] la Commissione ha spiegato che la questione doveva essere trattata in una proposta specifica, tenendo conto della legislazione esistente in materia di contratti di servizio pubblico per evitare qualsiasi incongruenza. La Commissione presenta pertanto in data odierna una proposta specifica sull’apertura del mercato del trasporto di passeggeri, corredata di misure per la tutela dei diritti dei passeggeri. Più diritti per i passeggeri Come è già avvenuto nel settore aereo con la protezione dei diritti dei passeggeri in caso di negato imbarco o di ritardo, la Commissione propone di istituire una regolamentazione per tutelare i diritti dei passeggeri nel trasporto ferroviario internazionale. Si tratta di una proposta di regolamento che stabilisce regole minime per l’informazione dei passeggeri, prima e durante il viaggio, le regole da rispettare in caso di ritardo, il trattamento dei reclami e l’assistenza alle persone a mobilità ridotta. Questo regolamento è il punto di partenza per incoraggiare l’attuazione di misure più favorevoli tramite accordi volontari tra il settore e le organizzazioni dei passeggeri. Certificazione dei macchinisti Una delle misure presentate oggi riguarda un progetto di direttiva sulla certificazione dei macchinisti. Questo testo, elaborato in stretta collaborazione con i rappresentanti del settore e le parti sociali, prevede un meccanismo destinato a definire meglio le competenze e responsabilità in materia di formazione, valutazione e riconoscimento delle qualifiche dei macchinisti e del personale di scorta. I macchinisti dovranno essere titolari di una certificazione nominativa che attesterà le competenze generali acquisite e valide su tutto il territorio comunitario. Questa certificazione dovrà essere completata da un’attestazione rilasciata dall’impresa ferroviaria che riconoscerà la formazione specifica relativa alla linea percorsa, al materiale usato e alle procedure operative e di sicurezza proprie dell’impresa in questione. Trasporto ferroviario merci di qualità Quanto al trasporto merci, la Commissione ha presentato un progetto di regolamento che prevede l’introduzione di clausole minime di qualità nei contratti tra le imprese ferroviarie e i clienti, un elemento già ritenuto una buona pratica nel settore. Il contenuto preciso degli impegni di qualità è lasciato alla libertà contrattuale, ma nel testo proposto gli elementi legati alla qualità devono essere sistematicamente discussi e presi in considerazione nei contratti. La carenza di qualità dei servizi di trasporto merci, in particolare di quelli internazionali gestiti da imprese ferroviarie diverse lungo lo stesso percorso, incide negativamente sulla capacità di attrazione del modo ferroviario ed è oggi una delle principali cause della costante diminuzione della quota di mercato delle ferrovie, che si situa ormai al di sotto della soglia dell’8% (rispetto al 40% negli Stati Uniti). In prospettiva, la concorrenza eserciterà una forte pressione per migliorare la qualità, tuttavia l'effettiva apertura del mercato europeo del trasporto merci per ferrovia non procede abbastanza rapidamente. I nuovi soggetti attivi nel settore rappresentano solo il 3-4% del mercato e in vari Stati membri sono ancora completamente assenti. Rispetto al 2002, nel 2003 il volume delle merci trasportate su rotaia[5] è diminuito nella metà degli Stati membri e, nel complesso, è calato dell’1% nell’Unione europea. Negli ultimi dieci anni, il volume dei trasporti è aumentato del 30% (38% per il settore stradale), mentre il trasporto ferroviario è rimasto stagnante (3%). La disaffezione nei confronti del trasporto ferroviario è dovuta in primo luogo ai problemi di affidabilità e qualità. Contesto Queste misure completano il quadro di regolamentazione esistente, costituito dalle direttive del primo pacchetto ferroviario del 2001 e dalle misure del secondo pacchetto ferroviario in corso di adozione finale (direttiva sulla sicurezza ferroviaria, agenzia ferroviaria, apertura del mercato del trasporto merci). Il primo pacchetto ha permesso l’apertura regolamentata del trasporto internazionale di merci, in vigore dal 15 marzo 2003. Il secondo pacchetto intende accelerare questa apertura, estendendone l’applicazione al trasporto interno di merci (cabotaggio). Inoltre, rafforza la sicurezza e consente una maggiore interoperabilità, grazie a varie direttive specifiche e all’istituzione dell’Agenzia europea per la sicurezza e l'interoperabilità ferroviaria, che avrà sede a Valenciennes (Francia). Attualmente è in corso la procedura di conciliazione tra il Consiglio e il Parlamento europeo.  
     
  <<BACK