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Notiziario Marketpress di
Lunedì 30 Agosto 2004
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Web e diritto per le nuove tecnologie |
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PROVIDER: TRE TIPI DI ATTIVITA’ |
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Per meglio comprendere la portata della sentenza illustrata, ricordiamo che gli articoli da 14 a 17 del Decreto legislativo n. 70/03, sono distinte tre diverse attività del provider: mere conduit, caching e hosting. La prima può consistere nella semplice trasmissione di informazioni, non proprie, ma fornite dal destinatario del servizio (committente) oppure nella fornitura di accesso alla rete. In questo caso non vi è alcuna responsabilità del provider, in quanto egli si limita a veicolare le informazioni ricevute, senza alcun intervento. Il caching consiste nell’attività di memorizzazione automatica, intermedia o temporanea delle informazioni, effettuata, come dice la norma, “al solo scopo di rendere più efficace il successivo inoltro ad altri destinatari a loro richiesta”. In questo caso la responsabilità del provider scatta solo se egli è a conoscenza dell’illiceità dell’attività o dell’informazione. L’hosting, infine, rappresenta un’attività più eterogenea, che può ricomprendere la gestione del sito, la conservazione dei data-log, la tenuta degli archivi del cliente nei propri server. Anche in questo caso la responsabilità del provider scatta solo se egli è a conoscenza dell’illiceità dell’attività o dell’informazione.
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