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Notiziario Marketpress di Martedì 31 Agosto 2004
 
   
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  MARTE: UN RAPPORTO ANALIZZA LE POSSIBILI CAUSE DELLA SPARIZIONE DEL BEAGLE 2  
   
  Bruxelles, 31 agosto 2004 - Dopo sei mesi d'indagini interne, il team del progetto Beagle 2 ha preparato un rapporto che dettaglia le possibili cause della sparizione del Mars lander, e un secondo documento che indica gl'insegnamenti da trarre per le future missioni. Beagle 2 faceva parte della missione europea Mars Express sul pianeta rosso, ma dopo essersi felicemente staccato dal modulo orbitante il 19 dicembre 2003 non era riuscito a mettersi in contatto con il centro di controllo della missione, e dal 25 dicembre non ha più dato segni di vita. Il primo rapporto afferma che, al termine di un'approfondita indagine interna dell'intera missione, la scarsezza di dati non ha permesso d'individuare la causa precisa del fallimento. 'Tuttavia il riesame dei dati di montaggio, integrazione e test prima del lancio, lo studio dei dati telemetrici successivi al lancio e alcune analisi teoriche effettuate dopo la missione hanno permesso al team di assegnare un livello di probabilità a ciascuna possibile causa di fallimento, indipendentemente dal fatto che esista o meno una evidenza assoluta'. Il rapporto sottolinea che l'analisi delle immagini del distacco dal modulo orbitante mostrano che Beagle 2 è stato espulso a velocità e spin corretti, e deve quindi aver fallito in una delle fasi successive del suo viaggio verso la superficie del pianeta. Ad esempio, le osservazioni effettuate dal Mars Express, e confermate dai dati dei rover Spirit e Opportunity della Nasa, hanno segnalato ai primi di gennaio una densità atmosferica anormalmente bassa tra i 20 e i 40 chilometri di altezza. 'Una situazione simile sul sito previsto per l'atterraggio del Beagle 2 [il 19 dicembre] avrebbe impedito il successo dell'atterraggio'. Secondo il team del Beagle 2, per garantire il successo delle future missioni è quindi indispensabile una migliore caratterizzazione dell'atmosfera marziana. Non è inoltre possibile escludere la rottura di qualche piastrella dello scudo termico o una fissurazione dello scudo termico anteriore in fase di penetrazione nell'atmosfera, così come non si può escludere il malfunzionamento del sistema elettronico durante i numerosi violenti scossoni subiti dal veicolo. Tra le altre possibili cause del mancato invio di segnali dal Beagle 2 non si esclude un danno all'antenna del lander o l'impossibilità degli elementi ripiegati di dispiegarsi in maniera corretta per i danni subiti in fase di atterraggio, anche se il team sottolinea che tutte le fasi del dispiegamento erano state testate in varie occasioni. Prima di passare al secondo rapporto e agli insegnamenti della missione, il team ricorda che Beagle 2 ha permesso di ottenere numerosi e importanti risultati: un progetto di lander innovativo e integrato, il progresso della tecnologia europea per i lander planetari, una collaborazione d'avanguardia tra mondo accademico e industria, un mai prima raggiunto interesse e sostegno del pubblico per la scienza planetaria. Il team della missione ricorda che Mars Express e Beagle 2 non facevano però parte di un unico progetto integrato formato da due veicoli spaziali. 'La pianificazione di Beagle 2 è stata forzata per soddisfare le esigenze di Mars Express a spese delle sue. Si raccomanda quindi che ogni futura missione combinata orbiter/lander venga gestita e progettata come programma unico, senza che le priorità di uno dei due moduli vengano considerate meno importanti', segnala il secondo rapporto come prima 'lezione assimilata'. Il team ritiene anche che sarebbero state necessarie più prove, e tutti gl'interessati dovrebbero poter effettuare il futuro programma di test con un hardware tale da permettere di fugare ogni dubbio nello sviluppo dei futuri sistemi di lander. Il rapporto nota ad esempio che, in mancanza di strutture adeguate in Europa, il programma di test degli airbag/gasbag è stato inficiato dalle difficoltà di accesso a quelle statunitensi e dal loro costo. La lista completa delle lezioni da assimilare occupa parecchie pagine, ma il rapporto sottolinea che 'la lunghezza della lista non significa che il progetto fosse inadeguato, ma indica piuttosto le strade e i mezzi per migliorarlo e arrivare a produrre un piccolo lander più robusto e facilitare il compito dei progettisti, dei montatori, dei verificatori e degli operatori dei futuri lander. Beagle 2 ha sofferto severe limitazioni di massa, volume e tempi; avendo a disposizione adeguati margini, tempi e risorse molte lezioni sarebbero già state applicate sul Beagle 2.' Gli autori si augurano che il rapporto serva a permanente memoria della missione del Beagle 2 e possa essere usato per progetti futuri dello stesso tipo, affermano che il carico del Beagle 2 avrebbe permesso significativi progressi nella conoscenza di Marte, e concludono che 'il consorzio desidera quindi rilanciare il carico quanto prima usando un progetto migliorato e modificato di lander di bassa massa, innovativo e integrato'. Per scaricare i due rapporti: http://www.Src.le.ac.uk/projects/beagle2/report/index.html  
     
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