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Notiziario Marketpress di Martedì 31 Agosto 2004
 
   
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  IL VINO ITALIANO BRINDA ALL’ESTERO CON VINITALY US TOUR E VINITALY CHINA  
   
  Verona, 31 agosto 2004 - Il 26 ottobre a Miami ed il 28 ottobre a San Francisco si svolge la seconda edizione dell’iniziativa, rivolta agli operatori del settore. Dal 24 al 26 novembre a Shanghai degustazioni e laboratori di cucina per far conoscere il vino italiano ai cinesi Un marchio di qualità per vini di qualità che cercano nuove occasioni di sviluppo commerciale sul mercato internazionale. Dopo il successo di Vinitaly Moscow dello scorso giugno, che ha riunito a Mosca oltre seicento operatori del settore, la manifestazione di Veronafiere sta definendo gli ultimi dettagli per gli appuntamenti autunnali negli Stati Uniti ed in Cina. Il 26 ottobre a Miami ed il 28 ottobre a San Francisco si svolge Vinitaly Us Tour, l’iniziativa, giunta alla seconda edizione, che mette in contatto le aziende italiane con i principali importatori e distributori di vini d’oltre oceano. Al Biltmore Hotel di Miami e al Palace Hotel di San Francisco sono in programma una serie di seminari tecnici, workshop e degustazioni, organizzati in collaborazione con la Society of Wine Educators (Swe) e con Wine & Spirits Magazine, a cui saranno presenti un migliaio di invitati tra importatori, retailer, ristoratori, giornalisti della stampa specializzata e opinion leader. «Il nostro obiettivo», spiega Luigi Castelletti, presidente di Veronafiere, «è di offrire, grazie alla forza del nostro marchio, nuove occasioni promozionali e di vendita, in un mercato che rappresenta ormai la principale piazza di riferimento per il nostro export». Nonostante la flessione registrata dalle esportazioni nazionali – diminuite nel periodo gennaio- maggio, rispetto allo stesso arco di tempo del 2003, del 9.3% in quantità, ma aumentate del 2.9% in valore – gli Stati Uniti rimangono uno sbocco fondamentale per il vino italiano, che detiene, con oltre il 32% in quantità ed il 31.5% in valore, la più elevata quota di mercato. «Siamo un punto di riferimento per il consumatore americano», prosegue, «ma nello stesso tempo sappiamo che circa 240 milioni di americani non consumano il vino. Dobbiamo raggiungere questa sterminata platea di potenziali acquirenti e Vinitaly Us Tour rappresenta per le nostre imprese, in tal senso, un importante strumento di penetrazione». Dal 24 al 26 novembre, a Shanghai, uno dei centri a maggiore tasso di sviluppo del mondo, dove Veronafiere ritorna dopo le edizioni del ’98 e del 2002 (le altre furono a Pechino nel ’99, 2000 e 2001), è invece in calendario Vinitaly China, un evento all’interno del quale verranno proposti wine-tasting e laboratori di cucina in grado di suggerire gli abbinamenti più appropriati tra i loro piatti tipici ed il vino italiano. «Saranno presenti alcuni tra i più prestigiosi marchi del panorama vinicolo italiano», osserva Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, «perché la Cina è uno dei più interessanti mercati del futuro. Si stima che un 7-8% di consumatori abbiano già un reddito paragonabile a quello degli occidentali. I dati evidenziano un’importazione di vini non superiore ai 400mila ettolitri e si calcola che entro la fine di questo decennio l’incremento sarà di altre dieci volte. Una tendenza alla crescita, che ricalca quella del Giappone negli anni scorsi, che coinvolgerà probabilmente più di 100 milioni di cinesi».  
     
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