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Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Settembre 2004
 
   
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  SE L'ESTATE LASCIA SEGNI INDELEBILI ECCO COME ELIMINARLI  
   
  Se da un lato i vantaggi dei bagni di sole sono conosciuti da tutti, dall'altro sugli svantaggi si tende a non riflettere. Al contrario, deve essere importante non solo la prevenzione dei danni più "immediati" provocati dai raggi solari (ad esempio, le scottature, o gli eritemi), ma anche e soprattutto di quelli che compaiono nel tempo, come le macchie scure della pelle. "Con il termine 'fotoaging' ", spiega il dottor Ruben Oddenino, chirurgo plastico ed estetico di Milano, "si intende infatti l'invecchiamento causato dalle troppe ore di esposizione al sole, considerando anche quelle accumulate nell'arco della vita"; come dire: la pelle del viso si "ricorderà" delle ore passate ad abbrustolirsi al sole, e prima o poi presenterà il conto...Meglio non rischiare allora di ritrovarsi non solo con antiestetiche macchie scure, ma anche con rughe accentuate e con una pelle poco elastica e luminosa, precocemente invecchiata. Anche perché, continua il dottor Oddenino, "l'eccessiva esposizione ai raggi solari determina un danno alle fibre elastiche della pelle sempre più difficile da rimediare: di conseguenza, si determina un danno cronico responsabile di inestetismi cutanei osservabili spesso anche nei soggetti più giovani. L'attenzione deve essere massima, perché queste lesioni potrebbero non essere circoscritte al campo estetico, ma estendersi fino alla possibile insorgenza di neoplasie cutanee, qualora venga intaccato il Dna cellulare". L'insieme di tutti questi fattori determina una pelle che con l'andare del tempo si presenta asfittica, ipoelastica, con la comparsa di macchie senili, cheratosi (cioè gli ispessimenti dello strato corneo dell'epidermide), fino alla comparsa di tumori epiteliali. "Ma niente allarmismi" avverte il dottor Oddenino, "è sufficiente seguire alcune regole di buon senso e alcune azioni preventive, come ad esempio evitare di esporsi direttamente ai raggi solari nelle ore più calde della giornata, utilizzare sempre prodotti protettivi per la cute, mantenere sempre una buona idratazione bevendo molta acqua, seguire una dieta adeguata e limitare il fumo che, unito all'esposizione "selvaggia", contribuisce all'invecchiamento della pelle attraverso i meccanismi di ossidazione e di formazione dei radicali liberi". Il danno ormai è fatto? E' possibile rimediare affidandosi, ad esempio, al peeling chimico: "E' una procedura che si avvale di particolari sostanze, chimiche appunto, la cui applicazione sulla cute determina un rinnovamento dello strato superficiale della pelle, con un effetto estetico molto evidente" continua il dottor Oddenino "la pelle risulterà così più liscia, luminosa e rosea, così come tenderanno a scomparire le macchie e tenderanno ad ammorbidirsi le rughe più profonde". Questi trattamenti ambulatoriali da un lato svolgono un'azione "esfoliante", rimovendo lo strato superficiale della pelle e con esso le cellule morte pulendo a fondo il derma, mentre dall'altro stimolano le cellule del derma a produrre nuove fibre elastiche e collagene, restituendo freschezza e lucentezza al viso. Il termine "peeling" indica la procedura, ma le formulazioni e le sostanze utilizzate sono varie e devono essere attentamente dosate sia nella concentrazione delle sostanze attive, sia nei tempi di esposizione, sia nel numero delle sedute, a seconda del tipo di pelle e del grado di sensibilità della cute che si intende sottoporre a trattamento; le sostanze utilizzate spaziano da quelle estremamente "soft", come l'acido glicolico, a quelle più "incisive", come l'acido piruvico, l'acido tricloroacetico, la resorcina, il fenolo o l'exoderm, a seconda del risultato desiderato. "I vantaggi" spiega Oddenino "si rintracciano nell'ottima azione di pulizia profonda della cute del viso che, liberandosi dalle impurità, torna ad avere il classico colorito roseo della pelle giovane; buona l'azione di ringiovanimento, che consente anche di recuperare l'elasticità cutanea. Il peeling è ottimo per eliminare le macchie, e per la sua azione preventiva sull'insorgenza dei tumori cutanei del viso; inoltre è un trattamento non invasivo e indolore, consigliato al ritorno delle vacanze estive". Insomma, le patite dell'abbronzatura sono avvertite: sole sì, ma con prudenza, e se questa non è stata troppa è comunque possibile affidandosi ai trattamenti estetici che consentono di limitare i danni che l'indigestione di sole ha provocato alla pelle nel tempo. Per informazioni scientifiche: Dott. Ruben Oddenino www.Chirurgiaestetica.net  cell. 348-8968272  
     
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