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Notiziario Marketpress di Venerdì 10 Settembre 2004
 
   
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  2004 IN CRESCITA PER IL BUSINESS TRAVEL IN ANTEPRIMA I DATI DELLO STUDIO CONDOTTO DALL'UNIVERSITÀ BOCCONI DI MILANO CHE SARANNO CONDIVISI CON GLI OPERATORI DEL SETTORE IN OCCASIONE DI BIZTRAVEL FORUM 2004  
   
  Dalla ricerca sul "Comportamento d'acquisto delle aziende italiane per i viaggi d'affari" - effettuata nell'ambito del Master in Economia del Turismo dell'Università Bocconi di Milano - emerge come il settore business travel sia in forte espansione e, in alcuni periodi, abbia anche mostrato crescite superiori a quelle verificatesi per il segmento leisure (vacanza). I risultati dell'analisi condotta - che ha riguardato circa 1.500.000 viaggi distribuiti negli ultimi 30 mesi (gennaio 2002-giugno 2004) - mostrano una crescita sia del numero di viaggi effettuati con + 19,3%. Sia del loro controvalore economico con un incremento del 19% rispetto al 2002. Per quanto riguarda l'andamento delle modalità di acquisto dei viaggi per affari, esso risente della nota propensione al fai-da te degli italiani, rafforzata negli ultimi anni dalla vasta disponibilità di offerta sulla rete Internet. Tra le principali caratteristiche del settore e dei comportamenti dei consumatori si assiste a una grande complessità dell'acquisto corporate travel e a una sempre maggiore crescita delle sindrome do-it-yourself e del "self-booking". Il mercato risulta essere pesantemente influenzato dalla pressione sulla riduzione dei costi aziendali e, almeno in un buon numero di casi ciò porta a una tendenza all'outsourcing, come peraltro avviene per molte delle attività aziendali "non core". L'influenza delle compagnie aeree low-cost (o no-frills) in questo segmento è in crescita, ma ha ancora impatti bassissimi (meno dell'1% sul numero di viaggi e meno dello 0,5% sul valore) a causa di una certa inadeguatezza a soddisfare le esigenze dei viaggiatori d'affari. In generale, tra le criticità riscontrate si annoverano la troppa rigidità delle condizioni commerciali, la scelta degli aeroporti utilizzati e la comodità (in termini di distanza e di tempo) dei transfer,.La frequenza dei voli... A riprova dell'attenzione a ridurre i costi aziendali, si registrano, da un lato, una netta diminuzione del costo medio del viaggio (-4,2%), dall'altro, il ruolo fondamentale di una travel policy e di strumenti per l'applicazione. In termini economici, adottare una travel policy può determinare un risparmio fino al 20% dei costi. "L'adozione di una policy" - afferma Magda Antonioli, Direttore del Master Economia del Turismo dell'Università Bocconi - "oltre a rappresentare un modello gestionale, può richiedere notevole impegno e una serie di conoscenze e competenze specifiche che difficilmente si trovano in un'azienda. E' un campo nel quale il ruolo di un consulente -un'agenzia di viaggi specializzata nel corporate travel - può risultare essenziale." "Riteniamo" -commenta Luca Patanè, Presidente di Uvet American Express "assolutamente strategico il ruolo degli operatori specializzati in business travel in grado di affiancare le aziende nella definizione di una travel policy. Per questo da due anni a questa parte abbiamo deciso di investire nella realizzazione di Biztravel Forum, l'unica mostra-convegno italiana dedicata al comparto viaggi d'affari, che rappresenta un momento di incontro e di riflessione per tutti gli. Previsioni per il futuro sono comprensibilmente difficili e dipendono, soprattutto per questo segmento, direttamente dalle previsioni sull'andamento generale dell'economia italiana. Considerando le diverse variabili, un modello di previsione porta a prevedere nel breve e medio termine una crescita del mercato pari a +3,5% nel 2004 rispetto all'anno precedente e del +5% nel 2005. Per quanto riguarda il numero di viaggi, è previsto un incremento del + 4,5% nel 2004 e del +7% nell'anno successivo. Infine, si prevede che il costo medio del viaggio tenderà a diminuire ulteriormente.  
     
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