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Notiziario Marketpress di
Venerdì 10 Settembre 2004
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COMMENTO DEL PRESIDENTE DI ASSOTRAVEL, ANDREA GIANNETTI, SULLA STAGIONE TURISTICA ESTIVA 2004
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“La stagione estiva, che ci stiamo lasciando alle spalle, ci sta rivelando un andamento che sostanzialmente non possiamo definire negativo anche se è stato poco esaltante per tutti gli operatori del settore in termini di valore aggiunto. Innanzitutto va rilevato un’incongruenza numerica. Pur attestandosi la spesa turistica pro-capite sugli stessi livelli dell’estate scorsa, le famiglie italiane nel 2004 hanno ridotto la loro permanenza in vacanza. Ciò è dovuto, soprattutto, alla stagnazione economica che attanaglia il nostro Paese, accompagnata da un generale clima di sfiducia dovuto anche alla tensione internazionale. Altro fattore che contribuisce ad una poca favorevole valutazione dell’attuale stagione estiva è l’estrema frammentazione e proliferazione delle imprese turistiche, perché, se da un lato ciò può essere considerato come un segnale positivo di vitalità e dinamicità del mercato, dall’altro, però, ne sancisce la sua fragilità soprattutto se paragonato ad altri sistemi. In questo senso ci auguriamo che presto il turismo italiano sia destinatario di quegli interventi strutturali che da più parti vengono invocati a gran voce per conferire slancio e competitività ad un settore che negli ultimi anni ha perso significative quote di mercato.Questi aspetti (stagnazione economica, tensione internazionale, fragilità del mercato, carenza di investimenti) ci aiutano a comprendere, poi, quella che è stata la performance dell’outgoing e dell’incoming stagionale. Quanto al turismo in uscita si capisce come mai non riesca a conseguire risultati considerevoli pur potendo avvalersi di una moneta forte (tengono, comunque, le destinazioni considerate sicure quali Messico, Baleari, Tunisia). Quanto al turismo in entrata ad un bilancio positivo fatto registrare dalle città d’arte italiane si contrappone un’evidente difficoltà del turismo balneare dovuta ad un’offerta che non riesce a riaffermarsi adeguatamente (soprattutto se paragonata ai competitors storici quali la Spagna e la Grecia e a quelli di nuova generazione quali la Croazia) forse anche a causa di una mancanza di organicità della promozione e pubblicizzazione della stessa. In ultima analisi quella in via di conclusione è stata una stagione assolutamente interlocutoria che ci spinge a riflettere sui temi da affrontare alla Conferenza sul Turismo di Genova del prossimo 20-21 settembre”.
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