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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 29 Settembre 2004
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I MINISTRI RIBADISCONO L'INTENZIONE DI PRESERVARE IL CARATTERE INTERNAZIONALE DI ITER, MA CHIEDONO ALLA COMMISSIONE DI ESAMINARE ANCHE ALTRI SCENARI |
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Bruxelles, 29 settembre 2004 - Il Consiglio Competitività dell'Ue ha invitato la Commissione ad intraprendere le azioni necessarie 'per consentire il rapido avvio del progetto Iter [international thermonuclear experimental reactor] nel sito europeo [Cadarache, Francia].' Un accordo a sei per costruire il primo reattore termonucleare al mondo è stato raggiunto già da quasi un anno, quando sono stati annunciati i due siti candidati per ospitarlo. I partner Iter sono divisi in parti eguali tra il sostegno al sito europeo e il sostegno al sito giapponese: Cina, Russia e Ue appoggiano il primo, mentre Corea del sud, Giappone e Usa preferiscono il secondo. Nelle conclusioni del Consiglio del 24 settembre, i ministri hanno ribadito il loro desiderio di non sacrificare gli aspetti internazionali del progetto, ma hanno lasciato intendere che costruire il reattore in Europa, rinunciando alla partecipazione di tutti i partner Iter, è comunque un'opzione possibile. 'Vista l'importanza mondiale della ricerca sulla fusione, siamo tutti d'accordo sul fatto che la cooperazione internazionale dovrebbe essere la più ampia possibile e vedere la partecipazione del massimo numero di partner', si legge nelle conclusioni della presidenza olandese. Dopo aver preso in esame le possibili linee di negoziazione internazionale, il Consiglio ha chiesto alla Commissione di continuare le discussioni con i partner internazionali e di riferirne la conclusioni nel prossimo Consiglio Competitività di novembre. In base ai risultati di questa 'fase finale dei negoziati internazionali', il Consiglio deciderà i prossimi passi. La Commissione è stata anche invitata a 'intraprendere tutte le iniziative necessarie, anche con l'appoggio degli Stati membri, per spiegare la proposta e la posizione dell'Europa ai partner, e fare il possibile per preservare il carattere mondiale del progetto', analizzando al tempo stesso le implicazioni finanziarie dei vari possibili scenari di Iter. I ministri hanno messo bene in chiaro che il costo della costruzione di Iter sostenuto dall'Ue non dovrebbe comunque eccedere le stime attuali. Il Consiglio ha inoltre ribadito che, dopo la valutazione dei due siti candidati, la proposta europea risulta più vantaggiosa sul piano sia ambientale che scientifico. Per accedere al testo delle conclusioni della presidenza http://www.Eu2004.nl/default.asp?cms_item=85aaef1844704527a4199ddf8243f039x1x67405x16
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