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Notiziario Marketpress di
Sabato 06 Marzo 2004
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UN INVITO PER GLI APPASSIONATI DI VIAGGIO: I RACCONTI DEL VIAGGIATORE - DESTINAZIONE PERÙ PRESSO IL PURA VIDA CAFÉ |
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Il prossimo Giovedì 25 Marzo '04 il Puravida Cafè, il nuovo cocktail restaurant dei Navigli, via Conchetta 15, Milano (tel 02.89058510, www.Puravidacafe.biz) ospiterà, a partire dalle 19.00, il secondo appuntamento de "I Racconti del viaggiatore" nel corso del quale si potrà gustare un cocktail di immagini, suoni, colori proveniente dal Perù oltre ad un ricco buffet con le tipiche specialità gastronomiche locali. Faremo scalo nella terra dei lama, delle antiche popolazioni degli Indios, degli Incas curiosando tra i coloratissimi mercati cittadini. Saliremo ad alta quota sulla cordigliera delle Ande, lì dove le gambe si fanno pesanti, faticano a sostenere il passo fino a raggiungere quella che viene a ragione considerata una delle meraviglie del mondo : il machu picchu Perù - Settembre 2002 " ... Il nostro viaggio ha inizio dopo un estenuante volo di 18 ore all'aeroporto di Lima, attraverso i vetri dell'autobus intravediamo, quasi emergesse dalla foschia causata dalle correnti del Pacifico, la caratteristica "garua", una città sovraffollata, caotica, sviluppata e moderna ma anche costellata di quartieri poveri. Su di un ultraleggero sorvoliamo il deserto di Nazca, la città delle misteriose "linee", enormi ed intriganti disegni geometrici tracciati sul terreno dalla misteriosa popolazione precolombiana e preincaica dei Nazca. Ci colpiscono per la loro particolare bellezza e per la precisione dei tratti con cui sono disegnate alcune immagini di animali fra cui il ragno, il colibri, la balena e la scimmia. Ai piedi delle Ande, nell'entroterra, visitiamo Arequipa, "la città bianca" come la chiamano i peruviani, ricca di monumenti ed edifici coloniali bellissimi su cui si erge imperioso il vulcano El Misti con i suoi 5822m di altitudine. Cominciamo la nostra ascesa visitando il paesino di Chivay, ci addentriamo nelle sue viuzze, nel suo variopinto mercato incontrando persone che ci rivolgono la parola con velata timidezza. Siamo colpiti dai modi gentili di queste persone, dai loro maglioni in lana di alpaca tessuti a mano, non riusciamo a resistere alla tentazione di comprare alcuni oggetti d'artigianato, un braccialetto o una semplice collana. Rimaniamo in silenzio ascoltando le lievi note di strumenti musicali come la Quenas, flauto fatto di bambù od il Charango, minuscola chitarra di derivazione spagnola. Attraversiamo in treno altipiani deserti, paesini sperduti sulla cordigliera delle Ande, in direzione del lago Titicaca tagliando in due mercati sovraffollati; sfioriamo le tende delle baracche, passando a pochi metri dalle porte delle case e dei bar. I nostri sguardi riflettono, quasi fossero specchi, l'espessione di meraviglia dei tanti bambini che incontriamo ad ogni curva, volti incuriositi, quasi divertiti e sorpresi nel vedere questo treno salire sempre più su fino a scomparire, quasi venisse inghiottito dalle montagne. L'escursione lungo il Cammino Inca è l'esperienza più esaltante del nostro viaggio, il percorso è costituito da boschi e da scalinate di pietra, tunnel e ponti in legno che attraversano i fiumi, le valli, i boschi di nubi e le montagne popolate da numerose specie di uccelli, animali, rettili. Le meraviglie di questo panorama senza precedenti ci fanno meditare sulla grandezza intellettuale e spirituale dell'uomo andino che proprio qui riuscì a stabilire la civiltà incaica. La nostra scalata da sogno non può avere una migliore conclusione, arriviamo finalmente alla magnifica città Incas di Machu Picchu. Rimaniamo incantati ammirando dall'alto le strade, i muri con le pietre perfettamente incastonate tra loro, senza cemento o altro materiale incollante. Entriamo discretamente dentro la città, vaghiamo a vuoto per ore tra i labirinti di quello che rimane delle case, delle piazze, dei monumenti ed dei templi. Rimaniamo senza fiato, le mura di Machu Picchu sembrano celare un mistero, ci sentiamo protetti ed allo stesso tempo smarriti circondati da tanta impareggiabile bellezza ..."
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