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Notiziario Marketpress di
Sabato 06 Marzo 2004
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GLI ANIMALI A PRIMAVERA ALLO YELLOWSTONE NATIONAL PARK: LE SETTIMANE DEI PREDATORI |
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Si può sostenere che in primavera il Parco Nazionale di Yellowstone sia il luogo migliore per osservare la più spettacolare rappresentazione della vita e del comportamento degli animali nel Nord America. Non solamente l’ecosistema è insolitamente così intatto, con una vasta diversità di fauna selvaggia, ma soprattutto c’è scarsità di gente. Naturalmente proprio per questo motivo, si assiste ad una serie di comportamenti animali unici: battaglie tra lo spirito istintivo protettivo materno ed i predatori. Ogni anno questa spettacolo naturale offre sorprese e atti mai visti prima di visitare il Parco, e che continuamente affascinano anche il biologo più esperto. All’interno del parco, la Lamar Valley è uno dei migliori luoghi d’osservazione poiché attira una varietà di specie animali : lupi, cervi, grizzly ed orsi bruni, aironi, falchi, aquile, tassi, volpi, coyote, antilopi, bisonti. Si può girare il parco in auto con la possibilità di avvistare ed osservare gli animali, accompagnati da una guida biologo, per una giornata o anche più a lungo, esaltando quindi quest’esperienza unica. Ad esempio scegliete come guide i biologi veterani del Parco, Steve Gehman e Betsy Robinson, che organizzano gite oltre gli usuali percorsi, trascorrendo ore in escursione. La loro esperienza li ha portati a scoprire luoghi privilegiati per l’osservazione, a seconda delle diverse stagioni ed orari delle giornata, durante i quali gli animali svolgono le proprie attività. Sanno dove andare, cosa portare con sé e come comportarsi per la propria sicurezza. Inoltre conoscono gli animali ed il relativo comportamento. Da uno dei punti di avvistamento si apre la visuale sull’immensa Lamar Valley, punteggiata di cespugli di salvia selvatica e di salici. Qui si può incontrare l’orso grizzly che scavando nel terreno cerca germogli primaverili, piccoli fiorellini e bulbi che sono alimento prelibato per gli orsi. Può apparire dai cespugli il lupo, avvicinandosi lentamente all’orso, naso-a-naso, per un minuto. L’orso si siede – segno che non teme di essere attaccato -, ed il lupo si allontana tranquillo. La scena da trattenere il respiro: chi la vede senza dubbio non hai mai avuto una simile esperienza. Ciò nonostante durante la primavera la maggior parte della vita del parco ruota intorno alla filiazione di cervi, che ha luogo durante un preciso periodo di due settimane da metà maggio fino ai primi giorni di giugno. I cervi sono una razza “sincronica”, ciò significa che si accoppiano durante un breve periodo in autunno per partorire in un altro breve periodo la primavera successiva. Questa strategia di sopravvivenza di forza numerica, minimizza i rischi dei predatori. I giovani cervi sono particolarmente vulnerabili durante i primi mesi di vita, quando sono incapaci di affrontare i predatori. Mentre i lupi, i coyote, gli orsi e le linci di montagna vagano alla disperata ricerca di cibo dopo il lungo periodo di letargo invernale, le madri cervo fanno l’impossibile per proteggere i propri cuccioli. E’ un serio gioco di nascondigli e di ricerca, ed al contempo anche le stesse madri cervo sono affamate. Quindi non è raro trovarle pascolare distanti dai propri cuccioli, ma con una tattica di sopravvivenza istintiva per la prole: non muovere anche un solo singolo muscolo. Per un carnivoro, un cerbiatto è un buon facile boccone, magari non un lauto pasto, ma che richiede ben poco sforzo fisico nel procacciamento. Per i coyote ad esempio, un cerbiatto è importante durante tale periodo, quando stanno allevando a loro volta i propri cuccioli. Infatti, il coyote normalmente non riesce ad uccidere un cervo adulto sano, quindi un cucciolo di cervo è un’ottima preda di carne per i suoi cuccioli. Al contrario invece il lupo che tranquillamente ammazza l’animale adulto, preferisce i cuccioli perché sono altamente nutritivi, ed al contempo il lupo non deve intraprendere una caccia rischiosa confrontandosi contro un adulto. Gli orsi – benché non propriamente carnivori – a volte vanno a caccia di cerbiatti. Ma come per molti comportamenti nutrizionali, si può dire che questo atteggiamento è più d’apprendimento che innato, qualcosa che gli è stato insegnato dalla madre. Occasionalmente gli orsi incespicano letteralmente nei cerbiatti, che sono ben nascosti nei cespugli, e così – avendo imparato che questi cuccioli sono ben più nutrienti della vegetazione usuale della quale si nutrono – deliberatamente si danno a questa caccia. Una volta appresa la tecnica che è molto simile a quella di una cane da caccia, diventano efficaci. Si può quindi assistere all’attacco di un orso verso un cerbiatto, mentre la madre è al pascolo: tutto sembra così privo di sentimento, ma c’è da ricordare che non esiste molto coinvolgimento emotivo da parte della madre cervo. La maggior parte delle madri cervo mettono al mondo i piccoli ogni anno e non si danno poi un gran da fare nell’allevarli: non investono tutto il tempo e l’energia, come invece fanno i predatori nei confronti della propria prole. C’è da dire che esiste una compensazione nella riproduzione. Gli “ungulati” femmine trovandosi sotto stress da parte dei predatori, procreano ad un’età inferiore, oppure procreano maggiormente. Una cosa in ogni modo è curiosa: dopo che i visitatori di Yellowstone assistono ad un paio di queste tipiche scene durante la primavera, cominciano ad entrare in sintonia con l’ambiente. Cioè capiscono che è tutta una questione di sopravvivenza ed apprezzano questo approccio alla natura, nonostante i fatti ed i comportamenti cruenti. Quindi, la primavera è certamente la migliore stagione dell’anno per poter vedere gli animali al Parco Nazionale di Yellowstone: branchi di lupi, coyote, cervi, bisonti, capre di montagna, alci, le famose “bald-eagles”, le aquile simbolo degli Stati Uniti. Chi è interessato, sappia che esistono molti servizi guidati all’interno del Parco ed una lista è disponibile visitando il sito www.Nps.gov/yell/planvisit/services/index.htm Il Parco Nazionale di Yellowstone è il primo parco ad essere stato creato negli Usa; si estende in 3 Stati: Wyoming, Idaho e Montana, consentendo plurimi accessi. Il Roosevelt Arch del 1903 è effettivamente la prima porta d’entrata al parco ed ha festeggiato il suo centenario nel 2003. Theodore Roosevelt pose la prima pietra nell’Aprile del 1903 ed i primi visitatori affluirono a settembre dello stesso anno. L’arco è costruito con blocchi di basalto, fiancheggiato da due torri quadrangolari di pietra e porta l’iscrizione “ For the benefit and enjoyment of the people” (a beneficio e per il divertimento della gente). Si erge nelle vicinanze di Gardiner, Montana, nella parte nord del Parco, per altro unica entrata aperta tutto l’anno, anche durante il periodo invernale.
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