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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 01 Settembre 2004
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UN PROGETTO DELL'UE MIRA A UNA MIGLIORE COMPRENSIONE DEL RUOLO DELLE SABBIE LITORANEE |
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Bruxelles, 1 settembre 2004 - Quasi il 70% dello scudo litoraneo europeo è formato da sabbia permeabile, che oltre a creare delle spiagge indimenticabili rappresenta anche una risorsa di valore per il suo uso nell'industria della pesca, delle materie prime, dell'acqua e degli idrocarburi. Con centinaia di litri di acqua di mare pompati ogni giorno in ciascun metro quadrato di sabbia altamente permeabile, è evidente il suo ruolo fondamentale nel funzionamento degli ecosistemi litoranei, anche se non è ancora stato esattamente valutato come e in che misura. Per eliminare questa lacuna delle nostre conoscenze, è stato lanciato il progetto Cosa - finanziato dall'Ue nell'ambito della priorità Energia, ambiente e sviluppo sostenibile del Quinto programma quadro - che riunisce un gruppo di scienziati e di responsabili della protezione ambientale per esaminare il ruolo della sabbia litoranea come filtro biocatalitico. Una precedente ricerca aveva rivelato che la sabbia litoranea, filtrando ogni giorno una così grande quantità di acqua di mare, rimuove importanti masse di plancton e microparticelle, lascia l'acqua pulita e fornisce alimento a una moltitudine di organismi di profondità. Per proteggere correttamente le sabbie e assicurarne un uso sostenibile, il progetto Cosa sta analizzandone il ruolo nel ciclo naturale. Al team, coordinato dal laboratorio di microbiologia marina del Max Planck Institute tedesco, partecipano ricercatori danesi, olandesi e polacchi, che di comune accordo hanno scelto due siti d'investigazione in zone sublitoranee in Polonia e Germania e li hanno equipaggiati con tutto il necessario per misurare onde, correnti, profilo sedimentario, trasparenza dell'acqua, contenuto in ossigeno e salinità. Sono stati anche misurati carotaggi di sabbia per analizzarne permeabilità e contenuto di nutrienti e particelle, e campioni di acqua per studiarne fotosintesi, mineralizzazione e concentrazione di particelle in soluzione. La ricerca si propone di scoprire l'esatta importanza del meccanismo di filtrazione della sabbia nell'avvicendamento delle sostanze organiche nella zona litoranea, in modo da valutarne gli effetti sulla qualità dell'acqua e da poterne quantificare capacità e limiti. Si pensa che, proprio come un filtro a sabbia dell'acquario, anche la sabbia litoranea possa sovraccaricarsi e bloccarsi, lasciando nell'acqua troppe particelle che influiscono negativamente sulla qualità e il biota. Nel presentare i primi risultati delle indagini, il coordinatore, dottor Markus Hüttel, ha detto: 'Siamo stati in grado di controllare un intero ciclo annuale e di effettuare misure in profondità in momenti cruciali. Ora sappiamo che la permeabilità e la capacità filtrante delle sabbie litoranee sono significativamente differenti in estate e in inverno'. Hüttel ha aggiunto che una delle osservazioni più sorprendenti riguarda l'alto livello di denitrificazione negli strati inferiori dei sedimenti sabbiosi, che in precedenza si riteneva essere un fenomeno tipico del limo: 'Le sabbie litoranee influenzano dunque sensibilmente il ciclo dell'azoto', ha concluso. Il team del progetto Cosa proseguirà i lavori fino al mese di ottobre 2005, quando integrerà e pubblicherà i risultati finali della ricerca. La presenza, in Polonia e in Germania, di due partner di agenzie per la protezione dell'ambiente naturale garantirà un rapido ed efficace trasferimento dei risultati in decisioni di politica ambientale, in modo da proteggere questi importanti e insostituibili sistemi naturali. Infolink: http://www.Eu-cosa.net/en/index.html
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