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Notiziario Marketpress di
Lunedì 08 Marzo 2004
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PER QUANTO RIGUARDA LO SPAZIO, L'AMERICA VIENE DA MARTE E L'EUROPA DA VENERE, AFFERMA UN RAPPORTO INGLESE |
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Londra, 8 marzo 2004 - L'istituto inglese di indagini demoscopiche Demos ha pubblicato un nuovo rapporto, che afferma che Ue e Usa hanno approcci allo spazio fondamentalmente opposti, e che l'Europa dovrebbe attenersi al suo percorso esclusivo. 'Una prima occhiata agli opuscoli patinati prodotti dall'Esa [l'agenzia spaziale europea] e dalla Nasa [l'Ente nazionale aeronautico e spaziale statunitense] potrebbe anche giustificare l'idea che Europa e Stati Uniti abbiano approcci identici allo spazio', afferma il rapporto, intitolato 'Masters of the Universe', i signori dell'universo. 'Entrambi propongono le stesse foto di satelliti luccicanti, astronauti che parlano ai bambini e immagini di pianeti remoti. Entrambi ripetono il ritornello esplorazione, istruzione, ispirazione, industria e collaborazione. Ma se si scava appena più a fondo le differenze saltano agli occhi', prosegue il rapporto. I differenti approcci sono descritti in un'intervista fatta al direttore generale dell'Esa Jean-jacques Dordain: 'Per gli Stati Uniti lo spazio è uno strumento di dominio, dominio dell'informazione e leadership. Ma lo spazio rende possibile il tipo opposto di leadership [...], è il modo migliore di disseminare l'informazione, colmando il divario tra il Nord ricco d'informazione e il Sud che ne è assai carente [...]. All'europa andrebbe proposto un modello diverso, quello dello spazio come bene pubblico'. Facendo eco all'argomentazione del commentatore americano Robert Kagan, gli autori del rapporto Melissa Mean e James Wilsdon affermano che 'l'America viene da Marte e l'Europa da Venere'. La differenza degli approcci allo spazio è stata bene illustrata dal dialogo tra Ue e Usa a proposito di Galileo, il sistema di navigazione satellitare europeo, come sottolinea il rapporto. '[I]l tira e molla a proposito di Galileo nasconde ben più dell'abituale corsa al potere tra Europa e Stati Uniti. Esso presenta una scelta fondamentale tra modello d'innovazione chiuso e modello d'innovazione aperto'. Mentre il Gps americano è stato progettato come sistema militare riservato, Galileo sarà un sistema controllato dai civili, ed è stato progettato tenendo presenti gli utenti civili. Gli autori del rapporto adottano la posizione dell'Europa, e ne descrivono l'approccio come 'inequivocabilmente europeo, fondato su valori di pace, prosperità e libertà, con un forte impegno nello sviluppo internazionale e la tutela dell'ambiente'. Ma perché l'Europa possa seguire un percorso diverso da quello americano, cercando di sviluppare lo spazio al servizio dei cittadini, è necessario riesaminare i relativi bilanci, afferma il rapporto. È anche sottolineata la necessità di sviluppare un nuovo atteggiamento nei confronti dello spazio. Mentre nel Regno Unito l'entusiasmo per lo spazio rifiorisce tra i giovani (dai 16 ai 34 anni d'età), l'industria spaziale del paese è dominata da scienziati maschi prossimi all'età della pensione. 'Per anni hanno continuato a ribattere che la scienza spaziale andava valutata per i suoi vantaggi economici e tecnologici. L'effetto indesiderato di questo messaggio cumulativo era quello di dipingere lo spazio come 'apprezzabile ma noioso'', spiega il rapporto. Gli autori del rapporto pertanto moltiplicano gli elogi nei confronti di Colin Pillinger, il leader della squadra che ha cercato di far atterrare Beagle 2 su Marte, e affermano: 'Il colpo di genio di Pillinger è stato di trattare lo spazio come un'estensione dell'industria dello spettacolo. Malgrado la sua condizione di vecchio statista della scienza aerospaziale inglese, ha ammesso qualcosa che l'establishment spaziale aveva trascurato, e cioè che raggiungere un nuovo pubblico era un aspetto importante del successo a lungo termine del programma'. 'Masters of the Universe' continua spiegando perché il contributo dell'industria spaziale è importante per la competitività in quanto fonte d'innovazione, e perché la scienza dello spazio e l'osservazione della Terra non debbono essere trascurate. Quindi gli autori concludono che 'per la prima volta dalla fine della guerra fredda, cresce l'ammissione dell'importanza dello spazio'. L'eu ha prodotto un Libro bianco sullo sviluppo di una politica spaziale europea, il Presidente degli Stati Uniti ha annunciato una nuova strategia spaziale, e i paesi in crescita come l'India e la Cina affrontano massicci investimenti. 'Tuttavia non ci siamo ancora messi d'accordo sul modo in cui lo spazio sarà importante', aggiungono Mean e Wilsdon. Probabilmente diventerà più chiaro a mano a mano che Ue e Usa portano avanti le loro tanto differenti visioni dello spazio. Per leggere il rapporto Demos: http://www.Demos.co.uk/catalogue/masters_page380.aspx
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