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Notiziario Marketpress di
Lunedì 08 Marzo 2004
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LA NUOVA LEGISLAZIONE EUROPEA STABILISCE NORME COMUNI PER CELLULE E TESSUTI UMANI |
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Bruxelles, 8 marzo 2004 - Dopo un dibattito durato 18 mesi, il Consiglio dei ministri ha adottato una direttiva sulle norme comuni per l'uso in medicina di cellule e tessuti umani, lasciando ai governi nazionali gli aspetti etici. Le norme riguardano la donazione di ovuli, sperma e altri tessuti, ma non si applicano al dono di sangue o di organi. Per quanto riguarda il sangue, esiste una diversa legislazione Ue in proposito, mentre gli organi sono responsabilità degli Stati membri. 'Questa è un'ottima notizia per le centinaia di migliaia di pazienti in Europa', ha dichiarato il Commissario per la Salute e la tutela dei consumatori David Byrne. 'Ora possono essere sicuri che i tessuti e le cellule umane frutto di donazione in un altro Stato membro hanno nondimeno le stesse garanzie del loro proprio paese'. Le norme che disciplinano l'uso di cellule staminali prelevate da embrioni umani continueranno a restare sotto il controllo dei singoli governi. Paesi come l'Italia, la Spagna e l'Irlanda sono contrari alla tecnologia delle cellule staminali poiché questa ricorre spesso all'uso di embrioni abortiti. Preoccupati dal fatto che pagare la donazione potrebbe creare un commercio di parti del corpo, questi stessi paesi hanno chiesto che nel quadro della nuova legislazione i donatori non ricevano alcun compenso per cellule e tessuti, ma solo il rimborso delle spese e dei mancati guadagni. Gli Stati membri dispongono di due anni per recepire la direttiva. L'industria biotecnologica europea ha accolto con soddisfazione l'adozione della direttiva. Erwan Gicquel di Europabio, l'associazione europea delle bioindustrie, ha dichiarato: 'Questo è un primo passo per garantire qualità e sicurezza dei prelievi di cellule o tessuti umani, qualsiasi ne sia l'uso finale'.
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