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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Marzo 2004
 
   
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  L'ASSOCIAZIONE ITALIANA UOMINI CASALINGHI INVITA TUTTI GLI UOMINI E LE DONNE PER IL GIORNO 8 MARZO 2004 A PARTERCIPARE ALLO SCIOPERO MONDIALE SUI DIRITTI DELLE DONNE  
   
  Milano, 8 marzo 2004 -- Appello a tutte le donne Appello a tutti gli uomini 5° Sciopero Globale Delle Donne 8 marzo 2004 -- Appello a tutte le donne Appello a tutti gli uomini a unirsi alle donne per Fermare Il Mondo E Cambiarlo! Investire Nella Cura Della Vita Non Nella Morte! Dato Che 900 miliardi di dollari all’anno vengono spesi nei bilanci militari, la metà dei quali solo da parte degli Stati Uniti; eppure il 10% di questa somma soddisferebbe le esigenze essenziali della vita di ogni persona nel mondo; Dato Che 86 milioni di persone, principalmente dei paesi del Sud del mondo, sono morte in guerra dalla fine della seconda guerra mondiale, e gli Stati Uniti hanno preso parte alla maggior parte di queste guerre; Dato Che le donne e i bambini sono le vittime più numerose dei conflitti armati, sono l’80% dei rifugiati politici e deportati e molte poi continuano ad essere uccise o ferite ancora per molto tempo a causa delle mine e di altre armi abbandonate; Dato Che lo stupro è un’arma usata regolarmente nelle guerre, ma alle vittime dello stupro raramente viene concesso asilo politico; Dato Che al lavoro delle donne di far nascere e aver cura di ognuno di noi non è attribuito valore e non è salariato mentre il lavoro dei militari è salariato e glorificato; Dato Che solo dalla metà della razza umana ci si aspetta il lavoro di cura necessario per la sopravvivenza di tutti, mentre l’altra metà "ha cose più importanti da fare"; Dato Che svalutare l’importanza della vita e di chi svolge lavoro di cura svaluta qualsiasi cosa le donne facciano e tutti i tipi di lavori di cura, per cui i salari delle donne sono più bassi di quelli degli uomini, mentre la cura dei bambini, il lavoro domestico, il lavoro di infermiere, l’insegnamento, il catering sono a basso salario chiunque li faccia; Dato Che la maggior parte dei soldati o sono di leva o si arruolano per sfuggire alla povertà o alla criminalizzazione (il 40% dell’esercito degli Stati Uniti è composto da gente di colore) e il loro compito è di uccidere chi ha ancora meno; Dato Che i militari che tornano disabili e traumatizzati dalla paura, dall’aver ucciso o dall’inquinamento che proviene dalle armi, vengono abbandonati dai governi e la loro cura ricade sulle madri, sulle loro partner e su altri che fanno lavoro di cura; Dato Che l’esercito è lautamente sovvenzionato a spese dei salari, dell’assistenza statale, delle pensioni, delle altre indennità, dei sussidi e dei servizi sociali – e le donne devono faticare a rimediare a tutto questo con del lavoro non salariato; Dato Che la "guerra contro il terrorismo" degli Stati Uniti (che a nome di quelle del petrolio e di altre multinazionali sta imponendo un dominio economico, politico e militare) ha già fatto migliaia di morti e ci minaccia con la distruzione dell’ambiente e della vita sulla terra; Dato Che ci sono sempre soldi per costruire gli oleodotti, mentre nei paesi non industrializzati milioni di donne e ragazze sono condannate a camminare per ore per procurarsi l’acqua perché i soldi per costruire gli acquedotti non ci sono; Dato Che il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale, con il controllo sulle economie e la corruzione dei governanti, impongono la globalizzazione, la privatizzazione, la deregolamentazione, le licenze obbligatorie, l’estrazione del petrolio e di altri minerali, la costruzione di grandi dighe e le coltivazione transgeniche, e vincolano i popoli a pagare un debito che non hanno mai contratto; Dato Che gli "aiuti per lo sviluppo" o i "prestiti" ai paesi del "Terzo Mondo" sono spesso legati all’acquisto di armi dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea; Dato Che il capitale e il mercato delle armi si muovono liberamente per trarre profitti da guerre e dittature che provocano l’impoverimento e la deportazione dimilioni di persone, mentre le persone che emigrano per sfuggire a questadevastazione sono accusate di "inondare" altri paesi, di esaurirne le risorse,sono perseguitate, detenute e deportate; Dato Che l’opposizione - spesso guidata dalle donne - alla globalizzazione (e la povertà, il furto di acqua, terra, sementi e geni, i salari e le condizioni di lavoro da schiavi, la deportazione di popolazioni intere, l’annientamento delle culture, delle storie, delle lingue indigene, la pulizia etnica e la distruzione dell’ambiente che ne sono le conseguenze) si scontra con colpi di stato militari, sparizioni e altre forme di repressione; Dato Che i media (privati o controllati dallo stato) lavorano per disinformare la popolazione e censurare la nostra opposizione e fanno quadrato a sostegno di guerre e genocidi; Dato Che le donne, che offrono la cura, sono la spina dorsale dei movimenti contro la guerra, per i diritti umani e per la giustizia perché ci rifiutiamo di lasciare che i nostri cari diventino "danni collaterali" civili o vittime degli eserciti.  
     
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