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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Settembre 2004
 
   
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  L'ICT IN TESTA NEI PROGETTI DELLA RICERCA UNIVERSITARIA PER LE IMPRESE IL 20% DEI 513 PROGETTI CHE PARTECIPANO ALLA "COPPA DEI CAMPIONI" DELLE IDEE INNOVATIVE, APPARTENGONO AL SETTORE DELL'INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY  
   
  Torino, 13 settembre 2004 – Con i risultati degli ultimi due Atenei in gara (la Scuola Superiore Sant'anna di Pisa e l'Università di Torino), fra i dieci che partecipano all'edizione 2004 del Premio nazionale per l'Innovazione, si sono chiuse le fasi di preselezione dei progetti d'impresa presentati dai partecipanti alle rispettive competizioni locali. I dati generali della "coppa dei campioni" delle idee innovative (che hanno interessato anche le Università di Bologna, Napoli Padova, Perugia, Trieste, Udine e dei Politecnici di Milano e Torino, che hanno chiuso ad agosto le preselezioni), permettono di tracciare un'analisi sulla tipologia dei progetti in gara e sul tasso di partecipazione al primo sistema nazionale di promozione dell'innovazione che dalle Università va verso la creazione d'impresa. Il tasso di partecipazione alle competizioni locali (malgrado diverse di queste siano alla prima edizione) si è confermato ampiamente più elevato del previsto: i 513 progetti ammessi alla gara secondo modalità diverse (per alcune Università era necessario avere già elaborato un business plan, per altre era sufficiente un giudizio complessivo sulla fattibilità dei progetti) derivano da una selezione di ben oltre 1.500 idee d'impresa. Un dato di partecipazione complessiva che supera del 50% le attese, dopo i risultati della prima edizione che aveva coinvolto solo cinque Atenei è la riprova che il livello d'attenzione verso le forme di promozione dell'innovazione in ambito universitario è ben più elevato di quanto non si pensi comunemente e che possa diventare sempre di più un aiuto concreto in quel processo di “metamorfosi” del tessuto produttivo verso settori e progetti innovativ Il Premio Nazionale per l’Innovazione - che si concluderà in dicembre a Torino e mette in palio, per i primi tre progetti vincitori, tre premi di 60 mila, di 30 mila e di 20 mila Euro - è un’iniziativa nata con l’ausilio dei Giovani Imprenditori di Confindustria, quest’anno con il patrocinio della Crui (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), di Aifi (l’Associazione Italiana degli Investitori Istituzionali in Capitale di Rischio), del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e del Ministero per l'Innovazione e le Tecnologie e dalla sponsorizzazione di Compagnia di San Paolo, Fiat, la Società di venture-capital della ricerca Quantica Sgr e Cs Domotica. Il Pni si avvale, inoltre, del sostegno del Progetto Iunet del Ministero delle Attività Produttive e del progetto Diadi della Regione Piemonte. Ai premi tre primi se ne aggiunge uno speciale, il Social Innovation Award, messo in palio con la collaborazione di Innosense Consulting di Milano per sostenere l’avvio di imprese la cui attività contribuisca a risolvere questioni socialmente rilevanti. Il premio consiste in un contributo in conto capitale di 25 mila Euro erogato all’atto della costituzione dell’impresa o, nel caso di imprese già costituite, in seguito ad un aumento di capitale Persone - I 513 progetti in gara, da cui emergeranno i 30 finalisti ammessi a partecipare al Premio Nazionale, coinvolgono gruppi di lavoro di cui fanno parte circa 1.300 persone provenienti in prevalenza dal mondo universitario (docenti, ricercatori, dottorandi, laureati, studenti) ma con significativi apporti dal mondo esterno (imprenditori, manager). Il “sistema premio”, alla seconda edizione, sembra dunque essere riuscito nel suo intento di collegare il mondo universitario e della ricerca con il tessuto produttivo attraverso diverse tipologie di aggregazione: dai progetti assistiti dagli incubatori agli spin-off universitari, dalle idee di studenti brillanti alle applicazioni di imprenditori illuminati. Fra le facoltà coinvolte continua ad essere ingegneria a fare la parte del leone (oltre il 30% dei partecipanti proviene da quest’area di studi), con un significativo incremento di persone che vengono da esperienze di studi diversificate (in particolare l’area giuridico/economica, le facoltà di medicina/biologia e le altre aree di studi scientifici: fisica, informatica, elettronica). Ma viene considerato un risultato molto importante che fra i partecipanti figurino anche persone con percorsi di studi completamente diversi e provenienti da tutte le facoltà, non ultime quelle umanistiche (lettere, filosofia ed in un caso anche archeologia, con uno specifico progetto presentato a Perugia per una migliore gestione e sfruttamento dei beni archeologici). Progetti - Fra i 513 progetti ammessi dopo una prima selezione di oltre 1.500 idee d'impresa, la percentuale più elevata (20%) è quella che riguarda il settore Ict in senso allargato, con progetti che spaziano da nuovi software gestionali per specifici settori produttivi ad applicazioni elettroniche peculiari, senza dimenticare le soluzioni Internet di business: tutto il comparto appare in netta ripresa rispetto alla passata edizione del Premio (che aveva visto la partecipazione di sole 5 Università). Segue, con quasi il 20% dei progetti, il settore dei nuovi prodotti ed applicazioni industriali, lo scorso anno nettamente prevalente per numero di progetti presentati. E’ interessante notare come la partecipazione alle competizioni locali, indipendentemente dalla possibilità di vincere un premio e partecipare alla selezione nazionale, costituisca comunque un processo teso a facilitare la copertura di nuovi prodotti ed idee con brevetti. Al terzo posto il settore dei servizi alle imprese (18%) che costituisce uno dei campi in maggior espansione nell’ambito dell’economia italiana. Segue il settore delle proposte innovative in campo medico, biomedicale e delle biotecnologie (15%), che nell’edizione 2003 del Premio Nazionale ha fatto la parte del leone nell’aggiudicazione dei premi. L’8% dei progetti riguarda invece soluzioni per l’educazione, la formazione, il management o la comunicazione d’impresa. Ultimo (7%) il settore dei servizi alla persona, che a livello nazionale vedrà la corresponsione del premio speciale Social Innovation Award. “I primi dati sui progetti presentati”, spiega il Prof. Vincenzo Pozzolo, Professore Ordinario di Elettronica presso il Politecnico di Torino, Presidente dell’incubatore universitario I3p del Politecnico di Torino e Presidente del Premio Nazionale per l’Innovazione, “dimostrano che in Italia la ricerca applicata e le idee innovative di business ci sono, al contrario di quanto molti continuano a sostenere. Ma per fare in modo che queste ‘spinte dal basso’ verso l’innovazione diventino elementi vitali del sistema economico si avverte una forte necessità di canali di raccordo fra il mondo delle idee e quello della produzione e del lavoro. Canali che fino ad oggi sono mancati. Il successo dell'iniziativa, se da un lato ci conforta sulla sua validità, dall'altro ci carica di una grossa responsabilità. La sfida che ci troviamo a gestire è quella di aiutare un mondo, fino ad oggi sommerso, ad emergere, canalizzando impulsi positivi e vitali d'innovazione verso uno sbocco pratico essenziale per trasformare le potenzialità in opportunità. Non solo opportunità di business per i partecipanti, ma di crescita per tutto il Paese. Perché il premio rappresenta uno degli snodi fondamentali per il futuro: un elemento capace di creare, attraverso un sistema di selezione non burocratico e di elevata capacità tecnica di analisi e di selezione, attenzione verso le potenzialità d'innovazione presenti e diffuse in Italia, fino ad oggi incapaci di entrare in sintonia con chi può finanziare ed applicare le idee per trasformarle in risultati concreti". Premio Nazionale Innovazione 2004 - I progetti ammessi alle dieci competizioni locali: Bologna, 36 progetti; Napoli, 60 progetti; Padova, 54 progetti; Perugina, 32 progetti; Politecnico di Milano, 47 progetti; Politecnico Torino, 49 progetti; Scuola Superiore Sant’anna, Pisa, 8 progetti; Torino, 13 progetti; Trieste, 119 progetti; Udine, 95 progetti. Totale 513 Progetti. Settori di riferimento : Itc/software/elettronica/internet 20,0%; Prodotti industriali 19,9%; Servizi alle imprese 18,0%; Medicina/biomedicale/biotech 15,3%; Food, Agricoltura, Ambiente 11,8%; Educazione e formazione 8,1%; Servizi alla persona (compreso non profit) 6,9%.  
     
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