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Notiziario Marketpress di
Martedì 09 Marzo 2004
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AD UNOMATTINA, GOLDIN E MONET FARÀ IL BILANCIO DELLE MOSTRE TREVIGIANE E ANTICIPERÀ QUELLE DI BRESCIA E TORINO |
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Treviso, 9 marzo 2004 - Marco Goldin ha scelto “Unomattina” per presentare un bilancio delle mostre trevigiane sull’impressionismo e per annunciare l’attività che Linea d’Ombra ha in programma il prossimo autunno a Brescia e a Torino. Goldin sarà ospite di Marco Franzelli domani mattina(martedì 9 marzo) in diretta alle ore nove, momento di maggior ascolto dalla popolare trasmissione della prima rete tv della Rai. Meraviglioso “testimonial” di questo giro di boa nell’attività del critico trevigiano sarà uno splendido olio di Monet che, per concessione del museo messicano che lo ha prestato alla mostra appena ieri conclusa, si fermerà qualche ora a Roma, negli studi Rai di Unomattina, prima di tornare in Messico. La scelta di un’opera di Monet non è casuale: Monet è sempre stato tra i grandi protagonisti delle mostre trevigiane e sarà il protagonista assoluto anche della mostra centrale del programma bresciano “Monet, la Senna, le ninfee”. Ancora, celebri “Debacles” e quadri di neve del grande francese saranno tra i capolavori esposti nella mostra torinese d’autunno dedicata a “Gli impressionisti e la neve”. Goldin, ad Uno mattina, traccerà un bilancio di sei anni di sua attività a Treviso, bilancio sintetizzabile con due semplici cifre: due milioni di visitatori nel complesso di 6 anni e 361.834 biglietti staccati per la mostra appena conclusa. “L’oro o l’azzurro”, nelle ultime settimane ha fatto tornare a Treviso le lunghe code della precedente mostra-fenomeno dedicata a Van Gogh. Dopo una partenza tranquilla, la mostra dedicata a “I colori del Sud da Cèzanne a Bonnard” ha registrato un continuo crescendo e chiude con una media di 2.461 ingressi al giorno e con un numero altissimo di gruppi che non sono riusciti a prenotare la visita, causa o merito del rigido contingentamento che Linea d’ombra e la Fondazione Cassamarca hanno voluto porre per evitare che un eccessivo sovraffollamento impedisse al pubblico di godere questa straordinaria esposizione.
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