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Notiziario Marketpress di
Martedì 09 Marzo 2004
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RIVESTIMENTI INTELLIGENTI: UN PROGETTO DELL'UE SVILUPPA MATERIALI DA COSTRUZIONE CHE ASSORBONO GLI INQUINANTI ATMOSFERICI |
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Bruxelles, 9 marzo 2004 - Ricercatori di aziende private, di organismi di ricerca e del Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione stanno attualmente lavorando gomito a gomito per sviluppare materiali da costruzione 'intelligenti', in grado di assorbire ed eliminare l'inquinamento. Il progetto Picada (photocatalytic innovative coverings applications for de-pollution assessment) lavora su materiali quali gesso, malta e calcestruzzo per edifici arricchiti con biossido di titanio (Tio2), in grado di catturare inquinanti atmosferici organici ed inorganici dopo essere stati esposti ai raggi solari ultravioletti. 'I rivestimenti intelligenti possono dar vita a una vera e propria rivoluzione, non solo nel trattamento dell'inquinamento atmosferico, ma anche nel modo in cui architetti e urbanisti affrontano il persistente problema dello smog cittadino', ha dichiarato il Commissario europeo per la ricerca Philippe Busquin. Le reazioni chimiche che rendono possibile l'assorbimento degli inquinanti sono le seguenti: la sostanza inquinante viene assorbita dal rivestimento ed entra in contatto con il Tio2. Il Tio2 assorbe l'energia dei fotoni delle radiazioni ultraviolette e la rilascia nell'atmosfera sotto forma di molecole di acqua creando radicali liberi. I radicali sono ossidanti estremamente reattivi che interagiscono sulle particole inquinanti assorbite. I prodotti acidi che ne derivano sono lavati via dalla pioggia o neutralizzati dal carbonato di calcio alcalino dei materiali. I materiali sono stati finora testati solo in test di laboratorio, ma prove preliminari sul terreno con materiali fotocatalitici dello stesso genere dimostrano che la qualità dell'aria può essere significativamente migliorata. Nel 2002, a Milano, 7.000 metri quadrati di strada sono stati rivestiti con materiale fotocatalitico simile al cemento. Ne è risultata una riduzione fino al 60% della concentrazione di ossido d'azoto a livello del suolo. In Giappone sono stati ottenuti risultati non molto differenti. Il progetto dovrebbe aiutare a raggiungere l'obiettivo dell'Ue di ridurre entro il 2010 i livelli di ossido d'azoto al di sotto delle 21 parti per miliardo. Per il momento ci si sta concentrando sullo sviluppo di materiali innovativi per uso esterno, ma le future ricerche dovrebbero valutare la possibilità di usare materiali e rivestimenti disinquinanti in ambienti chiusi. Infolink: http://www.Picada-project.com/domino/sitepicada/picada.nsf?opendatabase
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