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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Marzo 2004
 
   
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  LA FAMIGLIA OBBLIGA LE RICERCATRICI A UNA MINORE MOBILITÀ INTERNAZIONALE RISPETTO AGLI UOMINI, RIVELA UNO STUDIO  
   
  Bruxelles, 9 marzo 2004 - Un'indagine francese ha riscontrato che la difficoltà di conciliare carriera e vita familiare ostacola la mobilità internazionale delle ricercatrici. Anche se il post-dottorato è altrettanto comune tra donne e uomini, matrimonio e maternità influiscono negativamente sulla produttività scientifica delle donne e sul loro avanzamento professionale. L'indagine evidenzia la necessità di studiare con particolare attenzione le specificità delle carriere nel settore della ricerca e di favorirvi la parità dei sessi; è quindi in linea con quanto affermato in una comunicazione della Commissione sulle carriere dei ricercatori. 'Per facilitare il progresso verso la parità tra donne e uomini sembra tuttavia necessario un più generale cambio culturale della comunità scientifica', afferma Philippe Moguérou dell'Iredu, l'istituto francese di ricerca sull'istruzione. L'indagine ha preso in esame 504 dottori in scienza e tecnologia (fisici, biologi, chimici e matematici) cinque anni dopo il completamento della tesi. Oltre il 50% del gruppo campione aveva ottenuto un dottorato di ricerca, e le donne sembravano esservici dedicate con maggior impegno: il 69% delle donne aveva conseguito un dottorato e il 28% due o più, in confronto rispettivamente al 53% e al 17% degli uomini. Tuttavia la percentuale di donne che avevano compiuto i propri studi in Francia era maggiore. In effetti lo studio ha constatato che il 71% degli uomini aveva compiuto gli studi di dottorato all'estero, rispetto al 51% delle donne. Inoltre queste ultime avevano meno probabilità di recarsi negli Usa che in un altro paese europeo. La cosa si spiega, ha constatato lo studio, col matrimonio e la maternità. La variabile 'famiglia' ha influito sulla decisione di scegliere o meno un corso di dottorato all'estero molto più nel caso delle donne che non in quello degli uomini. Anche se a livello globale la variabile 'sposato al momento di terminare la tesi' ha diminuito del 10% la probabilità di seguire studi di dottorato negli Usa ed ha aumentato del 5% la probabilità di seguirli in Francia, l'effetto si nota più nel caso delle donne che in quello degli uomini. Le donne sposate hanno il 16% di probabilità in meno delle donne nubili di poter seguire corsi di dottorato negli Usa. Per leggere i risultati dell'indagine: http://www.U-bourgogne.fr/iredu/2004/04005.pdf  
     
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