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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Marzo 2004
 
   
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  FUNZIONE APPROVVIGIONAMENTI E NUOVE TECNOLOGIE ICT: UN’INDAGINE PROMOSSA DA 1CITY.BIZ METTE IN LUCE CAMBIAMENTI E PROSPETTIVE DERIVANTI DA UN NUOVO MODO DI GESTIRE GLI ACQUISTI  
   
  Milano, 9 marzo 2004 – Gli strumenti Ict stanno prendendo sempre più piede all’interno della funzione approvvigionamenti, assumendo un ruolo chiave a supporto delle quotidiane attività degli uffici acquisti. E’ quanto emerge da una ricerca promossa nell’ambito di Procurement Executive Circle (Pec), iniziativa sostenuta da 1city.Biz - l’e-Marketplace che fa capo a Gruppo Unicredito e al quale partecipano anche Erg, Gruppo Impregilo, e Oracle – e ideata per mettere a confronto i top manager della funzione approvvigionamenti delle principali aziende italiane. L’indagine è stata condotta da Andrea Rangone, Docente del Politecnico di Milano, su 93 primarie imprese italiane (con fatturato superiore ai 250 milioni di euro), con l’obiettivo di individuare le linee di tendenza che stanno caratterizzando l’evoluzione degli acquisti in Italia. Le interviste, condotte tra dicembre 2002 e fine novembre 2003, hanno preso in esame l’impatto delle nuove tecnologie Ict sulla funzione approvvigionamenti, rivelando uno scenario che vede molte aziende italiane già molto avanti nell’adozione di nuove tecnologie a supporto di questa funzione. Dalla ricerca risulta infatti che 61 aziende su 93 (66% del campione) stanno già utilizzando applicazioni che si possono globalmente definire di e-procurement. In questo ambito, prevale il ricorso alle applicazioni di e-sourcing – ovvero l’insieme delle attività che vanno dalle negoziazioni elettroniche (aste e contratti quadro) e sistemi di richiesta di offerta alla ricerca di nuovi fornitori e alla gestione dell’albo fornitori - con quasi i tre quinti degli intervistati che dichiarano di aver avuto esperienze in tale ambito. Tali applicazioni - in quanto meno complesse da implementare (spesso affidandosi a fornitori esterni) e senza necessità di rivoluzionare i processi organizzativi interni - sembrano preferite rispetto a quelle di e-catalog, utilizzate tipicamente per acquisti ricorsivi di beni e servizi caratterizzati da basso valore unitario per i quali è già stato negoziato un contratto quadro. “Indagini come questa sono solo uno dei prodotti di un’iniziativa in continua evoluzione quale è Pec, i cui risultati attesi vanno ben oltre il solo riunire i direttori degli acquisti in modo che discutano di tematiche di grande attualità”, ha commentato Andrea Tiberi, responsabile di Pec per 1city.Biz. “L'obiettivo primario è quello di aiutare a far emergere i modelli principali che devono costituire una nuova cultura sugli acquisti attraverso un costante confronto e condivisione delle esperienze tra i protagonisti stessi di questa funzione, mettendo in luce ed analizzando problematiche spesso alla base di molti dei cambiamenti che stanno già avvenendo nella Funzione Approvvigionamenti: siamo certi che un progetto come Pec possa rappresentare la chiave di volta per l’affermazione di una nuova strategicità della funzione all'interno dell'azienda del futuro”.  
     
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