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Notiziario Marketpress di
Venerdì 01 Ottobre 2004
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TRENTINO / LA FONTANA DEL NETTUNO TRA SACRO E PROFANO. FINO AL 21 NOVEMBRE UNA MOSTRA RIPERCORRE LA STORIA DEL MONUMENTO ATTRAVERSO DOCUMENTI, FOTOGRAFIE, SCULTURE E DIPINTI ISPIRATI AL DIO PAGANO
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La Fontana del Nettuno, che fa bella mostra di sé al centro di piazza Duomo, è da secoli il simbolo della città di Trento. Un abbinamento ardito che lega una città alpina al mare, ma soprattutto una sede vescovile ad una divinità pagana posizionata in un luogo non casuale, ovvero davanti all’espressione massima del culto cattolico, la cattedrale. I motivi storici che hanno dato vita a questo binomio per certi versi bizzarro, di certo unico, viene ricostruito attraverso la mostra, «La Fontana del Nettuno, salute e decoro della città». Il monumento venne eretto nel 1767-68, espressione della fioritura artistica dell’Illuminismo. La scelta cadde su un simbolo laico perché l’intera cittadinanza potesse riconoscersi in esso. Il percorso di visita si articola in tre momenti. Si comincia in piazza Duomo, dove i visitatori potranno osservare dal vivo la maestosità della fontana, apprezzarne l’aspetto mutevole a seconda del punto di vista e a seconda della luce. Si prosegue in via Belenzani, l’antica Contrada Larga. Nel cortile di palazzo Thun, sede del Municipio, si può ammirare da vicino la statua originale di Nettuno, opera dello scultore comasco Stefano Salterio: venne qui collocata nel 1940, quando si decise di porre sulla fontana una copia in bronzo. Il percorso prosegue a Palazzo Geremia. Al pianterreno sono esposte alcune sculture che richiamano l’iconografia cinquecentesca del dio delle acque, la fase di progettazione della fontana settecentesca e i restauri intrapresi nel secolo successivo. Al piano superiore, nella cornice rinascimentale di Sala Falconetto, un itinerario pittorico e fotografico consente di ricostruire passo dopo passo la storia della fontana nel contesto monumentale della piazza del Duomo attraverso dipinti, acquerelli, disegni e incisioni raffiguranti la fontana tra il 1830 e il 1990. Per i ragazzi, infine, sarà in visione il cartone animato di Andrea Foches, che suggerisce di guardare alla Fontana del Nettuno come ad un’opera civile oltre che artistica. La mostra resterà aperta fino al 21 novembre. L’ingresso è gratuito.Infolink: www.apt.trento.it
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