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Notiziario Marketpress di Venerdì 01 Ottobre 2004
 
   
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  TURISMO: ECCO PERCHE’ IL SETTORE E’ IN CRISI! CARO-SPIAGGIA, CARO-BENZINA E AUMENTO DEI PREZZI DI ALBERGHI, CAMPING E RESIDENCE HANNO PORTATO GLI ITALIANI A RINUNCIARE AI GIORNI DI VACANZA  
   
  In occasione del forum per la XXV Giornata mondiale del turismo al Cnel si è discusso oggi della crisi che sta attraversando il settore del turismo italiano e del calo di presenze negli alberghi fatto registrare dall’Istat. Una situazione che Intesaconsumatori aveva già previsto e che – affermano ADOC, ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI – non ha bisogno di tante analisi, poiché la spiegazione è solo una: il turismo è in crisi perché sono cresciuti i costi delle vacanze e perché il potere d’acquisto delle famiglie si è sensibilmente ridotto. Ne consegue quindi che i cittadini italiani, già stremati dal caro-vita quotidiano, arrivano ai mesi estivi con un budget da dedicare alle vacanze limitatissimo, che appare ancor più limitato se confrontato con l’aumento dei prezzi di ombrelloni, lettini, alberghi, carburanti, ristoranti, residence, svaghi, ecc. fatto registrare nell’estate 2004. Ciò porta molti cittadini a rinunciare del tutto alle ferie o a ridurre il numero di giorni di vacanza che, se nel 2001 erano 15, oggi al massimo (per chi può ancora permettersi di partire) è di 10 giorni.L’unica soluzione, afferma Intesaconsumatori, oltre a una seria autocritica da parte degli operatori del settore, è una forte riduzione dei prezzi e delle tariffe nel turismo, offrendo occasioni e sconti ai cittadini e riqualificando le città e i paesi italiani spesso non adeguatamente sfruttati a fini turistici. Indispensabili inoltre investimenti sulle infrastrutture da parte del Governo.  
     
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