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Notiziario Marketpress di
Venerdì 01 Ottobre 2004
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ASTOI: TRASFORMIAMO I TURISTI IN RICERCATORI E LI SENSIBILIZZIAMO AL RISPETTO PER L’AMBIENTE. “SUB PER L’AMBIENTE”, PROGETTO QUADRIENNALE DI MONITORAGGIO SULLA SALUTE DEL NOSTRO MARE, IDEATO DALL’UNIVERSITà DI BOLOGNA E SOSTENUTO DA ASTOI, ADISUB E QUARK HA TRASFORMATO I TURISTI SUBACQUEI IN COLLABORATORI ATTIVI. OLTRE 10 MILA LE ADESIONI. PROSSIMA PRESENTAZIONE DEI RISULTATI A QUERCIANELLA (LI) IL 16 E 17 OTTOBRE
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Turisti non per caso, almeno sott’acqua. Anzi, turisti talmente rispettosi dell’ambiente da trasformarsi in ricercatori scientifici, impegnati a collaborare in un progetto di monitoraggio sullo stato di salute del mare. ‘Sub per l’Ambiente’, questo il claim identificato dai ricercatori del Marine Science Group (MSG) dell’Università di Bologna, potrebbe diventare un’importante fonte di informazioni scientifiche sullo stato di salute del Mar Mediterraneo lungo le coste della nostra penisola. L’inconsueta iniziativa è partita nel 2002 grazie alla collaborazione di diversi sponsor tra cui ASTOI, l’associazione dei tour operator italiani, che si è impegnata fino al termine della ricerca, previsto a dicembre 2005, ADISUB, associazione delle agenzie didattiche che stabiliscono gli standard di sicurezza per l’attività subacquea ricreativa e la rivista Quark. Astoi, che ha al suo interno un gruppo di lavoro dedicato al turismo sostenibile, ha aderito immediatamente al progetto sensibilizzando attraverso i propri associati i turisti. Il Dipartimento di Biologia Evoluzionistica Sperimentale dell’Università di Bologna, con un team di circa 20 persone sotto l’egida dei professori Francesco Zaccanti e Corrado Piccinetti, ha avviato questa ricerca ideata dal ricercatore Stefano Goffredo, biologo marino e istruttore subacqueo. Consiste nella rilevazione capillare, attraverso la compilazione di apposite schede, di 60 gruppi di organismi marini definiti come indicatori dell’ambiente. Singoli biologi marini non avrebbero potuto monitorare a lungo le centinaia di chilometri di coste italiane. Meglio ricorrere all’aiuto dei numerosi appassionati a cui sta a cuore la conservazione dell’ambiente. Questa metodologia, largamente impiegata negli Stati Uniti, in Italia è una novità. Permette di lavorare su tempi lunghi con migliaia di collaboratori “volontari” e di contenere sensibilmente i costi della ricerca. Si pensi, ad esempio, che il costo medio di una singola immersione è di 30 euro, se moltiplichiamo questo dato per il numero di immersioni necessario alla realizzazione di un progetto come quello in oggetto la cifra certamente non sarebbe sostenibile per un singolo Ateneo. Sostenibile è invece il turismo che i tour operator Astoi si impegnano a promuovere non solo sposando iniziative come questa. All’interno dell’associazione è attivo il gruppo di lavoro che definisce le azioni da intraprendere e le linee cui i soci devono ottemperare in materia di Turismo sostenibile. Fare informazione e sensibilizzare i propri clienti a comportamenti rispettosi dell’ambiente è un dovere di ciascun associato. A quanti acquistano pacchetti diving o si recano in località balneari, i tour operator Astoi consegnano le schede ‘Sub per l’ambiente’ preparate dal Marine Science Group. I primi risultati sulle oltre 10mila schede compilate saranno resi noti durante il primo raduno nazionale dei partecipanti che avrà luogo a Quercianella, vicino a Livorno, il 16 e 17 ottobre prossimi. La sede è stata scelta anche in funzione del fatto che, unico caso nel Mediterraneo, lungo questo tratto di costa labronica è possibile rinvenire rami di Corallo Rosso già a 30 metri di profondità. La regione è inoltre particolarmente attiva nel settore, con 21.4 centri d’immersione per 100 km di costa, un'offerta più che tripla rispetto alla media nazionale pari a 6.7 centri per 100 km, (fonte www.diveitaly.com). Forte di questo dato, la Toscana partecipa attivamente al progetto con numerose strutture (da Quercianella all’isola d’Elba, da Capraia a Firenze).Ma come sta davvero il nostro mare? Non è in perfetta salute, tuttavia non sta male. Indicatori come i Cavallucci Marini, estremamente sensibili alle variazioni di temperatura dell’acqua, o come la Posidonia Oceanica, una vera e propria pianta marina non un’alga, le cui praterie sommerse rappresentano una sorta di polmone di ossigeno e insostituibili argini contro l’erosione dei fondali, sono presenti anche nelle regioni che hanno evidenziato un maggiore stress ambientale. Ma proprio in queste coste è fondamentale non sospendere il monitoraggio e vigilare. Tra i risultati significativi vi è anche una crescente adesione di giovani che si avvicinano alla disciplina subacquea (l’età minima per iniziare è 10 anni), uno sport che dovrebbe educare al rispetto ambientale e al corretto approccio con l’elemento marino in tutta sicurezza.IL RADUNO DI MARINE SCIENCE GROUP A QUERCIANELLA. Due giorni di informazione e studio fra un’immersione e l’altra per vedere il Corallo rosso in un’acqua a temperatura ancora perfetta con muta semplice. Gli istruttori accompagneranno i partecipanti a gruppi di massimo dieci persone. Durante il raduno si terrà la conferenza stampa dal titolo: l’Università e il Turismo Subacqueo per l’Ambiente, nelle Aree Marine Protette, a Sostegno delle Economie Locali”. Sarà inoltre presentata la nuova guida “Flora e Fauna Marina della Costa Livornese” con le magnifiche foto subacquee del fotografo naturalista Gianno Neto. Prezzi: a partire da 25 euro a persona per la singola immersione fino a 195 euro per il soggiorno durante il week end, grigliata, 2 pernottamenti e 4 immersioni inclusi.Infolink: www.marinesciencegroup.org
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