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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Ottobre 2004
 
   
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  IL PREMIO "ASSOCIAZIONE MUSEO NICOLIS 2004" ASSEGNATO ALL'INDUSTRIALE VERONESE ALESSANDRO FEDRIGONI DELLE "CARTIERE FEDRIGONI" SPINTA ALL'INNOVAZIONE, CREATIVITÀ PROGETTUALE, IMPEGNO VERSO IL TERRITORIO E LA COMUNITÀ LE MOTIVAZIONI DEL PREMIO  
   
   Villafranca, 4 ottobre 2004 - E' stato assegnato il 30 settembre , presso il Museo Nicolis di Villafranca di Verona, il Premio"associazione Museo Nicolis" che si propone di celebrare, ogni anno, figure rappresentative del mondo imprenditoriale italiano che abbiano contribuito alla crescita economica, sociale, culturale del Paese. Giunto alla 2a edizione, il Premio è stato assegnato quest'anno ad Alessandro Fedrigoni, imprenditore veronese alla testa dell'impero della carta, fondato proprio a Verona nel 1888, che opera con impianti e attività produttive in tutto il mondo, ha un fatturato consolidato di oltre 500 milioni di euro, dà occupazione a 2000 persone rappresentando, oggi, una delle più importanti realtà del settore in Italia e nel mondo. "Nella storia di molti uomini di successo ci sono i talenti naturali, ma anche l'immaginazione, la fantasia e, soprattutto, la capacità di dare ai propri sogni concretezza e valore, trasformandoli in progetti, iniziative, imprese". Sono queste le linee-guida ispiratrici del Premio, promosso due anni fa da Luciano Nicolis, imprenditore veronese che in prima persona ha dato vita al proprio sogno creando, proprio a Villafranca, il "Museo dell'Auto, della Tecnica e della Meccanica", un avveniristico contenitore di cultura nel quale sono raccolte centinaia di auto d'epoca, moto, biciclette, strumenti musicali, oggetti dell'ingegno umano che Nicolis ha raccolto in tutto il mondo, restaurato e riportato all'antico splendore, mettendole poi a disposizione del pubblico. In piena aderenza allo spirito del Premio, il riconoscimento tributato ad Alessandro Fedrigoni è una pubblica testimonianza dei valori che questo imprenditore ha saputo trasferire nella sua attività: visione, innovazione, etica, responsabilità personale e professionale verso il territorio e la comunità, valorizzazione dell' uomo e dei suoi "talenti". Si aggiunga che il mercato nel quale Fedrigoni opera è fortemente correlato con il mondo della cultura, di cui il Museo Nicolis è espressione. Il rapporto delle Cartiere Fedrigoni con l'editoria, i giornali, la scrittura, le parole e le immagini - potenziato anche attraverso la recente acquisizione della Cartiera di Fabriano - è forte e costante, e fa di questo Gruppo un protagonista di primo piano nel panorama industriale italiano. Prima della consegna del Premio - preziosa opera unica in argento realizzata dallo scultore Cesare Soprana che riproduce un particolare architettonico del Museo - Alessandro Fedrigoni ha ripercorso l'evoluzione del suo Gruppo in una intervista rilasciata in diretta a Luca Paolazzi, giornalista del Sole 24 Ore. Una storia di successo tutto italiano che ha fornito l'occasione per presentare lo scenario della realtà industriale di Verona e del suo territorio. La provincia di Verona, come ha sottolineato il Presidente dell'Associazione Industriali Alessandro Riello, è oggi una importante realtà industriale, con 95.000 società registrate e un saldo, fra aziende nate e cessate, che si è mantenuto positivo nel tempo. L'industria rappresenta per Verona e la sua provincia il 35% dell'occupazione complessiva, un valore superiore alla media italiana e in linea con il dato del Veneto. Ulteriore elemento che conferma il contesto vitale e dinamico dell'area veronese è il "peso" delle unità produttive di classe dimensionale più elevata, un peso superiore alla media europea, a conferma di una presenza industriale strutturata, governata da una classe imprenditoriale e manageriale di alto profilo. Da qui la costante attenzione alla qualità, la maggiore capacità di affrontare la competizione e di produrre più cultura industriale nel territorio. Il contributo degli imprenditori allo sviluppo non solo economico ma sociale e culturale del Paese è stato sottolineato anche dalla presentazione del volume "L'uomo e il sogno", biografia nella quale Luciano Nicolis racconta come è nato il Museo e che ha avuto la prefazione autorevole e affettuosa di Monsignor Pietro Nonis, per molti anni Vescovo di Vicenza.  
     
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