ADOLESCENTI APPASSIONATI DI ARTE E SPETTACOLO IN FAME IN SCENA AL TEATRO NUOVO DI MILANO
Milano, 4 ottobre 2004 - “Saranno Famosi non parla di celebrità o successo. Non è nemmeno la storia “bohemienne” di un gruppo di giovani artisti e nemmeno un esperimento di “teatro nel teatro”. Racconta invece dell’amore per l’arte vissuto da alcuni adolescenti e di quanto sia importante nella loro crescita e formazione umana. Non importa cosa faranno poi nella vita, se saranno cioè professionisti dello spettacolo piuttosto che avvocati, medici o altro. Importa che siano stati coinvolti nell’arte. Questo è quello che fa la differenza. Indipendentemente da quello che faranno poi nella vita. Saranno Famosi mette in scena giovani che hanno un sogno e pensano di poter agire sul proprio futuro. Il contatto con l’arte scenica attraverso la musica, la recitazione, il canto e la danza, fornisce loro una possibilità unica di formazione umana. In questo mondo così materialista e cinico il successo di Fame dovrebbe far riflettere su quanto sia importante per la crescita degli adolescenti poter conoscere e praticare l’arte teatrale. Recitazione, musica e danza dovrebbero essere materie scolastiche obbligatorie in ogni corso di maturità. E’ sorprendente poter scoprire quale grande influenza positiva possa avere sulla crescita di un adolescente lo studio di una di queste discipline. E’ solo l’arte che può formare uomini migliori per un mondo migliore. Questa dunque la “filosofia” che ha ispirato De Silva. Un pensiero davvero profondo che rende l’operazione Fame anche pedagogica. “Saranno Famosi” non è quindi solo teatro che svolge azione educativa ma anche teatro che si propone come istituzione educativa. Un concetto molto stimolante che la nostra produzione italiana intende cogliere interamente. Abbiamo infatti una grande sintonia con De Silva e ci siamo assunti volentieri l’impegno di osservare lo scopo più profondo di tutta l’operazione. Ciò significa non solo produrre un buon musical ma cercare anche di affrontare l’aspetto pedagogico e sociale. Cercare insomma di portare Fame in Italia nella sua completezza. Così sul palcoscenico del teatro nuovo fino al 17 ottobre.