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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Ottobre 2004
 
   
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  DALL'1 OTTOBRE NIENTE OLIO COMBUSTIBILE PER LE CALDAIE LOTTA ALLO SMOG: NUOVI LIMITI DI EMISSIONE ANCHE PER LE CENTRALI A METANO  
   
  Milano, 5 ottobre 2004 - Dal 1° ottobre di quest'anno sarà vietato l'uso dell'olio combustibile negli impianti di riscaldamento nelle zone "critiche" della Lombardia: Milano/como/sempiome, Bergamo e Brescia (circa 4 milioni di abitanti). Il divieto riguarda solo gli impianti termici fino a 10 megawatt, cioè quelli delle abitazioni singole e dei normali condomini. Il provvedimento non si applica quindi agli impianti termici con potenzialità superiore ai 10 Mw, perché dotabili di sistemi di abbattimento degli inquinanti. E'una delle misure stabilite dalla Regione Lombardia per combattere l'inquinamento atmosferico, in particolare quello da polveri sottili. A parità di calore prodotto, l'olio combustibile è di gran lunga più inquinante degli altri combustibili normalmente in uso, come gasolio e metano: la sua combustione comporta infatti maggiori emissioni per tutti gli inquinanti, in particolare per il Pm10 (primario e secondario). Una seconda misura antinquinamento dell'aria adottata dalla Regione riguarda i limiti di emissione di Nox (ossido di azoto) delle centrali elettriche. La soglia è stabilita in 30mg/Nmc (milligrammo per Normalmetrocubo). La misura che riguarda le centrali a metano, già poco inquinanti, cioè, entro fine anno, quasi il 100% delle centrali in Lombardia, funzionanti con turbine a gas di potenzialità superiore a 300 Mw termici. Questa soglia è molto severa ed è il massimo che la tecnologia oggi disponibile consente. E' inoltre già applicata nelle centrali turbogas di Sermide e Ostiglia, in provincia di Mantova, entrate in funzione nel 2003, che già indicano valori orari di Nox inferiori a 30 mg/Nmc.  
     
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