|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Martedì 05 Ottobre 2004
|
|
|
|
|
|
Pagina3 |
|
|
LUCI DEL TELESCHERMO 50 ANNI DI TELEVISIONE ITALIANA TORINO, 8 OTTOBRE 2004 – 10 GENNAIO 2005 |
|
|
|
|
|
Torino, 5 ottobre 2004 - La televisione italiana ha 50 anni. Il 3 gennaio del 1954 venivano inaugurati i centri di trasmissione Rai di Milano, Torino e Roma. Da allora il televisore è diventato parte integrante dell’arredo domestico degli italiani o, per dirla alla Orson Welles, “la televisione sta accesa come la luce in una stanza, scorre come l’acqua in cucina”. La veloce diffusione della televisione, nel bene e nel male, causa una rivoluzione culturale senza precedenti. Per festeggiare i 50 anni, Torino, storico terreno di coltura della televisione e del cinema, presenta un grande evento nazionale dedicato al complesso rapporto tra televisione e cultura in Italia. La manifestazione “Luci del Teleschermo” prende avvio l'8 ottobre con un’ampia retrospettiva, curata da Alberto Barbera, “Cavalcarono Insieme. Cinquant’anni di cinema e televisione in Italia”. La rassegna cinematografica, che sarà presentata al Cinema Massimo in prima nazionale assoluta, comprende una cinquantina di lungometraggi rappresentativi dei momenti più significativi della storia del cinema prodotto dalla Rai e si propone di ricostruire il complesso e decisivo rapporto che lega la storia del cinema italiano a quella parallela della televisione nella seconda metà del Xx secolo. Senza l’apporto della televisione, non solo gran parte del nostro cinema d’autore non si sarebbe potuto realizzare, ma l’intero cinema italiano non sarebbe quello che conosciamo. In occasione dell’inaugurazione sarà presentato in anteprima nazionale lo speciale “If…se non fosse stata la televisione”, realizzato da Paolo Aleotti per Rai Tre. La manifestazione proseguirà a novembre con un’originale e suggestiva mostra a Palazzo Carignano "Luci del Teleschermo – televisione e cultura in Italia”, curata da Peppino Ortoleva: è la lanterna magica che guida il visitatore attraverso un percorso di giochi di luce e d’ombra, suoni, parole, immagini. Una sorta di “passeggiata dentro l’etere” o di “zapping fisico” per entrare all’interno dell’universo televisivo e scoprire la televisione che ha ridefinito la nostra idea di “cultura” e la nostra identità e che ha fatto conoscere l’Italia agli italiani. Parte integrante della mostra a Palazzo Carignano è la sezione dedicata a 50 anni di satira nella/sulla televisione italiana, curata da Gian Paolo Caprettini. La mostra celebra i 50 anni di televisione italiana attraverso l’ottica divertente e divertita della comicità, della satira e del fumetto. Quasi una “sdrammatizzazione” della televisione come trasmissione di cultura e conoscenze, per una visione della televisione come spettacolo in formato domestico. La mostra spazia dalle vignette ai fumetti al cinema, senza dimenticare che il comico è il genere che costituisce il registro profondo della comunicazione televisiva, il suo tessuto connettivo. Da immagini di programmi storici alle vignette, la mostra vuole sì essere un omaggio alla “Tivù da ridere” ma vuole anche sottolineare come il comico corra sul palinsesto, contamini i generi più diversi, stabilendo un patto comunicativo con i telespettatori, quasi a voler strizzare l’occhio nel dire “non prendete niente troppo sul serio”. Infine, il Museo Nazionale del Cinema – allestito alla Mole Antonelliana – si arricchirà di nuove installazioni, in un percorso ideato e realizzato da François Confino. All’ultimo piano della rampa che sale lungo la grande aula del tempio, saranno create 5 nuove cappelle destinate a mettere in scena il rapporto cinema-televisione attraverso la sua declinazione domestica. Una successione d’interni - una cucina anni ’50, un salottino anni ’60, una living room anni ’80-’90, un home cinema dall’aspetto vagamente futuribile - che riflettono i cambiamenti nella fruizione dell’immagine cinematografica mediata dall’apparecchio televisivo. Sugli schermi televisivi, che cambiano di forma e di dimensioni - dalla piccola scatola in legno delle origini al plasma in 16/9 di oggi - alcuni montaggi ripongono in sintesi le immagini dei film che hanno caratterizzato mezzo secolo di cinema italiano, ma anche l’evoluzione del linguaggio e della fruizione casalinga legata allo sviluppo delle estetiche e delle tecnologie. Il nuovo percorso espositivo, reso accessibile in concomitanza con le celebrazioni torinesi dedicate al cinquantenario della televisione, costituirà parte integrante dell’allestimento permanente del Museo Nazionale del Cinema. Ad accompagnare il visitatore lungo il percorso della rampa, verranno inoltre esposti i Disegni italiani della collezione Rai, a cura di Marco Zaccarelli: un’ampia selezione delle opere commissionate ad importanti artisti italiani dalla Direzione Propaganda e Sviluppo fra il 1952 e il 1954, per illustrare le trasmissioni radiofoniche più importanti della settimana. Tra gli artisti, Cagli, Campigli, Levi, Maccari, Casorati, De Chirico, Manzù, Spazzapan e Ziveri. Il calendario - Venerdì 8 ottobre - h. 21.00 – Sala Uno Inaugurazione retrospettiva Cavalcarono insieme. 50 anni di cinema e televisione in Italia – ingresso a inviti; Sabato 9 ottobre - h. 16.00 I recuperanti di Ermanno Olmi (I 1969, 101’); h. 18.00 Francesco d’Assisi di Liliana Cavani (I 1966, 134’); h. 20.30 L’albero degli zoccoli di Ermanno Olmi (I/f 1978, 170’); Domenica 10 ottobre - h. 16.00 L’albero degli zoccoli di Ermanno Olmi (I/f 1978, 170’); h. 20.00 Francesco d’Assisi di Liliana Cavani (I 1966, 134’); h. 22.30 I recuperanti di Ermanno Olmi (I 1969, 101’); Lunedì 11 ottobre - h. 16.30 Quattro notti di un sognatore di Robert Bresson (I/f 1971, 87’); h. 18.15 Stefano Jr. Di Maurizio Ponzi (I 1970, 33’); segue Il taglio del bosco di Vittorio Cottafavi (I 1963, 55’); h. 20.15 Socrate di Roberto Rossellini (I/f/e 1970, 120’); h. 22.30 Bronte – Cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato di Florestano Vancini (I/ju 1972, 109’); Martedì 12 ottobre - h. 16.15 Socrate di Roberto Rossellini (I/f/e 1970, 120’); h. 18.30 Bronte – Cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato di Florestano Vancini (I/ju 1972, 109’); h. 20.30 Quattro notti di un sognatore di Robert Bresson (I/f 1971, 87’); h. 22.15 Stefano Jr. Di Maurizio Ponzi (I 1970, 33’); segue Il taglio del bosco di Vittorio Cottafavi (I 1963, 55’); Mercoledì 13 ottobre - h. 16.00 Perceval le Gallois di Eric Rohmer (F/i 1978, 138’); h. 18.30 Tatu Bola di Glauber Rocha (I/br 1974, 77’); h. 20.00 Diario di un maestro di Vittorio De Seta (I 1972, 135’); h. 22.30 San Michele aveva un gallo di Paolo e Vittorio Taviani (I 1972, 87’); Giovedì 14 ottobre - h. 16.00 Diario di un maestro di Vittorio De Seta (I 1972, 135’); h. 18.30 San Michele aveva un gallo di Paolo e Vittorio Taviani (I 1972, 87’); h. 20.15 Perceval le Gallois di Eric Rohmer (F/i 1978, 138’); h. 22.45 Tatu Bola di Glauber Rocha (I/br 1974, 77’); Venerdì 15 ottobre - h. 16.30 Lotte in Italia di Jean-luc Godard (I 1971, 76’); h. 18.00 Le parole a venire di Peter Del Monte (I 1970, 54’); segue La Venere d’Ille di Mario e Lamberto Bava (I 1978, 60’); h. 20.30 Cristo si è fermato a Eboli di Francesco Rosi (I 1979, 160’); segue La fine del gioco di Gianni Amelio (I 1970, 58’); Sabato 16 ottobre - h. 16.30 Cristo si è fermato a Eboli di Francesco Rosi (I 1979, 160’); segue La fine del gioco di Gianni Amelio (I 1970, 58’); h. 20.30 Lotte in Italia di Jean-luc Godard (I 1971, 76’); h. 22.00 Le parole a venire di Peter Del Monte (I 1970, 54’); segue La Venere d’Ille di Mario e Lamberto Bava (I 1978, 60’); Lunedì 1 novembre - h. 16.30 Il mistero di Oberwald di Michelangelo Antonioni (I 1980, 128’); h. 18.45 La memoria di Kunz di Ivo Barnabò Micheli (I 1971, 60’); h. 20.30 Sciopèn di Luciano Odorisio (I 1982, 100’); h. 22.30 Copkiller di Roberto Faenza (I 1983, 108’); Martedì 2 novembre - h. 16.30 Sciopèn di Luciano Odorisio (I 1982, 100’); h. 18.30 Copkiller di Roberto Faenza (I 1983, 108’); h. 20.30 Il mistero di Oberwald di Michelangelo Antonioni (I 1980, 128’); h. 22.45 La memoria di Kunz di Ivo Barnabò Micheli (I 1971, 60’); Mercoledì 3 novembre - h. 16.15 Ricomincio da tre di Massimo Troisi (I 1981, 110’); h. 18.15 Il minestrone di Sergio Citti (I 1981, 104’); h. 20.15 Nostalghia di Andrej Tarkovskij (I 1983, 121’); h. 22.30 I favoriti della luna di Otar Iosseliani (F/i 1984, 111’); Giovedì 4 novembre - h. 16.15 Nostalghia di Andrej Tarkovskij (I 1983, 121’); h. 18.30 I favoriti della luna di Otar Iosseliani (F/i 1984, 111’); h. 20.30 Ricomincio da tre di Massimo Troisi (I 1981, 110’); h. 22.30 Il minestrone di Sergio Citti (I 1981, 104’); Venerdì 5 novembre - h. 16.00/18.15 Ginger e Fred di Federico Fellini (I/f/rft 1986, 125’); Lunedì 22 novembre - h. 16.00 La famiglia di Ettore Scola (I 1986, 136’); h. 18.30 Notte italiana di Carlo Mazzacurati (I 1987, 92’); h. 20.30 Domani accadrà di Daniele Luchetti (I 1987, 87’); h. 22.30 Palombella rossa di Nanni Moretti (I 1989, 89’); Martedì 23 novembre - h. 16.30 Notte italiana di Carlo Mazzacurati (I 1987, 92’); h. 18.15 Palombella rossa di Nanni Moretti (I 1989, 89’); h. 20.00 La famiglia di Ettore Scola (I 1986, 136’); h. 22.30 Domani accadrà di Daniele Luchetti (I 1987, 87’); Mercoledì 24 novembre - h. 16.30 Storia d’amore di Francesco Maselli (I 1986, 109’); h. 18.30 Mignon è partita di Francesca Archibugi (I 1988, 94’); h. 20.30 Amori in corso di Giuseppe Bertolucci (I 1989, 92’); h. 22.30 Mery per sempre di Marco Risi (I 1988, 98’); Giovedì 25 novembre - h. 16.30 Mery per sempre di Marco Risi (I 1988, 98’); h. 18.30 Amori in corso di Giuseppe Bertolucci (I 1989, 92’); h. 20.30 Mignon è partita di Francesca Archibugi (I 1988, 94’); h. 22.30 Storia d’amore di Francesco Maselli (I 1986, 109’); Venerdì 26 novembre - h. 16.30/20.30 Tre colori – Film rosso di Krzysztof Kieslowski (F/pl/i 1994, 99’); h. 18.30/22.30 Morte di un matematico napoletano di Mario Martone (I 1992, 108’); Lunedì 6 dicembre - h. 16.30 La stretegia del ragno di Bernardo Bertolucci (I 1970, 98’); h. 18.30 Diario di una schizofrenica di Nelo Risi (I 1968, 109’); h. 20.30 La seconda volta di Mimmo Calopresti (I 1995, 80’); h. 22.30 Del perduto amore di Michele Placido (I 1998, 101’); Martedì 7 dicembre - h. 16.30 Del perduto amore di Michele Placido (I 1998, 101’); h. 18.30 La seconda volta di Mimmo Calopresti (I 1995, 80’); Mercoledì 8 dicembre - h. 16.30 Diario di una schizofrenica di Nelo Risi (I 1968, 109’); h. 18.30 La stretegia del ragno di Bernardo Bertolucci (I 1970, 98’); Lunedì 27 dicembre - h. 16.15 Padre padrone di Paolo e Vittorio Taviani (I 1977, 120’); h. 18.30 Luce dei miei occhi di Giuseppe Piccioni (I 2001, 112’); h. 20.30 No Man’s Land di Danis Tanovic (Bosnia/i 2001, 98’); h. 22.30 Garage Olimpo di Marco Bechis (I/argentina 1999, 98’); Martedì 28 dicembre - h. 16.30 No Man’s Land di Danis Tanovic (Bosnia/i 2001, 98’); h. 18.30 Garage Olimpo di Marco Bechis (I/argentina 1999, 98’); h. 20.15 Padre padrone di Paolo e Vittorio Taviani (I 1977, 120’); h. 22.30 Luce dei miei occhi di Giuseppe Piccioni (I 2001, 112’); Mercoledì 29 dicembre - h. 16.30 Casomai di Alessandro D’alatri (I 2002, 102’); h. 18.30 Il più bel giorno della mia vita di Cristina Comencini (I 2001, 102’); h. 20.30 Buongiorno, notte di Marco Bellocchio (I 2003, 106’); h. 22.30 Caterina va in città di Paolo Virzì (I 2003, 90’); Giovedì 30 dicembre - h. 16.30 Buongiorno, notte di Marco Bellocchio (I 2003, 106’); h. 18.30 Caterina va in città di Paolo Virzì (I 2003, 90’); h. 20.30 Il più bel giorno della mia vita di Cristina Comencini (I 2001, 102’); h. 22.30 Casomai di Alessandro D’alatri (I 2002, 102’); Venerdì 31 dicembre - h. 16.30/20.30 Il cuore altrove di Pupi Avati (I 2003, 107’); h. 18.30 Ecco fatto di Gabriele Muccino (I 1998, 95’);
|
|
|
|
|
|
<<BACK
|
|
|
|
|
|
|
|