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Notiziario Marketpress di
Martedì 05 Ottobre 2004
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GIOVAN BATTISTA MORONI NEL SUO TEMPO |
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Bergamo, 5 ottobre 2004 - La biografia del pittore bergamasco Giovan Battista Moroni (1520/24 circa - 1579) presenta l’immagine di un artista in contatto con le principali correnti culturali del Cinquecento italiano e coinvolto anche nei mutevoli eventi politici dell’epoca. Presente inizialmente in zona bresciana come allievo del Moretto, Moroni inizia la propria attività autonoma a Trento attorno al 1545, presso la corte del Principe Vescovo Madruzzo, proprio nel periodo di apertura del Concilio di Trento. Il rientro in patria è fondamentale, perché coincide con il definitivo ingresso del pittore nella cerchia letteraria e culturale filo-spagnola di Bergamo, città comunque legata politicamente e artisticamente alla Repubblica di Venezia. Ne è testimonianza il celeberrimo “Ritratto di Gian Gerolamo Grumelli”, detto anche “Il cavaliere in rosa”. Il capolavoro inoltre, data la sua altissima qualità, testimonia il grado di maestria già raggiunto dal Moroni. L’effigiato, all’epoca ventiquattrenne, cavaliere dello Speron d’Oro e laureato in legge a Padova, era esponente della potente famiglia favorevole alla Spagna. La finissima fattura del sontuoso abito, il motto in lingua spagnola, gli elementi simbolici della statua e dell’edera, documentano l’accurato studio per la realizzazione della tela; inoltre l’impostazione della figura riprende schemi utilizzati da Tiziano per i ritratti della corte di Spagna. Giovan Battista Moroni. Lo sguardo sulla realtà (1560-1579); Bergamo, Museo Adriano Bernareggi (13 novembre 2004 – 3 aprile 2005); Bergamo, Palazzo Moroni (13 novembre 2004 – 3 aprile 2005); Bergamo, Corsia del Carmine (13 novembre 2004 – 3 aprile 2005); Bergamo, Biblioteca Civica Angelo Mai (11 febbraio – 3 aprile 2005). Infolink: www.Museobernareggi.it
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