Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Ottobre 2004
 
   
  Web alimentazione e benessere  
  DALL’ALTO ADIGE ALLE NOSTRE TAVOLE ARRIVA MARLENE BIO: LA MELA BIOLOGICA DI MARCA  
   
  Marlene Bio con 14.000 tonnellate rappresenta la più grande produzione di mele di tutta Europa. Con l’inizio di ottobre i consumatori italiani avranno a disposizione le nuove mele biologiche Marlene Bio, prodotte in Alto Adige dalla cooperativa Bio Sudtirol, associata al Consorzio Vog— Consorzio delle Cooperative Ortofrutticole dell’Alto Adige, maggior produttore di mele d’Europa e tra i più importanti nel mondo. Bio Sùdtirol, costituita nel maggio 2002, riunisce 140 produttori con un’area complessiva di produzione di 450 ettari ed un volume di conferimento di oltre 14.000 tonnellate di mele biologiche l’anno, è la più grande associazione di agricoltori specializzati nella coltivazione biologica delle mele di tutta Europa. “Siamo orgogliosi e felici che sia arrivato il momento per proporre a tutti gli italiani le mele biologiche dell’Alto Adige marcate Marlene@ - ha dichiarato il direttore del Consorzio Vog, Gerhard Dichgans. Tutto ciò è stato reso possibile anche grazie al grande impegno profuso dalla nostra cooperativa Bio Sùdtirol che è riuscita a dar vita ad una produzione di mele biologiche perfettamente in grado di soddisfare le rigorose direttive richieste per la vendita di mele a marchio Marlene” Tutta la produzione Marlene Bio avviene secondo i dettami previsti dal Regolamento europeo 2092/91 (normative dell’agricoltura biologica) ed è certificata da Abcert, ente tedesco tra i più qualificati in questo compito a livello europeo. La cooperativa Bio Sudtirol dispone di una struttura propria in cui svolge esclusivamente la lavorazione della mela biologica. La coltivazione biologica prevede una produzione armonica ed equilibrata sfruttando insetti utili contro i parassiti, evitando in questo modo l’uso degli antiparassitari chimici. L’assortimento delle mele biologiche Marlene Bio è molto vasto ed è in grado di soddisfare tutte le esigenze del consumatore. Oltre alle varietà storiche, resistenti e molto conosciute dai cultori del biologico, come la Topaz e la Gold Rush, Biosùdtirol produce numerose varietà nuove che rispecchiano il trend della moderna richiesta. Tale assortimento spazia su tre aree di riferimento: le cosiddette “classiche”, fra cui la gettonatissima gialla Golden Delicious, seguita dalla rossa Stark Delicious e dalla verde Granny Smith; le “bicolori”, drappello capitanato dalla nota Royal Gala e di cui fanno parte la Braeburn e la Fuji, le “specialità” Stayman Winesap e Pink Lady, l’ultima entrata. La ricerca “Gli italiani e l’alimentazione biologica”, realizzata appositamente da Renato Mannheimer, presidente di Ispo — Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione ha messo in evidenza l’atteggiamento largamente diffuso tra gli italiani, favorevole agli alimenti biologici. In particolare, sono stati espressi apprezzamenti per la loro qualità e bontà e per il basso impatto ambientale dovuto alla loro produzione. Secondo il Sondaggio, condotto su un campione rappresentativo di popolazione maggiorenne, il 77% degli italiani pensa che i prodotti biologici facciano meglio alla salute, il 64% che esiste una differenza tra un prodotto proveniente da coltivazione biologica e un comune prodotto alimentare, il 63% che i prodotti bio sono più gustosi di quelli non biologici ed il 75% che la produzione biologica non danneggia l’ambiente. Per l’8O% sono ancora troppo costosi, tuttavia il 68% si dice propenso a pagare di più per avere la sicurezza che il prodotto acquistato derivi da coltivazione biologica. “Dall’insieme degli elementi messi a fuoco dal sondaggio- conclude Mannheimer — emerge un quadro caratterizzato da un elevato apprezzamento delle qualità dei prodotti alimentari biologici, giudicati soprattutto più salutari e gustosi e meno dannosi per l’ambiente, da una diffusa percezione che il loro prezzo sia un po’ troppo elevato e, nonostante ciò, da una buona propensione a pagare di più per comprarli”. In sintesi, questi elementi sono stati riassunti da Renato Mannheimer in un Indice di propensione verso i prodotti biologici, i cui valori risultano positivi nel 76% dei casi.  
     
  <<BACK