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Notiziario Marketpress di
Giovedì 07 Ottobre 2004
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Web alimentazione e benessere |
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IN TERRE DI FAENZA CASOLA VALSENIO RISCOPRE I FRUTTI DEI TEMPI ANTICHI |
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Sabato 16 e Domenica 17 ottobre Casola Valsenio in festa per la tradizionale "Festa dei Frutti Dimenticati". La scomparsa della civiltà contadina ha tolto dalla tavola i piccoli frutti dell’autunno: sorbe, noci, avellane, cazzeruole, cotogni, mele da rosa, pere volpine, corniole, melegrane, prugnoli, giuggiole, castagne, nespole. Frutti che erano consumati un tempo dalla popolazione contadina della collina e che mutamenti sociali e di modi di vita, insieme a un nuovo mercato e nuove mode alimentari, hanno via via emarginato. Dall’inizio degli anni ’90 la Pro loco e il Comune di Casola Valsenio ne propongono il recupero con la “Festa dei Frutti Dimenticati” che si svolge annualmente il terzo fine settimana di ottobre (per questa edizione 2004 le date sono Sabato 16 ottobre e Domenica 17 ottobre). Dal sabato pomeriggio alla domenica sera gli agricoltori casolari commercializzano su bancarelle allestite nelle strade e nelle piazze del centro storico, i piccoli frutti autunnali raccolti da vecchie piante sopravvissute ai mutamenti colturali o da nuove piante collocate dopo la ripresa di interesse verso il mondo contadino tradizionale e verso una alimentazione naturale, sana e ricca di sapori che tengono il passo delle stagioni. Un mondo oramai scomparso, che la festa casolana recupera anche negli addobbi delle bancarelle o nelle ricostruzioni di vita contadina. E di quel mondo, attraverso i frutti dimenticati, vengono recuperati anche gli aspetti salutari, alimentari e culturali (modi di dire, indovinelli e proverbi). La ripresa di interesse verso i frutti di un tempo è rivolta anche al recupero di antichi metodi di conservazione, lavorazione e consumo alimentare. Per questo, ogni anno, nel corso della festa si svolge un concorso di marmellate, mentre i ristoranti della zona propongono per tutto l’autunno la “Cucina ai frutti dimenticati”. Si tratta di piatti che utilizzano i prodotti tradizionali del territorio sia secondo la consuetudine che in modo moderno, proponendo una cucina gradevole, naturale e dal forte potere evocativo. Ed insieme al recupero culturale ed alimentare, la festa casolana incentiva anche il recupero materiale con esposizione e vendita di piccole piante da frutto di un tempo per favorire la ripresa di quelle coltivazioni a scopi commerciali o per abbellire giardini e parchi. Finalità perseguita anche dal Comune di Casola Valsenio con la realizzazione della “Strada dei frutti dimenticati” che si snoda lungo il crinale tra il Senio e il Santerno, dal Passo del Corso alla rocca di Monte Battaglia (m. 715 slm). È un percorso panoramico di alcuni chilometri fiancheggiato da otto oasi che ospitano circa 50 di quelle piante da frutto che in passato crescevano spontaneamente nei boschi o venivano coltivate nei pressi delle case coloniche. Per Informazioni: Pro Loco Casola Valsenio: 0546 73033, iat.Casolavalsenio@racine.ra.it
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