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Notiziario Marketpress di
Giovedì 07 Ottobre 2004
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Web alimentazione e benessere |
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A MANTOVA SALAMI E SALUMI PROTAGONISTI PER TRE GIORNI |
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Per tre giorni, dall’8 al 10 ottobre, a Mantova va in scena la seconda edizione di Salami e Salumi, l’evento organizzato da Mantova Expo, in collaborazione con Unioncamere regionale e nazionale, gli enti locali mantovani (Comune, Amministrazione provinciale, Camera di Commercio) e Banca Agricola Mantovana – Gruppo Mps. Oltre 240 prodotti, 17 regioni rappresentate, ben 75 espositori: questi i numeri della manifestazione. Saranno le vie e le piazze del centro storico virgiliano, in particolare, a fare da scenario alla kermesse unica in Italia per numeri e prestigio. Le degustazioni - Tre giorni (dalle 10 alle 22) tra degustazioni e convegni, analisi sensoriali e veri e propri “matrimoni” del gusto, dove sui taglieri in piazza Sordello si potrà trovare tutta l’Italia del salame e dei salumi, con abbinamenti interessanti e talvolta anche insoliti, ma sempre di grande gusto. E poi ci saranno numerosi appuntamenti con l’Accademia del gusto riservate alle scuole e ai turisti (per prenotazioni chiamare il 333/3278431 oppure visitare il sito www.Mantovaexpo.it, info@mantovaexpo.It): percorsi guidati, grazie alla collaborazione dell’Onas, l’Organizzazione nazionale assaggiatori di Salumi, che condurranno i turisti, gli esperti, gli appassionati, o anche solo i curiosi, lungo un percorso che spazia dalle Alpi alla Calabria e alla Sicilia. Per partecipare alle degustazioni si dovrà pagare un “biglietto” di 5 euro. Accanto a questa grande area “consumer” nel cuore della città dei Gonzaga, ci sarà anche uno spazio “business”, nelle Cantine di Vincenzo Gonzaga, a Palazzo Ducale, dove saranno ospitati i grandi produttori, i consorzi di tutela e le istituzioni per degustazioni guidate e incontri con gli operatori specializzati (orario: 10-19). La norcineria si ritrova in piazza. Con due zone, in particolare, sotto la lente: il Monferrato (venerdì alle 19, in piazza Sordello, focus sulle delizie di Acqui Terme e dintorni) e la Basilicata, con la presentazione ufficiale (domenica alle 12, seguita da una degustazione alle 14) del Consorzio della lucanica di Picerno, una specialità che sta per iniziare l’iter per ottenere il marchio Igp. Nelle vicine Cantine del Palazzo Ducale, invece, sabato pomeriggio (ore 15) il Consorzio di Tutela della Cinta Senese svelerà le proprie prelibatezze ai presenti, con assaggi dei salumi prodotti con il tipico e famosissimo maialino “grigio con il collare bianco”. Alcuni prodotti: le curiosita’ – Tra le particolarità e i prodotti meno conosciuti che si potranno trovare a Mantova, si potranno assaggiare il prosciutto toscano Dop, il salame classico toscano, la finocchiona toscana, i salumi al tartufo bianco di San Miniato, il lardo Asburgico del trentino, lo speck e la mortadella trentina, le luganighe e lo speck Alto Atesino, la carne “salà”, la mortadella dop, tutti i salumi di Cinta Senese (in fase di ottenimento della Dop), il salame camuno, la carne di cervo stagionata, il salame siciliano di Sant’angelo, il salame e i prosciutti di cinghiale, la lucanica di Picerno (in fase di ottenimento della Dop), il salame di Felino, i salumi di produzione sarda, il salame delle Alpi, il nostro salame mantovano, il filetto baciato di Acquiterme, il salame piemontese al Barolo, il prosciutto di Pietraroja (Benevento), il culatello (fiocco e fiocchetto) il classico e famosissimo Crudo di Parma, il Cotto di Modena e i salumi tipici di Norcia. Sfidano la censura invece due salumi dell’Italia centrale: i coglioni di Mulo e i coglioni del Nonno. L’elenco, lunghissimo, annovera in totale circa 240 prodotti della salumeria italiana ed abbraccia 17 regioni italiane. Salami e Salumi, dunque, anche quest’anno dedica grande attenzione non soltanto alla gastronomia, ma anche al dibattito e alle opportunità per le imprese. “Il progetto ristorante italiano nel mondo: un’opportunità per difendere il made in Italy e creare nuove opportunità per l’agroalimentare italiano” è il titolo dell’appuntamento. Sotto la lente, in particolare, ci saranno le dinamiche del mangiare italiano e della ristorazione italiana oltre i confini nazionali. Ma anche i requisiti e le certificazioni che devono possedere quanti vogliono fregiarsi del titolo di “ristorante italiano” nel mondo. Un riconoscimento che costituisce davvero una garanzia e proprio per questo è anche fonte di business. Da qui, i diversi fenomeni (e sono davvero moltissimi) che vanno sotto il nome di “agro-pirateria”, che niente altro sono se non una frode in piena regola. Il lato positivo, il rovescio “buono” della medaglia, è costituito invece dalle opportunità dei ristoratori all’estero e dagli scenari che possono aprirsi ai produttori italiani di qualità. Ancora. Sempre di più. Di questo e di tanti altri aspetti parleranno Alberto Manelli (direttore generale di Buonitalia spa), Edi Sommariva (segretario generale Associazione internazionale ristoranti d’Italia – Fipe Confcommercio), Toni Anello (presidente Ristoratori italiani in Svezia), Giuseppe Fusco (presidente Ciao Italia in Germania) e Paolo Alemanni (amministratore delegato di Centralia).
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