|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Giovedì 07 Ottobre 2004
|
|
|
|
|
|
Pagina1 |
|
|
PROSEGUE IL TREND DI RALLENTAMENTO DEL SISTEMA DEL MADE IN ITALY COSMETICO SORRETTO SOLAMENTE DALLA RIPRESA DELLE ESPORTAZIONI |
|
|
|
|
|
Milano, 7 ottobre 2004 - Il Centro Studi e Cultura d'Impresa di Unipro, l'Associazione che riunisce le industrie cosmetiche italiane, delinea per il secondo semestre di quest'anno una situazione disomogenea, ma con una sensibile ripresa della voce export grazie alla quale si prevede che i 7.155 milioni di euro del 2003 cresceranno intorno a un punto percentuale. Alberto Donati, Presidente dell'Associazione di Confindustria, commenta i dati sottolineando come: "Nonostante uno scenario non incoraggiante, la rilevazione congiunturale registra un dato comunque in controtendenza rispetto agli altri comparti del sistema industriale italiano". Si prevede che le esportazioni chiudano l'anno in corso con un aumento di quasi 5 punti percentuali rispetto all'anno precedente che era stato invece segnato da una flessione della domanda dovuta soprattutto all'apprezzamento dell'euro sul dollaro. Il mercato interno si caratterizza, tuttavia, con situazioni disomogenee. Diversi sono gli elementi che concorrono a creare una simile condizione di instabilità: lo shock petrolifero tocca i suoi vertici proprio nel corso del 2004 e va a sommarsi a fattori endogeni del comparto cosmetico, come la spesso insufficiente dimensione aziendale, il maggior ricorso al credito e l'allungamento dei termini di pagamento. Inoltre, aggiunge Alberto Donati, "I consumatori, dal canto loro, vedono sempre meno opportunità di risparmio e assistono impotenti al continuo indebolimento del loro potere d'acquisto". In questo panorama si registrano da un lato la tenuta, seppur debole, dei canali tradizionali (+1,2%) e, dall'altro, la continua flessione dei canali professionali (-1,3%). In riferimento ai singoli canali, le previsioni di chiusura dell'anno in corso confermano i rallentamenti per i saloni di acconciatura, anche se i canali professionali sono condizionati più da una netta contrazione delle vendite nei saloni di estetica (la flessione è prossima ai 2 punti percentuali). Confermano le scelte di nicchia di numerosi consumatori gli andamenti dei canali farmacia (+4,8%) ed erboristeria (+5,9%), sotto il forte traino delle vendite registrato dalla grande distribuzione organizzata (+3,5%), che tuttavia risente di un primo rallentamento. Prosegue l'andamento decrescente del canale profumeria che perderà, in valore, più dell'1%. Particolari indicatori industriali analizzati dal Centro Studi e Cultura d'Impresa di Unipro confermano tendenzialmente le rilevazioni effettuate nel primo semestre del 2004. La situazione del livello occupazionale risulta positiva, rispetto agli andamenti dell'intero settore manifatturiero italiano: si registra infatti un andamento costante per il 76% del panel di rilevazione, al quale però si affianca un positivo 15,4% di risposte che prevedono un incremento della forza-lavoro. Gli andamenti decrescenti della domanda interna influenzano sia le strategie di ampliamento della capacità produttiva, che si riduce (28,7%) rispetto alla precedente rilevazione (32%), sia gli investimenti in manutenzione: solo il 13,4% prevede una crescita di questi investimenti. Le stesse previsioni di utilizzo degli impianti registrano solo un 19% in aumento, a fronte del 23,5% rilevato nel I° semestre. Tuttavia è ormai chiaro quanto un'adeguata qualificazione del processo produttivo e lo sviluppo delle attività di comunicazione a supporto della produzione siano fondamentali e abbiano permesso alle imprese italiane di creare l'immagine del "Beauty made in Italy": è in questi ambiti infatti che si registrano i maggiori aumenti di investimento, rispettivamente del 40% e del 30,3%.
|
|
|
|
|
|
<<BACK
|
|
|
|
|
|
|
|