|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Venerdì 08 Ottobre 2004
|
|
|
|
|
|
Pagina1 |
|
|
UGANDA. TRA I GORILLA DI MONTAGNA |
|
|
|
|
|
Una delle specie animali a maggior rischio di estinzione è rappresentata dai gorilla di montagna, Gorilla gorilla beringei il nome scientifico, un animale possente, stupendo, quasi umano nell’aspetto e nel comportamento, tanto simile a noi da condividere ben il 97 per cento del patrimonio genetico, cosa che non avviene con nessun altro animale. Minacciati da guerre, caccia, bracconieri ed epidemie, nonché dalla progressiva riduzione dei loro habitat naturali, ne sopravvivono soltanto 650 esemplari in un breve tratto di foresta pluviale equatoriale centroafricana, purtroppo ripartita dalla geopolitica in tre stati: Uganda, Ruanda e Congo-zaire. Si tratta degli imponenti primati resi celebri dal libro, e dal successivo film, Gorilla nella Nebbia, autobiografia dell’etologa americana Dian Fossey che li studiò per vent’anni fino a trovarne la morte. Vivono in gruppi familiari di 10-15 esemplari composti da un maschio dominante, un massiccio patriarca dal pelo argentato, e un harem di femmine con i piccoli e i giovani, spostandosi di continuo nel fitto della foresta alla perenne ricerca di cibo fresco, foglie, germogli e bacche. Nella Foresta Impenetrabile di Bwindi in Uganda, dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità, vivono oltre 300 gorilla, suddivisi in una trentina di nuclei. Due di questi sono stati addestrati, con anni di lavoro, ad accettare le visite dei turisti dopo un faticoso trekking: solo due gruppi di sei persone al giorno, per un’ora di contatto, sotto il vigile controllo dei ranger. Un’esperienza unica, emozionante e indimenticabile, a detta di quanti l’hanno vissuta. I 280 euro a testa del permesso, una cifra rilevante in Africa ma con una lista d’attesa internazionale di mesi, servono a finanziare la ricerca e la protezione di questi ormai rarissimi primati dal malinconico sguardo umano. Gorilla a parte, l’Uganda costituisce oggi una delle mete più belle, interessanti e varie, oltrecchè sicura e ben organizzata, del continente nero, con un patrimonio naturalistico e paesaggistico invidiabile e una ricchezza faunistica di gran pregio. Uganda, cuore verde e antico e perla dell’Africa, come l’ha definita Winston Churchil, uno che di terre esotiche se ne intendeva parecchio. L’operatore milanese “Drive Out Viaggi” (tel. 02 48 51 94 45, www.Driveout.it ), specializzato in viaggi a valenza culturale e specialista sulla destinazione, propone in Uganda un percorso in fuoristrada di 13 giorni che tocca le principali attrattive naturalistiche, comprese la visita ai gorilla, pernottando in campi tendati mobili dotati di spaziose tende biposto con brandine e materassi, toilettes da campo e docce calde. Un viaggio con un pizzico di avventura, adatto quindi ad un pubblico sportivo e motivato. Da Entebbe, antica capitale sul lago Vittoria, l’itinerario attraversa una regione collinare di piantagioni per approdare al Kibale Forest national park, regno degli scimpanzè ai piedi del Ruwenzori, dove si registra la maggior concentrazione di primati del mondo. Si passa quindi al Queen Elizabeth national park, popolato da leoni, leopardi, elefanti, bufali, ippopotami, antilopi, scimmie, facoceri e innumerevoli specie di uccelli, da dove si compiranno escursioni alla Maramagambo forest, alla Bat and Hunter’s Cave, osservando i milioni di pipistrelli che abitano questa grotta, al Kazinga, canale naturale che unisce i laghi Edward e George dove ammirare uccelli acquatici e l’ordinata abbeverata di molte specie selvatiche, e infine la regione di Ishasha, vero eden naturalistico, famosa per i leoni che si arrammpicano sugli alberi. Meta clou del viaggio è il parco nazionale della Foresta Impenetrabile di Bwindi, rifugio dei gorilla. Dopo aver toccato alcuni spettacolari laghi vulcanici si ritorna sulle rive del lago Vittoria, per compiere una visita alla vicina capitale Kampala oppure all’orfanotrofio degli scimpanzè orfani a Ngamba Island. Una o due partenze mensili per tutto l’anno, minimo 2 persone, con volo Ethiopian Airlines da Roma via Addis Abeba, oppure dai principali aereoporti italiani con British Airways via Londra. La quota da 2.900 euro comprendente voli, itinerario con cuoco e guida-autista locale di lingua inglese in pensione completa (esclusi alcuni pasti).
|
|
|
|
|
|
<<BACK
|
|
|
|
|
|
|
|