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Notiziario Marketpress di
Venerdì 08 Ottobre 2004
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CON VIAGGI DELL’ELEFANTE UN ITINERARIO TRA L’ISOLA DI PASQUA E IL DESERTO DI ATACAMA |
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L’isola, il deserto e le stelle. Con Viaggi dell’Elefante un tour tra natura, leggenda e scienza alla scoperta di due zone del mondo accomunate dall’incredibile unicità del paesaggio e da un misterioso rapporto con i segreti della volta celeste: l’Isola di Pasqua e il deserto cileno di Atacama. Entrambi caratterizzati dal punto di vista ambientale in modo non comune, questi due luoghi-mito di Centroamerica e Pacifico, non hanno ispirato solo avventurosi viaggiatori, ma anche, recentemente, il cinema e la letteratura. Il remoto lembo di Polinesia scoperto dall'ammiraglio olandese Jacob Roggeveen 2300 miglia a Ovest del Cile la domenica di Pasqua del 1772 ci è stato infatti raccontato da un celebre film di Kevin Reynolds, “Rapa Nui”, mentre il brevissimo fenomeno di fioritura improvvisa e spontanea che rende unico il candido ‘salar’ che occupa per 400 chilometri di nulla il Cile settentrionale ha dato il titolo ad uno degli ultimi fortunati libri di Luis Sepulveda, “Le rose di Atacama”. Ma al di là della fama legata alla loro bellezza, l’Isola di Pasqua e il deserto di Atacama sono anche considerati – pur se in modo diverso - due ‘punti di contatto’ tra la terra e il cielo. Gli antichi abitanti di Rapa Nui coltivavano l'arte della scultura e il territorio dell'isola è ancora oggi punteggiato da circa 600 colossali teste di pietra, i Maoi, alte oltre 12 metri e pesanti ottanta tonnellate l’una. Per molto tempo si è discusso sulla possibilità che la primitiva tecnologia delle popolazioni native potesse consentire la realizzazione di simili opere. Alcuni studiosi sono arrivati al punto di sostenere che possano essere state costruite da civiltà aliene, visto che le caratteristiche dei volti raffigurati non sono paragonabili a lineamenti terrestri. Da più recenti esami sono scaturite ipotesi di somiglianza con le caratteristiche somatiche degli abitanti dell'isola, ma il mistero resta aperto ancora oggi. Nel deserto di Atacama, invece, un team internazionale di ricerca guidato da un professore della Universidad Nacional Autónoma de México ha incredibilmente scoperto un analogo del suolo marziano. In uno studio pubblicato sulla rivista americana ‘Science’ i ricercatori sostengono che il suolo di Atacama (una distesa di sale che ha circa 15 milioni di anni e che in certi punti non ha mai conosciuto la pioggia) può permettere di simulare esperimenti sostanzialmente uguali a quelli di una missione sul terreno marziano. Il loro lavoro ha già potuto fornire spiegazione ad alcuni dei dati raccolti in passato sul ‘pianeta rosso’ ed è tuttora al centro di un acceso dibattito sulla veridicità dei segni di vita riscontrati su Marte nei mesi scorsi dalle sonde americane. Il tour di Viaggi dell’Elefante in questi magici luoghi ha inizio con la visita di Santiago, capitale dal Cile. San Pedro de Atacama, ai margini dei 440 km di candido vuoto dell’omonimo deserto, è la seconda tappa, e rappresenta la base per escursioni ai geyser di El Tatio (i più alti del mondo con i loro 4.300 mt. Sul livello del mare), alla Valle della Luna, alla laguna di Chaxas e alla più grande riserva mineraria a cielo aperto del mondo, Chuquicamata, dove viene estratto il rame. Poi l’Isola di Pasqua, per tre giorni di ‘contatto diretto’ con il fascino di vulcani, spiagge e villaggi cerimoniali, e per conoscere tutte le leggende sui Moai, le misteriose statue che secondo il cinema non sono opera di mano extraterrestre ma della tribù dei Lobi Corti, ridotta in schiavitù dalla casta nobile di origine polinesiana dei Lobi Lunghi. Con il ritorno sulla terraferma l’itinerario si conclude nella zona di Santiago, con la visita delle località di Valparaiso e Vina del Mar e degli spettacolari vigneti della Valle de Colchagua. I Cataloghi dei Viaggi dell’Elefante sono disponibili nelle Agenzie di Viaggi. Infolink: www.Viaggidellelefante.it
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