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Notiziario Marketpress di
Venerdì 08 Ottobre 2004
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Web moda & tendenze |
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FASHION THEORY - MELTEMI EDITORE |
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La Meltemi avvia, dall’autunno 2004, la pubblicazione di una nuova serie editoriale, che raccoglie e promuove manuali, studi e ricerche di Fashion Theory. Quello che si vuole attuare è un percorso disciplinare trasversale, che incontra la moda attraverso varie scienze umane: dalla storia alla sociologia, all’estetica, alla semiotica, secondo un taglio di “studi culturali”, attento alle trasformazioni che avvengono nell’ambito dei fenomeni della moda, del costume e degli stili, i quali costituiscono una speciale dimensione della cultura materiale, della storia del corpo, della teoria del sensibile. In Italia gli studi di moda sono diventati da alcuni anni tema di insegnamento universitario. Nell’ambito delle discipline umanistiche e delle scienze della comunicazione sono stati attivati indirizzi e insegnamenti relativi alle discipline della moda. Sono inoltre nati master, lauree specialistiche e corsi di alta formazione in moda, che sono andati ad affiancarsi alle accademie, agli Istituti specializzati e ad altri corsi di laurea, per esempio in design, che già da tempo prevedono al loro interno insegnamenti attinenti la moda e il costume. Questi corsi, spesso collegati, per necessità intrinseca, al mondo produttivo e alle aziende, necessitano di uno spessore didattico e di ricerca complesso, non semplicemente vincolato agli aziendalismi. Ciò assume un valore speciale soprattutto in Italia, dove il sistema moda poggia sin dalle origini su background culturali compositi, e su un “umanesimo” che ha caratterizzato la storia del costume, dell’eleganza e della “distinzione” incrociandone le sorti con l’artigianato, le arti figurative, la fotografia, il cinema, il design, fino alle nuove tecnologie della comunicazione. I volumi Meltemi sono pensati, scritti e sostenuti da una rete di studiosi e studiose, coordinata da Patrizia Calefato, che intendono promuovere e ampliare l’intreccio dei saperi e la ricerca. La programmazione editoriale prevede: un Manuale di comunicazione, sociologia e cultura della moda in quattro volumi: Novembre 2004 Volume 1 Maria Cristina Marchetti “Moda e società”. Febbraio 2005 Volume 2 Nello Barile “Lo stile/gli stili, tra sottoculture, branding e nuove tecnologie”. Settembre 2005 Volume 3 Leopoldina Fortunati ”Il made in Italy “. Febbraio 2006 Volume 4 Simona Segre ”La delocalizzazione della moda “. Due Reader sulle culture della moda: il primo, a cura di Paola Colaiacomo e Vittoria Caratozzolo in uscita a marzo 2005; il secondo, per l’inverno 2006, curato da Eugenia Paulicelli, sul rapporto tra moda e moderno. Alcune traduzioni di testi stranieri fondamentali della Fashion Theory, tra cui, per primo, il celebre Fetish di Valerie Steele e altre ricerche specialistiche. Novembre 2004: Manuale di comunicazione, sociologia e cultura della moda Volume 1 Maria Cristina Marchetti “Moda e società” Collana meltemi.Edu, 29. Pagine 144. Prezzo € 14,00. La moda può essere un valido strumento di lettura della società, dei suoi mutamenti e delle dinamiche di interazione che gli individui stabiliscono al suo interno: d’altra parte, come affermava Nietzsche, è possibile arrivare alla profondità della cose passando attraverso la loro superficialità. In effetti la moda ha sempre dovuto difendere se stessa e i suoi seguaci dall’accusa di frivolezza e superficialità, che la relega tra le manifestazioni della cultura non destinate a lasciare un segno nella storia dell’umanità. Il dibattito in materia è alquanto acceso e investe le basi epistemologiche della conoscenza, divisa tra l’aspirazione alla totalità e l’attenzione alle piccole cose. Il tema della moda ha attraversato fasi alterne nella storia delle scienze sociali: all’attenzione, per certi aspetti precorritrice, della sociologia classica, ha fatto seguito un lungo silenzio, durante il quale la “pratica” della moda ha di gran lunga avuto il sopravvento sullo sviluppo di una riflessione che prendesse le distanze dal successo che l’industria della moda andava conquistando presso il pubblico e la critica. La frammentazione sociale che contraddistingue il clima culturale della postmodernità si riflette oggi in una deregolamentazione del carattere normativo della moda, attraverso la mescolanza degli stili e il sincretismo delle manifestazioni estetiche. Questo volume ci svela la natura e i meccanismi dell’“universo-moda” e ci mostra il suo ruolo nell’evoluzione delle forme di vita collettive. Maria Cristina Marchetti insegna Teorie delle comunicazioni di massa e Sociologia dei consumi presso la lumsa e Sociologia presso lo Ied. È autrice di numerosi saggi e articoli e dei volumi: Il consenso nelle società complesse (1999) e Attori economici e mutamento sociale (2004). Febbraio 2005 “Manuale di comunicazione, sociologia e cultura della moda” Volume 2, Nello Barile “Lo stile/gli stili, tra sottoculture, branding e nuove tecnologie”. Collana meltemi.Edu, 33, Pagine 168, Prezzo € 16,00. Questo è uno studio delle relazioni tra l’universo della moda – intesa come cambiamento – e quello dello stile, inteso come resistenza a quel cambiamento. Per rintracciare tale relazione si ripercorrono gli ultimi 50 anni di fenomeni vestiari. La letteratura specializzata ha affrontato spesso tale discorso in modo troppo parziale e dunque ideologico. L’esperienza degli anni novanta ha consolidato l’idea che l’innovazione estetica fosse il frutto di un’azione collettiva o perlomeno di un’attitudine relazionale. Una considerazione che anticipa l’attuale convergenza tra le modalità di elaborazione dei linguaggi dell’industria culturale e quelle che si sperimentano all’interno delle sottoculture giovanili. Se le frange più avanzate del nuovo marketing mirano al reperimento dell’autenticità – una risorsa rara e pregiata che caratterizza il vissuto delle tribù dello stile – le sottoculture rispondono a tale “offensiva” riconfigurando nel loro universo simbolico i cliché della comunicazione, della pubblicità, della moda. Una convergenza conflittuale, che incentiva lo studio e il posizionamento reciproco di questi due mondi e che rappresenta oggigiorno il principale motore della sperimentazione creativa. Nello Barile è Dottore di Ricerca in Scienze della comunicazione, ricerca avanzata, gestione delle risorse e processi formativi. E’ docente presso i Corsi di "Analisi del Video" della Campus-link "University of Malta" di Roma, di "Sociologia della comunicazione" presso lo “Ied” di Roma, di “Brand communication” presso il Master in “Ogranizzazione e comunicazione” de "La Sapienza" di Roma. Ha pubblicato Fenomenologia del consumo globale (2004).
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